Don Angelo Chizzolini, meglio conosciuto come il “prete anti migranti“, si è dimesso dalla guida delle parrocchie di Onzo, Arnasco e Vendone, in provincia di Savona. Il sacerdote era balzato agli onori delle cronache a gennaio, quando si era rifiutato di benedire la salma di Aicha Bellamoudden, morta nell’esplosione della palazzina di Bezzo ad Arnasco. In estate, secondo la stampa locale, aveva detto che avrebbe bruciato la canonica prima di darla ai profughi.

Le dimissioni sono state annunciate leggendo un annuncio nel giorno del Corpus Domini prima nella chiesa di Onzo, poi nelle altre. La decisione è arrivata dopo essersi consultato con il vescovo Guglielmo Borghetti. “Tempo fa – ha detto il prelato – don Angelo mi aveva chiesto di poter lasciare quelle tre parrocchie. Abbiamo concordato e ragionato insieme che cosa fare, senza fretta e dopo aver riflettuto, sempre insieme. Oggi ha dato ufficialmente le dimissioni. Per un nuovo incarico, sempre all’interno della Diocesi, devo ancora decidere”.

Don Chizzolini, nel dare l’annuncio, ha letto due articoli del codice di diritto canonico. In uno di questi si parla di rinuncia alla guida della parrocchia “per giusta causa“, ma né il sacerdote, né il vescovo spiegano quale sia la “giusta causa”. In paese non sono mancate le iniziative di dissenso nei suoi confronti: volantini anonimi e anche scritte offensive sui muri. Ma non è escluso che le dimissioni siano legate alla contrapposizione tra la vecchia guida della diocesi di Albenga, rappresentata dal vescovo Oliveri, che il Papa vorrebbe in pensione e di cui Chizzolini è sostenitore, e il vescovo Borghetti.

(immagine tratta da YouTube)

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