Ci sono anche la leader Cgil Susanna Camusso, il costituzionalista Stefano Rodotà, lo storico e sociologo Marco Revelli e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris tra i 14 firmatari di un appello contro la richiesta alla Grecia di nuove misure di austerity da parte dei creditori. Il documento invita “tutte le forze democratiche a prendere posizione e a mobilitarsi” e chiede “al governo italiano di sostenere la Grecia” all’Eurogruppo di oggi, durante il quale si cercherà un accordo per sbloccare una nuova tranche di aiuti del terzo piano di salvataggio, e al vertice in calendario il 25 di marzo per il 60esimo anniversario dei Trattati Ue a Roma. La seconda revisione delle misure di aggiustamento dei conti imposte dai creditori internazionali sta procedendo a rilento e il commissario europeo Valdis Dombrovskis ha di recente messo in chiaro che il programma messo in campo dalle autorità elleniche “dev’essere rafforzato soprattutto per quanto riguarda privatizzazioni ed energia“.

“La Grecia ha intrapreso la strada per uscire dalla crisi”, si legge nell’appello, ma Fmi e Commissione Ue “pretendono nuove misure di austerità” che sono “ingiuste, dannose ed inaccettabili”. L’Europa “deve e può uscire dalla crisi unita e solidale cambiando politica e riscrivendo i Trattati ingiusti, creando un grande programma di investimenti pubblici e privati per far ripartire le sue economie e creare posti di lavoro veri per la prosperità di tutti i suoi cittadini”, osservano. “Si tratta di scelte urgenti soprattutto per restituire speranza e fiducia nel futuro si giovani europei”, concludono.

A firmare l’appello sono anche l’autore e consigliere Rai Carlo Freccero, Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci, l’urbanista Vezio De Lucia, Olga Nassis, presidente delle comunità greche in Italia, il sindaco di Messina Renato Accorinti, la giornalista Monica Di Sisto, la costituzionalista Anna Falcone, lo storico Paolo Favilli, lo storico dell’arte Tomaso Montanari e l’attore teatrale Moni Ovadia.

Proprio lunedì la Grecia ha restituito due miliardi di euro al Meccanismo di Stabilità Europeo (Esm), che contribuì a ricapitalizzare il sistema bancario ellenico nel 2015. “Il rimborso di oggi dimostra che la Grecia è un partner affidabile“, ha detto il responsabile dell’Esm, Klaus Regling, ed “è anche un segnale che la ristrutturazione del sistema bancario ellenico procede bene”.

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