Sarà la prima donna alla guida della Federal Reserve. Nonché il primo esponente democratico a governare la Banca centrale americana da quando Paul Volcker fu incaricato dal presidente Jimmy Carter nel 1979. Il presidente americano Barack Obama scioglie le riserve e affida la presidenza della Fed a Janet Yellen, attuale vicepresidente dell’istituto di Washington. La decisione è stata presa dopo che il candidato favorito da Obama, Lawrence Summers, si è ritirato dalla corsa sotto la pressione di forti critiche.

La scelta di Yellen, che sarà annunciata nelle prossime ore, arriva in un momento di incertezza per l’economia americana, alle prese con lo shutdown e rischio default per il mancato accordo sull’innalzamento del tetto del debitoYellen, nata a Brooklyn da una famiglia ebraica newyorkese, avrà il compito di definire la strada dell’exit strategy americana. Favorevole ai maxi stimoli della banca centrale, operazioni che servono a irrorare liquidità e tenere bassi i tassi d’interesse, è considerata più “colomba” dello stesso Ben Bernanke, in carica dal 2006 e fautore degli imponenti aiuti all’economia in seguito alla crisi del 2008. Fu nominata vicepresidente della banca centrale nel 2010 ma prima di allora era stata presidente della Federal Reserve di San Francisco. Dopo avere debuttato nel 1994 come consigliera del Federal open market committee, il braccio della Fed che si occupa di definire la politica monetaria.

Descritta dai colleghi come una “piccola donna con un grande quoziente intellittetivo”, Yellen dovrà decidere la tempistica del ritiro delle misure anti-crisi. Il primo passo, già atteso il mese scorso, sarà la riduzione degli acquisti di asset: la Fed dovrebbe iniziare il ritiro prima della fine dell’anno, alcuni si attendono già in ottobre. E la nomina del prossimo presidente, che assumerà l’incarico in gennaio, potrebbe indicare proprio un’imminente decisione dell’istituto. Ma lo spettro di un possibile default americano peserà sulle prossime mosse. Un default avrebbe infatti conseguenze imprevedibili, e potrebbe causare una recessione come quella del 2008 o peggio.

Per la Yellen non è ancora arrivato l’annuncio ufficiale, ma il processo di conferma al Senato si prevede facile, con diversi esponenti repubblicani che si sono già detti favorevoli. Più scettica di Summers su Wall Street, Janet Yellen non piace ad alcuni democratici perché contraria allo smantellamento delle grandi banche. E proprio di Wall Street era la favorita. La scelta della Yellen sembra inoltre una “rivincita” delle donne proprio su Summers. L’ex segretario al Tesoro americano aveva infatti avuto problemi ad Harvard proprio per un commento sulle donne, a suo avviso non abbastanza intelligenti per alcune materie. Commenti per i quali era stato travolto da una pioggia di critiche.

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