Fascisti, dopo la Liberazione tutto è perdonato: li chiamavano “impunità”
Inchieste

Fascisti, dopo la Liberazione tutto è perdonato: li chiamavano “impunità”

Ecco come in breve tempo i seguaci di Mussolini furono riammessi nei posti chiave di industria, magistratura, polizia. Il ruolo degli Stati Uniti e di Togliatti

di Massimo Novelli

Era il 28 aprile 1945 quando il partigiano Nuto Revelli, ex ufficiale degli alpini, poté entrare a Cuneo, la sua città. All’altezza di via XX Settembre venne fermato. Racconterà in La guerra dei poveri: “Due ombre ci muovono incontro. Non sono partigiani. Sono fascisti della Littorio, in divisa, con le armi spianate. Hanno una fascia […]

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