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Cronaca - 22 Novembre 2016
Belén Rodriguez, il suo ristorante imbiancato dall’antincendio impazzito. Video della showgirl su Instagram
La Playlist Cronaca
- 16:08 - **25 aprile: Parenzo, 'c'ero come ogni anno, non capisco di cosa mi accusino gli studenti'**
Roma, 26 apr. (Adnkronos) - "Non ho capito di che cosa mi accusino questi ragazzi dei collettivi, non mi fa piacere essere finito nel mirino di queste persone, essendo uno non solo per la libertà di parola, ma che in tutte le mie trasmissioni ha sempre invitato tutte le voci per dare massima visibilità a tutte le posizioni, anche quelle più lontane da me". A dirlo all'Adnkronos è David Parenzo, che interviene dopo le polemiche scatenate dal sit in fuori dagli studi di La7 degli studenti delle organizzazioni Cambiare Rotta e Osa, in cui è stata criticata la presenza del giornalista con la Brigata Ebraica alla manifestazione per il 25 aprile a Roma.
"Io c'ero come ogni anno, questo ci tengo a precisarlo -spiega Parenzo - Sono arrivato lì scortato, perché oggi purtroppo se non hai la protezione rischi, ed ero con il rabbino capo, il professor Riccardo Di Segni, con Victor Fadlun, e l'ex presidente della comunità ebraica di Roma. Sono andato con loro, sono stato alla deposizione della corona della Brigata ebraica, poi me ne sono ritornato a casa. C'era la comunità ebraica, c'erano un sacco di persone, ero lì alle 8 del mattino, e alle 8.50 ero già negli studi televisivi, a preparare la mia trasmissione".
Parenzo scandisce quindi di non essersi accorto nel dettaglio di ciò che accadeva in piazza: "Non ho visto cosa succedeva, sono arrivato scortato e sono andato via scortato -specifica- Non ho mai urlato niente a nessuno, né ho urlato alcun tipo di slogan. Ho fatto quello che faccio tutti gli anni". Il giornalista poi spiega nel merito la sua posizione: "Io condanno ogni forma di violenza, ogni aggressione, quindi non ho nulla da temere da questo punto di vista", prosegue. "Non ho idea di cosa mi contestino, è chiaro che sono finito nel mirino di questi antagonisti". Il giornalista rivela poi un dettaglio privato: "Io sono andato come ogni anno alle manifestazioni del 25 aprile, ci vado da quando ero un bambino con mio padre, peraltro oggi è il giorno del suo compleanno e noi abbiamo sempre festeggiato il 25 aprile andando in piazza. Da qualche anno lo faccio con degli amici che vogliono ricordare la Brigata ebraica".
"Voglio dire una cosa: la Brigata ebraica non ha nulla a che vedere col conflitto tra Israele e Palestina, non c'entra con la guerra contro Hamas -aggiunge poi all'Adnkronos il giornalista di 'La Zanzara' - perché la Brigata ebraica è il battaglione formato da ebrei che con gli angoloamericani hanno contribuito a liberare l'Italia, quindi era un gruppo molto specifico, che non aveva nel simbolo peraltro neppure i colori della bandiera di Israele che arriva molto dopo, perché qui parliamo di prima della fondazione dello Stato di Israele, che notoriamente è avvenuta dopo la seconda guerra mondiale. Qualcuno dunque mi deve spiegare che cosa c'entrano le bandiere palestinesi con il 25 aprile, e in particolare con la brigata ebraica nulla: niente".
Parenzo registra poi in generale un clima molto teso: "Io ho un sacco di storie di amici, di figli di amici, che vanno anche nelle università e non portano la kippah perché hanno paura. Posso raccontare un fatto personale: i miei figli vanno alla scuola ebraica e dalla divisa gli hanno tolto il simbolo. C'è una menorah, che è il logo della scuola, e per ragioni di sicurezza è stato tolto. Questo è il clima nel quale si vive, purtroppo". Ciò nonostante "io dico: confrontiamoci, parliamo: anche caratterialmente io non sono di cultura radicale e sono proprio per il dialogo, sempre e comunque".
