Manuela Maria Privitera, la segretaria del tesoriere della Lega Piergiorgio Stiffoni, ha rivelato ai pm che“il gruppo pagava l’affitto del senatore Bricolo e una sua carta di credito. Al senatore Calderoli venivano dati 2mila euro al mese. Dal dicembre 2011 li ritirava in contanti”. Accuse da cui Federico Bricolo, presidente dei senatori del Carroccio, prende le distanze perché le giudica informazioni “false e prive di ogni fondamento alimentate dalla ex collaboratrice infedele”. Nel comunicato il senatore aggiunge che “tutti i resoconti della gestione del gruppo sono stati regolarmente revisionati ed esibiti in perfetta trasparenza anche alla Procura di Roma, e non è emersa alcuna irregolarità”. 

Le notizie pubblicate oggi su Il Messaggero, scrive, “riprendono una vicenda nota, scaturita da una denuncia per appropriazione indebita promossa dal segretario Maroni e dal presidente del gruppo, a seguito della quale la segretaria del gruppo al Senato è stata licenziata per gravi violazioni disciplinari. La stessa ex lavoratrice ha impugnato il licenziamento e il Tribunale di Roma ha rigettato il ricorso riconoscendo la legittimità dell’allontanamento perché fondato su gravi motivi, tra cui i fatti di rilievo penale”. “In questa chiave di ritorsione e malessere – conclude – vanno lette e ridimensionate le rivelazioni false e prive di ogni fondamento della ex collaboratrice infedele che dovrà restituire al Gruppo i soldi che ha sottratto e per cui la Lega Nord, fino a prova contraria, è parte offesa. Ogni diversa interpretazione è contraria ai fatti e se non altro strumentale”.

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