Tony Wheeler, fondatore di Lonely Planet: “L’overtourism non si combatte privilegiando i ricconi”
Interviste

Tony Wheeler, fondatore di Lonely Planet: “L’overtourism non si combatte privilegiando i ricconi”

Parla il creatore delle guide che hanno rivoluzionato il modo di viaggiare di milioni di persone: "I viaggiatori zaino in spalla sono spesso  bravi, impegnati e consapevoli, non devono essere messi da parte in favore di chi ha solo grandi carte di credito". I consigli sulle destinazioni ancora lontane dai flussi turistici, i giudizi su un mondo che appare più chiuso di cinquant'anni fa: "Nella mia lista dei Paesi dove oggi non viaggerei ci sono gli Stati Uniti di Trump"

di Mario Portanova

Tony Wheeler è un mito per milioni di viaggiatori (o turisti? vedremo che ne pensa) di tutto il mondo. Con la moglie Maureen ha fondato, nel 1973, la casa editrice Lonely Planet, dopo un giro avventuroso e squattrinato attraverso l’Asia, lungo quello che all’epoca era “l’hippy trail”, da cui ricavarono una guida pionieristica pubblicata in […]

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