- 16:07 - **Quirinale: multilateralismo risposta a sfide globali, Mattarella all'Onu il 6 e 7 maggio**
Roma, 26 apr. (Adnkronos) - In un mondo sempre più interconnesso le maggiori sfide del ventunesimo secolo sono di carattere globale. Per questo "il nostro pianeta, per sopravvivere, ha indispensabile necessità di un sistema multilaterale, capace di sviluppare ulteriormente forme di collaborazione e di integrazione", aggiornando e rafforzando le istituzioni che ne sono emanazione, a partire dall'Onu. L'alternativa è assistere inevitabilmente ad "un retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato possibile in questo inizio di millennio". Concetti che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non si è mai stancato di ripetere durante il primo ed in particolare il secondo mandato, coinciso con l'esplosione della guerra in Ucraina e della gravissima crisi in Medio Oriente.
Il Capo dello Stato avrà modo di ribadirli nella sede più appropriata e solenne, vale a dire l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove interverrà nella mattinata del prossimo martedì 7 maggio (alle 11 ore locale di New York), al culmine di una visita di due giorni al Palazzo di Vetro che inizierà il giorno prima, lunedì 6 maggio.
Considerazioni che trovano solide fondamenta nella linea che l'Italia ha sempre seguito in generale in politica estera e concretamente negli organismi sovranazionali dei quali è entrata a far parte nel dopoguerra. L'Onu, per l'appunto, quindi la Nato, l'Unione europea e il G7 per citare i più rilevanti.
Come detto la visita di Mattarella prenderà il via lunedì 6. Primo appuntamento alle 10.30 (ora locale), l'intervento alla Conferenza sullo stato di attuazione dell'obiettivo 16 'Pace, giustizia ed istituzioni per lo sviluppo sostenibile' dell'Agenda 2030, organizzata dalla Rappresentanza permanente dell'Italia presso le Nazioni unite e dall'Idlo (International development law organization), organizzazione intergovernativa per la promozione dello Stato di diritto.
Si tratta di un appuntamento che viene proposto ogni anno per monitorare uno degli obiettivi fissati dall'Agenda per lo sviluppo sostenibile, rispetto al quale l'Italia ha assunto un ruolo di regista, proprio in coerenza con una politica internazionale che trova nel multilateralismo la propria bussola.
La realizzazione dell'obiettivo 16, infatti, non può essere valutata con un mero riferimento a parametri oggettivamente misurabili, ma passa soprattutto attraverso una complessa azione diplomatica tra e con le varie Nazioni, per verificare come determinati principi trovino applicazione all'interno dei singoli Stati e in che modo sia possibile superare criticità ed elevarne gli standard di attuazione.
In serata, quando in Italia sarà già passata la mezzanotte, Mattarella incontrerà il segretario delle Nazioni unite, Antonio Guterres, per un colloquio che si annuncia lungo e intenso. Molte le questioni sul tavolo: la guerra in Ucraina e la crisi in Medio oriente, ma anche i numerosi conflitti regionali in Africa, una corsa agli armamenti che sta registrando una nuova accelerazione, i cambiamenti climatici, l'Agenda 2030 per l'appunto, una contrapposizione tra Nord e Sud del mondo accentuatasi negli ultimi tempi e che si riflette anche all'interno dell'Onu.
Tutto questo guardando al Summit di settembre per iniziare a disegnare una riforma delle Nazioni Unite che tenga conto del fatto che, come affermò il Capo dello Stato nel dicembre scorso, "le Organizzazioni internazionali di cui oggi disponiamo non sono state disegnate per affrontare tutte le sfide che abbiamo davanti e, riflettendo gli equilibri usciti dalla Seconda guerra mondiale, spesso non sono state in grado di registrare le novità, perdendo efficacia".
"Italia, Nazioni unite e multilateralismo per affrontare le sfide comuni', sarà quindi il tema dell'intervento che alle 11 di martedì mattina (le 17.00 in Italia) Mattarella terrà davanti all'Assemblea generale, dopo aver incontrato il presidente, Dennis Francis. Durante il soggiorno a New York, lunedì Mattarella avrà incontri con i funzionari italiani in servizio all'Onu e poi al Metropolitan Club con una rappresentanza della comunità italiana. Prima di far ritorno a Roma, invece, sarà all'Italian Academy della Columbia University.
