L’Italia in piazza contro la violenza sulle donne. Una marea a Roma: “Siamo 500mila”. Folla ai cortei da Milano a Messina

Da Nord a Sud manifestazioni e flash-mob con una partecipazione altissima. In occasione della Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, migliaia di persone in piazza. Le attiviste: "Grazie Elena Cecchettin per aver trasformato il lutto in pratica politica"

Aggiornato: 09:19

  • 19:30
  • 19:04

    Ancora un fiume di gente per le strade di Roma

  • 18:44

    A Piazza San Giovanni la testa del corteo

    E’ arrivata a Piazza San Giovanni la testa del corteo organizzato da Non una di Meno. La coda del corteo si trova ancora all’inizio di via Labicana. La manifestazione è partita dal Circo Massimo. “Interruzione volontaria del patriarcato” campeggia sul camion che ha aperto la manifestazione e che tra i fumogeni ha varcato la piazza.

  • 18:20

    Roma, azione davanti alla sede dei Pro Vita. Attiviste Non una di meno: “Prese a manganellate”

    Azione delle attiviste di Non una di meno davanti alla sede di Pro vita e famiglia in viale Manzoni a Roma, durante il corteo. Le attiviste hanno aperto uno striscione con su scritto ‘voi pro vita, noi pro vibra‘ e hanno acceso alcuni fumogeni. “Pro vita e famiglia, dopo un femminicidio, osa dire che non serve l’educazione affettiva a scuola – avevano detto poco prima al megafono – Pro vita e famiglia incarna il patriarcato più becero. Noi non ci stiamo più. Non vi renderemo la vita facile”. Alcune attiviste del corteo Non una di Meno: “Le forze dell’ordine ci hanno preso a manganellate mentre facevamo un’azione con fumogeni e scritte sul muro davanti alla sede di Pro vita e famiglia. Due ragazze sono rimaste ferite”, dice un’attivista: una al viso ed è stata portata in ospedale e l’altra alla testa.

  • 18:18

    Genova, proteste contro i corsi di autodifesa della Regione

    “Non siamo noi a doverci difendere”: è lo striscione di protesta con cui un gruppo di attiviste ha contestato i corsi di autodifesa femminile organizzati dalla Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova. L’iniziativa consisteva in prove gratuite di autodifesa insegnata alle donne da esperti di arti marziali. “Toti fallo tu il corso che arriviamo“, “Toti finanzia i centri antiviolenza”, “corsi di auto…controllo” e “autodifesa non è tutela, ma è gara a chi mena più forte”: sono stati alcuni dei cartelli srotolati dal centinaio di manifestanti in piazza che hanno scandito slogan in particolare contro il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. A difesa dell’iniziativa è intervenuta l’assessore regionale alle Pari opportunità Simona Ferro che ha sottolineato come i corsi abbiano offerto “la possibilità di imparare con istruttori esperti i rudimenti di alcune arti marziali e dell’autodifesa personale come strumenti per aumentare la propria autostima e la consapevolezza di sé”.

  • 18:03

    15mila persone al corteo di Torino. Slogan contro i giornalisti

    Il corteo per la Giornata del 25 novembre contro la violenza sulle donne di oggi a Torino è andato ingrossandosi lungo il percorso nel centro città fino a raggiungere 15.000 persone secondo Non una di meno, 13.000 secondo la polizia. Una delle manifestazioni torinesi più partecipate degli ultimi tempi, secondo manifestanti, amministratori e forze dell’ordine. Molte le famiglie e tanti anche i bambini. Il corteo, arrivato davanti alla sede Rai di Via Verdi, ha anche urlato slogan contro i giornalisti, accusandoli di una narrazione dei fatti di violenza sulle donne spesso maschilista e di impronta patriarcale. Sono stati anche stati lanciati pomodori contro le forze dell’ordine, sempre davanti alla Rai e sparati fumogeni e torce da segnalazione. “Non staremo in silenzio davanti a un sistema che ci uccide e ci violenta quotidianamente. Siamo il grido altissimo e feroce di tutte le sorelle che più non hanno voce”, dice una rappresentante al microfono in testa al corteo organizzato dal movimento femminista torinese.

  • 18:00

    A Perugia si chiede “un cambiamento nelle case”

    Dopo la rabbia e il dolore per il femminicidio di Giulia Cecchettin ora “occorre innescare un cambiamento nelle nostre case, nelle nostre istituzioni, nella nostra società”. A chiederlo sono state le organizzazioni, una quarantina, che a Perugia hanno dato vita al corteo “Mariposas, libere di volare”, mobilitazione in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne partita da piazza del Bacio. Oltre 40 associazioni si sono incontrate con il coordinamento dell’associazione C.A.P. 06124 Aps in collaborazione con Udi Perugia – Unione donne in Italia. Dopo il presidio in piazza del Bacio il corteo si è diretto verso il parco della Verbanella fino all’arrivo in Piazza Birago per gli interventi delle associazioni aderenti con performance e dibattiti.

  • 17:41

    Corteo a Messina: “Segnale importante essere anche qui”

    “E’ stato un segnale importante fare qui una delle due manifestazioni nazionali visto i due femminicidi sul nostro territorio negli ultimi tempo, tra l’altro la Sicilia è la regione che ha il primato per questo tipo di reati e quindi per noi è importante essere oggi in piazza. L’età delle vittime è abbastanza trasversale, però c’è stato un abbassamento negli ultimi tempi. Si dovrebbe fare formazione a scuola”. Così Angela Bellomo di ‘Non Una di Meno’ che ha organizzato la manifestazione a Messina. “È stato organizzato qui uno dei due cortei – ha spiegato – soprattutto per quelle persone che dal Sud non potevano raggiungere Roma, perché purtroppo, anche a livello di trasporti, le regioni del Meridione in generale soffrono un forte gap”. “Noi – ha sottolineato Angela Bellomo – riteniamo che alla fine, nonostante tante parole, non si sia realmente investito in un cambiamento culturale. Anche l’ultima proposta fatta dal Governo di svolgere 12 ore facoltative il pomeriggio per le ultime classi del superiore che risposta può essere? Se vogliamo fare un cambiamento culturale dobbiamo agire in tutte le classi e si deve partire dai ragazzini”.

  • 17:40

    Tanti volti noti al corteo di Roma: da Cortellesi a Noemi

    “Ci vogliamo vive”. Tanti volti noti al corteo di Non una di Meno a Roma. A gridare in piazza basta violenza di genere, basta femminicidi, tra le centinaia di migliaia di persone, anche l’attrice e regista Paola Cortellesi, le cantanti Fiorella Mannoia, Noemi, Malika Ayane, Noemi. Poi Luca Zingaretti e Ferzan Ozpetec.

  • 17:39

    Non una di meno: “Siamo 500mila”

    “Siamo 500mila”. Così le attiviste di Non una di meno hanno organizzato la manifestazione di Roma in occasione della giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il corteo partito dal Circo Massimo e arrivato al Colosseo raggiungerà piazza San Giovanni.