Dopo 18 anni l’Atletico Madrid torna ad essere campione di Spagna. La squadra di Diego Simeone ha conquistato il titolo dopo una stagione di grandissimi successi. E’ il decimo titolo della storia dei colchoneros, che ora si preparano per la finale di Champions League tutta spagnola con il Real Madrid. 

Per agguantare il risultato bastava un pareggio con il Barcellona, rivale diretto nello scontro per lo scudetto. La squadra catalana, infatti, era sotto di tre punti e per questo doveva vincere a ogni costo. Nel primo tempo le cose si erano messe male per l’Atletico Madrid, con il  Barcellona che al 38esimo è passato in vantaggio con il gol di Alexis Sanchez. Ma l’Atletico ha reagito presto e al quarto minuto del secondo tempo ha risposto con una rete di Godin. Lo scontro è poi proseguito con un gol annullato a Messi al 19esimo della ripresa per fuorigioco, ma la squadra di Simeone ha tenuto duro ed è riuscita a portarsi a casa il trofeo con 90 punti in classifica, tre sopra Real Madrid e Barcellona, campione di Spagna uscente.

Qualcosa non deve aver funzionato nella stagione dei blaugrana, tanto da spingere Martino a lasciare la panchina subito dopo la sconfitta con l’Atletico: “Volevo informarvi che d’accordo con la società smetterò di essere l’allenatore del Barcellona. E’ stato un orgoglio. Ci dispiace non essere riusciti a raggiungere insieme ai ragazzi gli obiettivi stagionali. Voglio ringraziare quelli che ci hanno supportato. Il club ha un grande patrimonio perché ci sono giocatori veramente ammirevoli””. Poi si è congratulato con i suoi avversari: “Ci siamo incontrati sei volte e sono stati i migliori”, ha concluso. 

Il prossimo appuntamento segnato sul calendario dell’Atletico Madrid è sabato 24 maggio, quando a Lisbona si disputerà la finale di Champions League con il Real Madrid di Carlo Ancelotti. 

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