- 16:06 - Europee: Donzelli (Fdi), 'Salis? Chi si candida ha sempre mio rispetto'
Pescara, 26 apr. (Adnkronos) - "Ilaria Salis? Ovviamente è libera di candidarsi, e chiunque decide di candidarsi e di mettersi in prima persona per il bene comune ha il mio rispetto. Credo che nei rapporti diplomatici alzare la tensione politica non aiuti, ma questo poi ciascuno è libero di scegliere ovviamente come vuole. Il governo italiano a guida di Fratelli d'Italia comunque, a prescindere dalle opinioni politiche e dalle candidature, fa sempre tutto il possibile per difendere i propri connazionali in qualunque condizione si trovino. Anche se si candidano contro di noi, anche se non condividiamo le idee che porta avanti". Così il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, a Pescara per la conferenza programmatica del partito.
"Credo che più si alzino i toni su tutto questo, più si complichino le cose perché ovviamente come c'è un'opinione pubblica in Italia, c'è un'opinione pubblica anche nella nazione dove è carcerata, quindi bisogna tenere conto che per ottenere dei risultati non bisogna fare per forza un braccio di ferro altrimenti si rischia di danneggiare la persona coinvolta", riflette.
"Mi ricordo anche quando c'è stata tutta la vicenda sulla cittadinanza onoraria a Zaki, noi eravamo all'opposizione e ponevamo dei dubbi. In Parlamento dicevamo che non era la soluzione migliore, e ci trattavano come delle persone che non volevano aiutare Zaki. Il dato di fatto è che finché c'è stata questa polemica Zaki rimaneva purtroppo fuori dall'Italia, andati noi al governo e abbassata la polemica, Giorgia Meloni è riuscita a portare Zaki in Italia", conclude Donzelli.
- 15:59 - Europee: Lollobrigida, asticella? Il massimo possibile
Pescara, 26 apr. (Adnkronos) - Alle prossime europee "l'asticella che ci diamo? Il massimo possibile...". Un dato in linea con le elezioni politiche? "Il massimo possibile, perché dobbiamo fare gli scommettitori?". Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.
- 15:57 - **Autonomia: Conferenza capigruppo Camera alle 21**
Roma, 26 apr. (Adnkronos) - Si terrà alle 21 la Conferenza dei capigruppo della Camera, convocata dal presidente, Lorenzo Fontana, in riferimento all'esame del ddl autonomia in commissione Affari costituzionali.
- 15:56 - Mo: Crosetto, 'Rafah? Molto preoccupato'
Pescara, 26 apr. (Adnkronos) - "Sono molto preoccupato, moltissimo". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, risponde a una domanda sulla situazione a Rafah arrivando alla conferenza programmatica di Fdi a Pescara.
- 15:54 - Europee: Lollobrigida, 'in maggioranza con Id? Prematuro, politica non è alambicco'
Roma, 26 apr. (Adnkronos) - Una maggioranza in Europa con 'Identità e democrazia', il gruppo di riferimento della Lega che ingloba anche movimenti estremisti di destra? "La politica è qualcosa di diverso di un alambicco in cui inserire la formula magica. Bisogna ragionare con l'indicazione che i cittadini daranno con il loro voto, non sappiamo nemmeno quali saranno i partiti presenti nel Parlamento europeo perché si deve ancora votare". Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.
"Quel che stiamo facendo con Meloni è dare un senso vero alla presenza dell'Italia in Europa, di cui l'Italia è uno dei paesi fondatore, eppure negli ultimi anni il nostro Paese ha svolto un ruolo meno coerente del ruolo che l'avevano spinta ad entrare. L'Italia deve avere un ruolo corrispondente alla sua storia e alla sua cultura e devo dire che in questi mesi si è vista la differenza: l'Italia ha riassunto un ruolo importante nei consessi internazionali che in passato aveva smarrito".