“Adesso l’obiettivo è comune: l’Expo come la Tav in Val di Susa”. Il sindacalista Giorgio Cremaschi è uno dei movimentisti che si sono dati appuntamento oggi a Milano per programmare le manifestazioni dei prossimi giorni contro l’Expo. Gli attivisti hanno occupato l’istituto Rizzoli, in disuso da anni, e qui hanno svolto una partecipata assemblea nazionale di tutta la rete NoExpo. Erano presenti delegazioni da tutta Italia. “Non stiamo costruendo una mobilitazione di distruzione” spiega Massimiliano rispondendo alle tante polemiche legate alla minaccia, rilanciata da diversi siti d’informazione, di scontri simili a quelli del G8 di Genova. Le giornate di mobilitazione incominceranno il 28 aprile per culminare in una grande marcia il primo maggio, in concomitanza con l’apertura dell’Expo  di Cosimo Caridi

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