Russia, la diretta – Il cardinale Zuppi al Cremlino per 2 giorni. Kiev: “Non ci servono mediatori”. Mosca trasferisce all’esercito le armi pesanti della Wagner

Prigozhin atterrato a Minsk all'indomani del discorso di Putin, che non lo ha mai nominato (leggi). Archiviato il procedimento per la rivolta armata. Intanto Orban dice che "Putin non è un criminale di guerra"

Aggiornato: 12:41

  • In Evidenza
    18:36

    Kiev frena di nuovo il Vaticano: “Zuppi a Mosca? Non ci servono mediatori”

    “La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto: non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia”. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, a proposito dell’annunciata visita a Mosca dell’inviato di pace del Papa, cardinale Matteo Zuppi, aggiungendo tuttavia che se dovesse ottenere risultati sui problemi dei bambini deportati in Russia e sulla scambio dei prigionieri, questi risultati sarebbero benvenuti. In un briefing con giornalisti ucraini e stranieri e Kiev, Yermak ha detto di avere molta stima del cardinale Zuppi e nel ruolo del Vaticano. “Solo che la nostra posizione sulla pace è espressa dalla Formula di Pace in 10 punti”, presentata alla comunità internazionale del presidente, Volodymyr Zelensky. Nel corso della sua visita a Kiev di tre settimane fa, nel suo incontro con Zelensky il cardinal Zuppi “si è espresso molto favorevolmente” sul piano di pace ucraino. “Zuppi – ha detto Yermak – è certamente libero di andare a Mosca. Ma per noi non è una mediazione. Noi non ci fidiamo della Russia. Zero. Però, se Zuppi dovesse farsi ascoltare e ottenere dei risultati sui due punti che discusse con Zelensky, cioè sul ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia e sullo scambio dei prigionieri con Mosca, allora questi risultati sarebbero certamente benvenuti”, ha detto Yermak.

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  • 21:32

    Sono 3 i morti nel raid su Kramatorsk

    E’ salito a 3 morti e 25 feriti il bilancio dell’attacco russo a Kramatorsk, dove due razzi hanno colpito un ristorante in pieno centro. Lo riporta il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, sul suo canale Telegram. “Tre civili sono morti a causa di un attacco missilistico russo. Inoltre, 25 persone sono rimaste ferite. Uno di loro è un bambino”, ha scritto Yermak.

  • 20:18

    Michel: “Russia disunita, sosteniamo Kiev”

    “La guerra della Russia in Ucraina continua senza sosta. La nostra incrollabile unità è in contrasto con la disunione in Russia mostrata dagli eventi di questo fine settimana. Ribadiremo sempre di più il nostro impegno a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, anche attraverso un’assistenza finanziaria e militare sostenibili”. Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella lettera indirizzata ai leader Ue in vista del vertice di giovedì e venerdì a Bruxelles

  • 19:44

    Lukashenko: “Ho detto a Putin di non uccidere Prigozhin”

    Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto di aver chiesto a Vladimir Putin di non eliminare il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. “Ho detto a Putin: possiamo ucciderlo, non è un problema. O al primo tentativo o al secondo. Ma gli ho chiesto di non farlo”, ha spiegato Lukashenko durante un incontro con i funzionari della sicurezza, secondo un video trasmesso dal canale Telegram vicino alla presidenza, Pool Pervogo.

  • 19:44

    Russi colpiscono un ristorante a Kramatorsk

    Le forze russe hanno colpito un ristorante a Kramatorsk, nella regione di Donetsk, e potrebbero esserci delle vittime. Lo riferisce il governatore.

  • 19:43

    Zuppi arrivato a Mosca

    L’inviato del Papa è arrivato a Mosca per la seconda tappa della missione di pace che durerà due giorni. Il cardinale Matteo Zuppi alloggerà in nunziatura.

  • 18:36

    Kiev frena di nuovo il Vaticano: “Zuppi a Mosca? Non ci servono mediatori”

    “La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto: non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia”. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, a proposito dell’annunciata visita a Mosca dell’inviato di pace del Papa, cardinale Matteo Zuppi, aggiungendo tuttavia che se dovesse ottenere risultati sui problemi dei bambini deportati in Russia e sulla scambio dei prigionieri, questi risultati sarebbero benvenuti. In un briefing con giornalisti ucraini e stranieri e Kiev, Yermak ha detto di avere molta stima del cardinale Zuppi e nel ruolo del Vaticano. “Solo che la nostra posizione sulla pace è espressa dalla Formula di Pace in 10 punti”, presentata alla comunità internazionale del presidente, Volodymyr Zelensky. Nel corso della sua visita a Kiev di tre settimane fa, nel suo incontro con Zelensky il cardinal Zuppi “si è espresso molto favorevolmente” sul piano di pace ucraino. “Zuppi – ha detto Yermak – è certamente libero di andare a Mosca. Ma per noi non è una mediazione. Noi non ci fidiamo della Russia. Zero. Però, se Zuppi dovesse farsi ascoltare e ottenere dei risultati sui due punti che discusse con Zelensky, cioè sul ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia e sullo scambio dei prigionieri con Mosca, allora questi risultati sarebbero certamente benvenuti”, ha detto Yermak.

  • 17:51

    Orban: “Per me Putin non è un criminale di guerra”

    Per lei Putin è un criminale di guerra? “No, per me no”. E’ la risposta data dal premier ungherese Viktor Orban in un’intervista a Bild. Argomentando la sua posizione, Orban ha detto che ora siamo in guerra e “possiamo parlare di crimini di guerra dopo la guerra. Se si vuole un cessate il fuoco e poi negoziare, dobbiamo convincere coloro che fanno parte del conflitto a venire al tavolo. Chiedere loro di venire al tavolo e dire ‘venite al tavolo e vi arresterò’ non è una buona idea”. Orban faceva riferimento ovviamente al mandato di arresto contro Putin spiccato dalla Corte penale internazionale dell’Aia. Il premier ungherese ha detto che non vede alcuna possibilità che il presidente russo venga in Ungheria, non rispondendo quindi su cosa farebbe in quel caso. Poi ha ribadito: “Per i negoziati abbiamo bisogno di negoziatori. Chi altro dovrebbe negoziare se non i leader dei Paesi coinvolti?”.

  • 16:52

    Lukashenko: “Arrivata buona parte delle armi nucleari russe”

    Una “parte significativa” delle armi nucleari russe che devono essere dispiegate in Bielorussia è già stata consegnata a questo Paese. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko citato dall’agenzia Tass.

  • 16:48

    Manager italiano trovato in possesso di mefedrone

    Il top manager italiano Giovanni Di Massa, 61 anni, sarebbe stato fermato dalla polizia stradale mentre guidava un’auto aziendale in piena notte e trovato in possesso di mefedrone, una sostanza psicoattiva. Lo riporta il media russo Baza su Telegram. Dopo aver fermato la macchina, secondo quanto riporta il media, gli agenti avrebbero notato che Di Massa era visibilmente nervoso e hanno deciso di perquisirlo. Il manager italiano aveva con sé una bustina di polvere bianca, che si sarebbe rivelata mefedrone, precisamente 1,15 grammi.