Non si dimettono, ma formano un loro gruppo autonomo al Senato. Dopo l’amarezza e le polemiche, i senatori espulsi del Movimento 5 stelle preparano una nuova strategia. E tra loro c’è già chi passa al contrattacco. Lorenzo Battista, in un’intervista a “Le Iene“, annuncia che i cacciati costituiranno un gruppo autonomo e che “sarà composto solo da ex grillini”. “Il nostro obiettivo è quello, avere un’identità come gruppo. Sarà più democratico rispetto al Movimento 5 stelle. Non ci sarà alcun leader e tutti potranno esprimere il loro pensiero liberamente”. Il gruppo, precisa, sarà composto solo da “ex Cinque Stelle“. Al fianco di Battista potrebbero esserci almeno altri due dei senatori cacciati dal gruppo: Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, ovvero i due che ancora non hanno consegnato la richiesta di dimissioni. Nessuna notizia a proposito di Luis Alberto Orellana che invece ha già annunciato di essere pronto a lasciare il suo posto a Palazzo Madama (insieme a Maurizio Romani, Maria Mussini, Monica Casaletto, Laura Bignami e Alessandra Bencini, i parlamentari che si sono detti pronti a rinunciare per solidarietà con i colleghi). Intanto da oggi i quattro espulsi sono ufficialmente iscritti al gruppo misto del Senato. Ancora non è chiaro come intenderanno procedere e l’idea di formare un nuovo gruppo è solo una delle possibilità. La prima a fare il tentativo di proporre un progetto alternativo era stata l’espulsa Adele Gambaro: è nato a inizio settembre il suo Gap (Gruppo d’azione popolare), formato dalle senatrici Paola De Pin e Fabiola Anitori

Battista, nell’intervista a Le Iene, non nasconde anche la possibilità di un’apertura a sinistra. “E se Renzi – chiede Lucci – accettasse un compromesso con voi, lo appoggereste? “Dovrebbe dare un risultato“, è stata la risposta. E dunque si tratterebbe di una “fiducia condizionata su punti e risultati ottenuti”. Battista non esclude che l’obiettivo finale possa essere fondare un nuovo movimento: “Potrebbe essere quello l’obiettivo” dice precisando poi che a breve più che di un nuovo partito si tratterebbe di dare vita ad un “nuovo gruppo. Quanto ai tempi “ci sarà un imprecisato numero di riunioni” e anche per il nome si deciderà a suo tempo, “anche tra un mese, due mesi”. Di sicuro, non Movimento 6 Stelle: “No no, basta con le stelle, basta col movimento..”.

I quattro senatori espulsi dalle votazioni online del Movimento 5 stelle della scorsa settimana continuano la maratona tra televisioni e giornali per esprimere i loro malumori. I temi sono quelli della democrazia interna e della presunta mancanza di trasparenza. Ma le strategie sul futuro restano incerte. “Un Movimento 5 Stelle senza Grillo e Casaleggio sarebbe l’ideale”, ha commentato il senatore Campanella a IntelligoNews che gli ha chiesto se gli piacerebbe far parte di un movimento promosso da Pizzarotti “riprendendo il meglio dei 5 Stelle ma andando oltre i due leader. “Diciamo sì”, ha detto Campanella che ha aggiunto: “Quello che è accaduto a Pizzarotti non costituisce una novità rispetto a quello che ho detto io proprio in questi giorni. Traspare anche in questo caso e in modo chiaro la visione di Grillo del MoVimento come qualcosa di proprio”.

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