Marcello Dell’Utri. Senatore del Pdl, condannato a 9 anni per mafia in primo grado, salvato dal rinvio della cassazione è di nuovo sotto processo in appello. Secondo la procura si adopera per la fondazione di Forza Italia già dopo l’omicidio Lima, intuendo che si è aperto un varco nell’intermediazione tra Cosa Nostra e la politica. Avrebbe seguito tutti gli sviluppi della trattativa, proponendosi come garante del patto mafia Stato con la vittoria di Silvio Berlusconi alle elezioni del 1994. Lui si difende postdatando la nascita di Forza Italia al 1993, e smentendo ogni rapporto con Cosa Nostra. Nell’indagine sulla trattativa è accusato di violenza o minaccia al corpo politico dello Stato, ma  alcune sue condotte sono già state sancite dalla sentenza della cassazione del marzo scorso che ha ordinato un nuovo processo d’appello. 

Trattativa Stato-mafia: l’accusa e la difesa dei dodici imputati

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