Le avevano messo all’asta la casa per risolvere dei problemi economici. Per questo motivo, ieri mattina a Forlì, un’anziana di 85 anni ha tentato il suicidio gettandosi in un pozzo.

Lì sarebbe rimasta, nel cortile della sua abitazione in via Don Servadei all’estremo nord della periferia cittadina,  per circa un’ora, fino a quando è stata salvata dagli uomini dei vigili del fuoco.

La donna vive sola. A dare l’allarme è stata la sorella, che era andata a trovarla e si è insospettita non vedendola in casa. Precipitata per quasi tre metri, l’anziana era già in stato di ipotermia e non avrebbe potuto resistere a lungo. L’operazione di recupero è stata effettuata dagli uomini della squadra alpino-fluviale dei vigili del fuoco, che sono intervenuti in tempi rapidi.

La donna è stata estratta dal pozzo cosciente e portata all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. Il giorno dopo le sue condizioni sono in netto miglioramento, ma data l’età i medici non si sbilanciano sulla prognosi.

Il suicidio sarebbe dovuto, secondo le prime fonti investigative,  alla disperazione della donna di perdere la casa, messa all’asta in tribunale per problemi economici. Il volo di quattro metri, però è finito nell’acqua gelida e l’istinto di sopravvivenza avrebbe comunque spinto l’anziana signora ad aggrapparsi ad un tubo della pompa che aspira l’acqua e salvarsi.

Sono sedici, e con il gesto a Forlì di ieri diciassette, le persone che in Italia da gennaio ad oggi hanno tentato il suicidio per motivi legati alla crisi economica. Solo pochi giorni fa, a Bologna, il tragico tentativo di suicidio di un artigiano davanti all’Agenzia delle Entrate.

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