L’Italia in piazza contro la violenza sulle donne. Una marea a Roma: “Siamo 500mila”. Folla ai cortei da Milano a Messina

Da Nord a Sud manifestazioni e flash-mob con una partecipazione altissima. In occasione della Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, migliaia di persone in piazza. Le attiviste: "Grazie Elena Cecchettin per aver trasformato il lutto in pratica politica"

Aggiornato: 09:19

  • 15:51

    Schlein e Gualtieri: “Siamo qui in piazza per fare la nostra parte”

    “Siamo qui per contrastare l’idea violenta di possesso sulla vita e il corpo delle donne. Siamo qui per questo, per fare la nostra parte ogni giorno”. Così Elly Schlein alla manifestazione a Roma contro la violenza sulle donne. Insieme alla segretaria del Pd il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

  • 15:15

    Piazza della Signoria a Firenze gremita di persone

  • 15:11

    Bandiere pro Palestina? Non una di meno: “Siamo contro tutte le violenze”

    Ma ci saranno le bandiere pro Palestina? “Per noi significa portare la bandiera di un popolo oppresso che sta subendo violenza. Di uno Stato non riconosciuto a livello internazionale. Noi siamo contro tutte le violenze e non esistono vittime di serie A e di serie B. La violenza patriarcale si esprime anche nei paesi colonizzati e non riconosciuti come tali, quindi verso un popolo che non ha la possibilità di autodeterminarsi. Poi è ovvio che noi siamo contro la guerra anche perché i corpi delle donne e delle persone razializzate e non conformi sono i primi su cui la violenza viene riversata. La guerra in sé ha una forte radice patriarcale”.

  • 15:10

    Non una di meno: “Solidarietà anche alle donne israeliane aggredite e stuprate”

    “Diamo solidarietà anche alle donne israeliane che sono state aggredite e stuprate. Abbiamo citato la Palestina perché è in atto una feroce aggressione alle civili e ai civili. È in atto un’occupazione da anni. E che Israele sia uno Stato di occupazione lo definisce l’Onu. La Guerra è l’espressione più alta del patriarcato. Dove lo stupro viene usato per il controllo. E questo è stato certamente fatto da Hamas, ma anche da altri eserciti. Come il nostro in Somalia”. Lo dice una delle attiviste di Non Una Di Meno al punto stampa in piazza al Circo Massimo a Roma da dove partirà il corteo contro la violenza sulle donne.

  • 15:09

    Presidio a Milano, gli organizzatori: “Siamo 30mila”

    Sono stati migliaia, “oltre 30 mila” secondo quanto detto dagli organizzatori dal palco, i partecipanti alla manifestazione contro la violenza sulle donne dal titolo “Il patriarcato uccide” a Milano. Al presidio, in largo Cairoli, è sceso anche il sindaco della città, Beppe Sala. Nella folla anche l’influencer Chiara Ferragni con il cartello: “We all should be feminists”.

  • 15:07

    5 attiviste di Non una di meno portate in commissariato dopo azione davanti alla Rai

    “Cinque attiviste di Non Una di Meno sono state fermate e portate in commissariato nel corso di un’azione dimostrativa davanti la sede Rai di Viale Mazzini a Roma. L’azione aveva l’intento di denunciare la vittimizzazione secondaria che la narrazione giornalistica esercita su chi subisce violenza di genere”. Lo denuncia lo stesso movimento. “Oggi 25 novembre, nel giorno della grande manifestazione nazionale di Non Una di Meno che partirà alle 14 da Circo Massimo, manifestare contro la violenza viene sanzionato e impedito – sottolineano – Aspettiamo il rilascio immediato delle persone fermate e invitiamo tutt in piazza. Ci vogliamo, liber3!”.

  • 15:06

    Non una di meno: “Grazie Elena Cecchettin”

    “Grazie a Elena Cecchettin, ha trasformato lutto in una pratica politica”. Lo hanno detto le attiviste di Non una di meno al Circo Massimo di Roma, da dove partirà il corteo contro la violenza sulle donne, interpellate sulla partecipazione alla manifestazione di Elena Cecchettin, sorella di Giulia.

  • 15:05

    La marea fucsia si comincia a radunare al Circo Massimo di Roma

    La marea fucsia si comincia a riunire al Circo Massimo. La Capitale si mobilita per la Giornata internazionale contro la violenza di genere, e “Non Una di Meno” chiama la marea in piazza per l’ottavo anno consecutivo, “con più rabbia che mai”. Migliaia già le persone riunite con i volti segnati di rosso. O con dei fazzoletti al collo. Per Giulia, per le tante, troppe, vittime di femminicidio. Urlando in coro “ci vogliamo vive. Contro il patriarcato”. E contro le misure “insoddisfacenti” del governo, tra poco la marea fucsia partirà dal Circo Massimo per raggiungere piazza San Giovanni.