“All’inizio c’è stata una cosa gravissima: il Papa è andato a Lampedusa e ha fatto un discorso ripetuto migliaia di volte in Africa. Era come un invito a venire, ‘venite fratelli vi accogliamo’. Loro hanno ascoltato il Papa e stanno venendo. E’ stata pura irresponsabilità“. Sono le parole pronunciate ai microfoni de La Zanzara, su Radio24, da Edward Luttwak, a proposito delle morti dei migranti nel Mar Mediterraneo, ribadendo quanto già dichiarato nella stessa trasmissione circa due anni fa. “Siamo tutti nel nostro piccolo responsabili” – continua – “però adesso basta. Ora i barconi devono essere fisicamente interdetti e questa è una cosa altamente fattibile. E’ molto triste vedere come le buone intenzioni portino a questi terribili risultati. Subito dopo la caduta di Gheddafi, quando sono arrivati i primi barconi, quei migranti erano chiamati ‘ragazzi’ anziché definirli ‘immigrati clandestini’“. E aggiunge: “Secondo le regole, gli aiuti vanno dati ai profughi di guerra e rifugiati politici, ma il migrante che vuole migliorare le condizioni di vita deve farlo in modo legale. In tutto il mondo è così. Aver accettato gli immigrati clandestini, non averli processati, né interrogati è stato l’inizio di tutta questa situazione“. Il politologo americano riafferma, come due anni fa, la propria tesi sulla distruzione preventiva dei barconi: “Si devono colpire i barconi vuoti, che gli scafisti stanno preparando. E non solo: da mesi si sa che le autorità turche allegramente permettono che gente dal porto di Mersin si imbarchi per andare in Libia o direttamente in Italia. Forse l’idea del presidente turco Erdoğan è quella di islamizzare l’Europa con questo traffico, ma è completamente illegale. E’ assurdo che lo Stato turco pretende di essere uno Stato civile organizzato, che addirittura pretende di entrare nella UE” di Gisella Ruccia
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