Ucraina, la diretta – Diga distrutta, Sunak: “Non abbiamo ancora prove contro la Russia”. Zuppi: “La mia non è una mediazione, devo parlare col Papa”

Si allargano le zone inondate. Usa inclini a pensare che ci sia il Cremlino dietro la distruzione dell'impianto. Il New York Times concorda coi funzionari ucraini: l'infrastruttura sarebbe "esplosa dall'interno". Kiev: “L’acqua ha fatto arretrare i russi di 5-15 km”. Mosca accusa gli ucraini di avere sabotato una conduttura per l'ammoniaca: "Vittime tra i civili"

Aggiornato: 09:25

  • 12:16
  • 12:07

    Zelensky: “I russi non hanno evacuato le zone inondate”

    L’evacuazione della popolazione dalla riva sinistra del fiume Dnipro, inondata dalla distruzione della diga di Nova Khakovka, da parte dei russi “è completamente fallita” e l’Ucraina intende fare appello alle organizzazioni internazionali, secondo quanto scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram, nel quale rende noto che il ministro dell’Interno, Igor Kymenko, è stato nominato a capo della risposta d’emergenza alla catastrofe. Klymenko, scrive Zelensky, è già sul posto, dove si procede all’evacuazione della popolazione (sulla riva destra del Dnipro) e alla fornitura di acqua e per una soluzione a lungo termine per la popolazione che dipendeva totalmente dal bacino idrico. Si procede anche alla valutazione dei danni e delle conseguenze ambientali, fa sapere il leader ucraino, che scrive che la situazione nel Kherson è al centro della riunione mattutina del governo.  

  • 12:05

    Ministero dell’Agricoltura ucraino: “Campi a rischio desertificazione”

    “A causa della distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka i campi nel sud dell’Ucraina potrebbero trasformarsi in deserti già il prossimo anno. Il crollo della diga, infatti, interromperà l’approvvigionamento idrico di 31 sistemi di irrigazione nelle regioni di Dnipropetrovsk, Kherson e Zaporizhzhya“. Lo ha detto il ministero dell’Agricoltura ucraino, secondo cui anche l’approvvigionamento di acqua potabile nelle zone popolate potrebbe essere reso più complesso e la pesca potrebbe subire delle conseguenze molto negative. Secondo le stime del ministero di Kiev, circa 10mila ettari di terreno agricolo sulla riva settentrionale del fiume nella regione di Kherson potrebbero essere inondati a causa del crollo della diga. Le peggiori inondazioni potrebbero verificarsi sulla riva meridionale del fiume Dnipro, nella regione occupata dalla Russia.

  • 12:03

    Medvedev: “Kiev ha iniziato la controffensiva”

    Kiev avrebbe avviato la sua controffensiva. A sostenerlo è stato l’ex presidente e numero due del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev. “Il nemico ha da tempo promesso una grande controffensiva. E sembra anche aver avviato qualcosa. Dobbiamo fermare il nemico e poi sferrare un’offensiva”, ha dichiarato su Telegram

  • 11:17

    Evacuate oltre 2700 persone

    Più di 2.700 persone sono state evacuate dalle aree allagate in seguito all’esplosione della diga di Kakhovka nell’Ucraina meridionale: lo hanno dichiarato le autorità ucraine e quelle russe dei territori occupati “Più di 1.450 persone sono state evacuate”, ha dichiarato alla televisione ucraina Oleksandre Khorouneji, portavoce dei servizi di emergenza. Le autorità insediate da Mosca, citate dalle agenzie russe, hanno annunciato di aver evacuato “1.274 persone” in questa fase.  

  • 10:54
  • 10:48

    In un video sui social si vede gigantesca area inondata nel Kherson

    Un video postato su Twitter da giornalisti e anche da funzionari ucraini mostra le inondazioni e le devastazioni a Oleshky, nella regione di Kherson il giorno dopo la distruzione della diga di Kakhovka, sotto il controllo delle forze russe. Le immagini fanno vedere un’area vastissima completamente allagata, con l’acqua che lambisce le chiome degli alberi. E sullo sfondo colonne di fumo provocate da esplosioni.

  • 10:46

    “Da diga crollata impatto pesante anche sul corridoio del grano”

    “Perchè la Russia ha commesso questo crimine, la distruzione della diga di Kakhovka? Perchè sarà difficile per noi ucraini riorganizzarci, anche riguardo all’iniziativa del grano. L’impatto in questo caso è particolarmente pesante. E’ stata danneggiata la capacità di produzione agricola dell’Ucraina. Anche la controffensiva sarà influenzata da questo ma se Mosca si aspetta di fermarci nella riconquista dei nostri territori, si sbaglia. La parte controllata dai russi ha avuto più danni di quella sotto il controllo ucraino”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede Andri Yurash in una intervista a Sky Tg24

  • 10:46

    Cina: “Seriamente preoccupati per i danni alla diga”

    La Cina esprime “seria preoccupazione per i danni alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovka” a causa degli “impatti umanitari, economici ed ecologici che ne derivano”. Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, commentando la vicenda, ha affermato che Pechino chiede “a tutte le parti in conflitto di rispettare il diritto internazionale umanitario e di fare tutto il possibile per proteggere la sicurezza dei civili e delle strutture civili”. La posizione della Cina sulla crisi ucraina “è sempre stata chiara” e l’auspicio è che “tutte le parti si impegnino per una soluzione politica e un allentamento delle tensioni”.

  • 10:45

    Zelensky: “I russi non aiutano la gente colpita dalle inondazioni”

    Dopo l’esplosione della diga di Kakhovka “i nostri servizi stanno aiutando tutte le persone coinvolte, ma possiamo intervenire solo sul territorio controllato dall’Ucraina. Nella parte occupata da Mosca, i russi non stanno nemmeno cercando di aiutare le persone”: ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky. “Questo dimostra ancora una volta il cinismo con cui la Russia tratta le persone di cui ha conquistato la terra e ciò che la Russia realmente porta all’Europa e al mondo. I terroristi russi hanno dimostrato ancora una volta di essere una minaccia per tutto ciò che è vivo”. “La distruzione di uno dei più grandi bacini idrici dell’Ucraina è assolutamente deliberata. Almeno 100 mila persone vivevano in queste aree prima dell’invasione russa. Decine di migliaia sono ancora lì. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza il normale accesso all’acqua potabile”, ha scritto Zelensky su Telegram.