E’morto, secondo quanto riportano i principali quotidiani spagnoli, il tifoso del Depor vittima dei violenti scontri tra le tifoserie questa mattina, prima del match della Liga tra Atletico Madrid e Deportivo La Coruna. L’uomo, un galiziano di 43 anni, è stato ripescato nel fiume Manzanarre che costeggia lo stadio Vicente Calderon dopo essere stato picchiato e gettato lì dentro dai tifosi dell’Atletico. Dopo essere stato rianimato è subito stato trasportato all’Hospital Clínico di Madrid in ipotermia e con un severo trauma cranico. Con un comunicato sul suo sito internet, l’Atletico Madrid ha condannato “fermamente gli incidenti verificatisi nella zona di Madrid Rio nelle ore prima della partita contro il Deportivo de La Coruna”. Ma la partita tra Atletico e Deportivo, prevista per le ore 12, è cominciata regolarmente nonostante quello che è successo.

Secondo fonti della polizia madrilena circa una sessantina di tifosi appartenenti ai due gruppi organizzati Frente Atletico e Riazor Blues si erano dati appuntamento nei pressi dello stadio poco prima delle nove di mattina tramite WhatsApp. Data la forte connotazione politica dei gruppi – estrema destra per il Frente dell’Atletico Madrid ed estrema sinistra per i Riazor di La Coruna – alla rissa avrebbero partecipato in sostegno dei galiziani anche membri del gruppo Bukaneros: tifosi di ultrasinistra del Rayo Vallecano, la terza squadra di Madrid. In breve, nelle vie intorno allo stadio (San Rufo, Virgen del Puerto e Paseo de la Ermita del Santo) si sarebbero affrontati tra loro almeno 180 tifosi armati di spranghe, bastoni e coltelli. Compresi alcuni tifosi del Depor che non si stavano recando all’appuntamento con gli scontri, ma il cui pullman è stato assaltato dai tifosi dell’Atleti.

Secondo i testimoni sono due i tifosi del Depor che dopo essere stati picchiati, sono stati gettati nel fiume Manzanarre: uno di loro è risalito da solo, l’altro è quello che ha perso la vita intorno alle 14.30 di domenica. Le persone identificate finora sono trenta, i feriti gravi dieci: alcuni con tagli provocati da coltelli, altri con traumi da oggetto contundente. Tra loro anche un agente di polizia. Se nel 2003 un tifoso del Depor era stato probabilmente ucciso da un altro tifoso del Depor poco prima di una partita di Coppa di Spagna, e durante gli scontri con tifosi del Compostela, ma con dinamiche mai del tutto chiarite. Sempre a Madrid, e sempre dallo stadio Vicente Calderon, si era verificata l’ultima tragedia del calcio spagnolo, l’ultimo precedente di un tifoso morto negli scontri con una tifoseria avversaria: Aitor Zabaleta, un ragazzino di 16 anni tifoso della Real Sociedad, fu pugnalato a morte dai tifosi dell’Atleti nel dicembre del 1998.

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