“Una polemica inutile, il nemico non è il Pd”. Tre giorni dopo l’abbraccio amichevole in favore di telecamere tra l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e la ministra Maria Elena Boschi alla festa dell’Unità del Pd di Milano, ancora non si placano le polemiche tra gli ex dem di Mdp. “Il popolo del Pd non sarà mai il mio nemico, ma se si ritiene autosufficiente – con il proporzionale alle elezioni – è evidente che ci sarà competizione”. Proprio quel gesto distensivo ha mandato su tutte le furie i dissidenti del Pd: “Una polemica assurda”. Ambiguo? Quando mai: “Sono sempre stato chiaro e coerente”. Candidarmi? “Sento il peso di aver sollevato delle speranze, ma sono e mi sento fino in fondo un uomo libero e coerente”.

Dopo gli attacchi degli ex dem confluiti in Mdp, l’ex sindaco di Milano e fondatore di Campo Progressista risponde alle richieste di chiarimento arrivate dai militanti e raccolte dagli ‘scissionisti’. La polemica viene definita “vergognosamente strumentale” da Pisapia in un’intervista a La Repubblica. “Ho salutato e abbracciato la sottosegretaria Boschi così come ho abbracciato centinaia di persone e sorriso per non so quante foto”, spiega. “Continuerò ad andare a quegli incontri costruttivi e non a quelli divisivi e polemici. E mi colpiscono le polemiche – continua – di chi fino a pochi mesi fa era nel Pd e votava leggi che oggi critica”.

Riferimenti chiari e una nuova apertura e costruire un progetto largo e inclusivo, ma non un accrocco in stile Sinistra Arcobaleno: “Non si può abbaiare alla luna o rinchiudersi in un partitino del 3 o 4 per cento – dice al quotidiano romano – Non è questo il nostro progetto. Se lavori su quello che divide, sei condannato a perdere”. Un ragionamento che sembra alludere a un gioco di sponda con il Pd: “Campo progressista è nato con l’obiettivo di contribuire, insieme ad altri, alla costruzione di un nuovo centrosinistra (o sinistracentro), con cultura di governo, europeista, radicalmente in discontinuità con le politiche degli ultimi anni – aggiunge – Un nuovo soggetto politico in grado di sconfiggere le destre, la demagogia, il populismo. Di certo io non andrò con il Pd, sfido però chiunque a dire che siano migliori le risposte delle destre di quelle, pur con tutte le diverse sfumature, della sinistra e del centrosinistra”.

 

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