“Dico con grande amicizia e serenità che non ho mai visto una corrente così organica come quella che potremmo chiamare renziana“. Pierluigi Bersani alla festa democratica di Bologna replica così a Matteo Renzi che qualche giorno fa da Forlì aveva garantito come “prima cosa” la “rottamazione delle correnti” democratiche nel caso in cui venga eletto segretario del Pd. Un botta e risposta tra i due candidati alle ultime primarie del centrosinistra che forse proseguirà anche questa sera alle 18, quando il sindaco di Firenze è atteso alla festa nazionale del Pd di Genova.

Bersani, che ha ricordato di aver posto questo tema all’interno del partito già prima del governo Monti, ha poi spiegato che “se uno va a vedere in Parlamento, nel nostro gruppo sono successe cose che non si erano mai viste. Tipo presentazione di mozioni o di leggi di corrente. No! – ha esclamato – Quindi se Renzi intende smontare l’eccesso di correntismo e fare aree politiche, culturali che però non siano fedeltà a una persona io sono ‘stra d’accordò però sincerità e teniamo legati i fatti alle parole”. E ha aggiunto di essere “pronto a collaborare, fino in fondo, a fare un partito federale”.

Quanto ai dubbi espressi dal sindaco di Firenze sulle regole per il prossimo congresso del partito, Bersani ha aggiunto: “C’è un’assemblea che deciderà democraticamente se ci sono regole da fare, da modificare. Non bisogna sempre mettere in sospetto la nostra compagnia. Siamo gente per bene tutti quanti. Guardiamo le altre compagnie come sono fatte”.  “Non andiamo sempre a lasciare intendere che abbiamo dentro chissà quali cose – ha proseguito -. Parliamo serenamente, ragioniamo e fidiamoci gli uni degli altri. Siamo una grande compagnia”. 

Torna sul tema delle correnti anche Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, che in un’intervista al Messaggero sottolinea come nel Pd serva “qualcuno che si dedichi al partito e non lo usi come trampolino per qualcos’altro”. Cuperlo inoltre non condivide “l’analisi di Renzi quando dice che abbiamo perso perché non abbiamo avuto il coraggio di attrarre i delusi del centrodestra. A me pare che dobbiamo innanzitutto riconquistare il consenso dei tre milioni di italiani che ci avevano già votato”. Sulla vicenda Imu, abolita in concomitanza con l’introduzione della service tax, aggiunge che “si è trattato di un compromesso”, tuttavia ritiene “che in Parlamento ci sia lo spazio per migliorare il decreto”. Per Cuperlo “il Pd sta facendo un grande sforzo per sostenere questo governo che, come lo stesso premier Letta ha dichiarato, non è il governo per il quale ci siamo battuti. Ma è arrivata l’ora di mettere al centro dell’azione dell’esecutivo la nostra agenda”. Riguardo alla legge elettorale, precisa: “Noi siamo per il doppio turno. Ma al di là delle tecnicalità siamo pronti ad un compromesso affinché venga ridato agli elettori il potere di scegliere i parlamentari e vengano corretti i criteri abnormi del premio di maggioranza del Porcellum”.

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