Al via l’edizione 2014 della Maker Faire, all’Auditorium di Roma. Una mostra dell’innovazione e dei cosiddetti artigiani 2.0. Massimo Banzi, cofondatore di Arduino e uno dei curatori della manifestazione insieme a Riccardo Luna, ai microfoni de ilfattoquotidiano.it prova a dare una definizione di questo universo sempre più in espansione: “I maker sono un interessante movimento che può rappresentare i nuovi inventori del XXI secolo. C’è gente che impara ad usare la tecnologia per creare cose, che partono come cose fatte in casa, e poi si trasformano magari in aziende”. La fiera dell’innovazione ospita al suo interno anche la mostra ‘Make in Italy’, dedicata a cinquanta anni di innovazioni italiane: dal Programma 101 alla prima auto stampata in 3d. “Noi pensiamo che questa sia l’unica vera strada per il rilancio dell’Italia – afferma Riccardo Luna – io credo che il vero Jobs Act sia questo: dobbiamo creare lavoro attraverso l’innovazione, mettere le persone in condizione di correre”. E aggiunge: “Questo è il Make in Italy, che è l’erede diretto del Made in Italy. E’ vero che noi italiani siamo geniali, ma è anche vero che come competenze digitali siamo in fondo a tutte le classifiche mondiali”  di Chaira Carbone

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‘The Physical Web’: niente app. Basta sfiorare il mondo con lo smartphone

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