Disponibile per il download dalle 15 del 29 febbraio, la Consumer Preview di Windows 8 è sbarcata sui computer di curiosi e smanettoni, che ne stanno saggiando le funzioni. Naturalmente si tratta di una versione ancora ‘acerba’ e sperimentale, ma piuttosto vicina a quella che dovrebbe essere la release definitiva. Dell’avvento della nuova interfaccia Metro, simile a quella usata sugli Windows Phone, si sapeva dai tempi della Developer Preview. Nell’uso pratico, però, il nuovo sistema di controllo è davvero spiazzante. Ci si trova di fronte, infatti, a due ambienti sovrapposti e completamente separati.

Il primo è pensato chiaramente per l’uso su tablet e punta tutto sulla facilità d’uso attraverso touch screen e l’utilizzo di app in puro stile smartphone. Usarlo con il mouse su un normale pc, però, è un vero calvario. Quando si passa alla modalità ‘desktop’ – più simile a quella di Windows 7 – l’ambiente è più familiare, per lo meno dal punto estetico. A creare problemi è la scomparsa del pulsante Start, quello che un tempo dava accesso a tutte le funzioni e ai programmi. Ora bisogna passare da una sezione Search che compare quando si sposta il mouse in uno degli angoli a destra nello schermo. Le cose migliorano utilizzando le scorciatoie da tastiera, ma anche qui l’influenza della filosofia tablet si sente un po’ troppo.

Tutte le scorciatoie di uso comune prevedono una combinazione con il tasto Start, quello che sulle nostre tastiere troviamo di solito marchiato con il logo di Windows. Risultato: per usarle si è obbligati a eseguire acrobazie innaturali con le dita, rischiando di lussarsi una mano per avviare un programma. Il motivo di una simile scelta, probabilmente, è legato al fatto che un tasto simile sarà presente sui tablet di prossima costruzione. Sui tablet sarà anche comodo, ma per chi ha un normale PC è una vera tortura. Per fortuna la scomparsa dal desktop del pulsante Start, secondo quanto dichiarato dalla stessa Microsoft, potrebbe essere rivista prima del rilascio della versione definitiva previsto per la fine dell’anno.

Al di là del sistema di controllo, la filosofia di Windows 8 punta decisamente alla condivisione di dati e documenti tra diversi dispositivi. E non solo per l’integrazione di SkyDrive, il servizio di archiviazione online con 25 GB di spazio gratuito. Tutte le funzioni disponibili nell’interfaccia Metro offrono la possibilità di sincronizzare i dati e i servizi via Internet, ma solo attraverso l’account Windows Live che, a questo punto, diventa uno strumento indispensabile per poter godere delle funzioni del nuovo sistema operativo. Un esempio? La sezione People che raggruppa le notifiche di FacebookTwitter, LinkedinGoogle, ma sempre passando per Windows Live. Insomma: Microsoft ha trovato il modo di collocarsi “a monte” degli altri servizi e funzionare da collettore di informazioni.

Altra novità è lo Store, nel quale al momento sono presenti solo 70 applicazioni gratuite. Anche qui è bene ricordare che l’ambiente delle app è rigorosamente separato da quello dei normali programmi. In modalità desktop, quindi, non possiamo accedere alle app attive e capita di ritrovarsi con numerose app in funzione anche se la barra delle applicazioni nel desktop appare totalmente sgombra. Poco male, visto che dal punto di vista del consumo di risorse di sistema Microsoft sembra aver lavorato davvero bene. D’altra parte i requisiti minimi di sistema per il nuovo Windows 8 sono decisamente abbordabili: CPU da i GHz, 1 GB di RAM e 16 GB di spazio su disco fisso. Una scelta obbligata, visto che Windows 8 dovrà essere in grado di girare anche su dispositivi tablet ARM equipaggiati con processori.

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