Per evitare salassi i Comuni ormai stanno facendo i salti mortali. Tra le peripezie più spregiudicate, in questi giorni, sta facendo discutere il progetto del sindaco di Travo, realtà piacentina di 2mila abitanti in Valtrebbia, che ha annunciato di voler spostare la sede del Municipio in una frazione per pagare meno tasse. “Il governo dice che dobbiamo pagare l’Imu sui terreni agricoli, che spesso sono abbandonati, franosi e con un dissesto idrogeologico irrisolto. Per questo sarebbe una beffa pagarci anche le tasse”, ha spiegato il primo cittadino Lodovico Albasi. Il governo ha diviso la tassa in tre fasce, per di più in base all’altitudine. Travo è a 200 metri sopra il livello del mare, così ho deciso di spostare il mio Comune in una località poco distante ma sopra i 600 metri. Ne ho già parlato al segretario comunale, basterà cambiare lo statuto e ne avremo un consistente risparmio”.

Nelle casse comunali, infatti, con questo spostamento, potrebbero rimanere circa 180mila euro. In questo modo il Comune di Travo verrebbe riposizionato dal palazzo di piazza Trento, in paese, alla piccola frazione di Scarniago, verso Bobbiano. Un espediente, quello di superare i 600 metri di quota, che permetterebbe di aggirare le norme previste dal governo Renzi, che indicano come spartiacque per non pagare l’Imu sui terreni agricoli proprio l’altitudine. E non è solo una provocazione, ha assicurato il sindaco Albasi: “Sicuramente, siamo pronti a farlo, se il governo non toglierà questa nuova tassa. In più Scarniago è un borgo bellissimo, un po’ più scomodo da raggiungere, ma decisamente un ambiente incontaminato molto bello con vista sulla Pietra Parcellara”.

L’idea è di quelle che potrebbe presto estendersi ad altre amministrazioni dopo l’eliminazione dell’esenzione dal pagamento dell’Imu per i terreni agricoli con determinate caratteristiche. “Già dobbiamo fare i conti con un dissesto idrogeologico pauroso, abbiamo mille problemi e mille spese, stiamo raschiando il fondo del barile e continuiamo a chiedere sacrifici ai nostri cittadini; ora questa novità dell’Imu ci sembra davvero troppo”, ha aggiunto. E i preparativi sono già in atto: spostamento della sede, trasloco dei mobili, delle utenze. “Non siamo i soli ad aver pensato a questo estremo rimedio – ha concluso Albasi – visto che addirittura un piccolo comune toscano (Fivizzano, sulle Alpi Apuane, in provincia di Massa Carrara) ha dato avvio all’iter per procedere allo spostamento della casa comunale. Ho analizzato la situazione con il nostro segretario comunale e non ci sono ostacoli: se non arriveranno i provvedimenti che auspichiamo, il comune di Travo a breve si troverà a Scarniago, sopra i 600 metri di quota”.

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