La chiamata anonima è sempre foriera di sospetti. Chi si cela dietro al “numero privato“? Il capo del personale di una grande azienda o uno scocciatore? Sono diversi i casi in cui sarebbe utile conoscere il numero del chiamante, ad esempio per mettersi al riparo dalle molestie di uno stalker. Strumenti utili allo scopo ci arrivano dalla rete che mette a disposizione alcuni servizi (spesso a pagamento) capaci di svelare il numero di chi chiama.

Uno di questi è Whooming, un servizio facile da usare che permette, tra le altre cose, anche di registrare le chiamate. Realizzato dagli stessi ideatori di Sbizzy (il servizio che consente di creare numeri temporanei usa e getta) e Phonefunky (che serve per sapere gratuitamente chi ti ha cercato), Whooming nella sua versione a pagamento offre alcune funzionalità avanzate. Queste vanno dalla visibilità immediata del numero identificato fino alla ricezione dell’sms di notifica (per chiamate anonime e non), passando per i servizi “Parla con lo stalker”, “Registra la chiamata con lo stalker”, e “Numero alternativo”.

Chi acquista una ricarica Whooming deve attivare obbligatoriamente il servizio di sms per le chiamate anonime al costo di 20 centesimi a messaggio. Per il resto le tariffe vanno dai 10 centesimi per sms non anonimi, 0,20 al minuto per Parla con lo stalker e 0,10 al minuto per registrare la chiamata. Per utilizzare il servizio bisogna registrarsi sul sito o tramite la app (Android o iOS) e poi impostare la “deviazione di chiamata”. In questo modo le chiamate anonime vengono trasferite sui server di Whooming che identifica il numero del chiamante.

Ma che valore hanno i risultati di Whooming? La stessa società ammette che i dati raccolti non hanno valore legale. In caso di azione legale sarà infatti l’autorità giudiziaria a dover recuperare le informazioni tramite i tabulati telefonici. Ma la vittima dello stalker potrà comunque muoversi a colpo sicuro.

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