Ucraina, la diretta – Londra: postazioni russe sui reattori di Zaporizhzhia. Mosca: “Iniziative di pace? Sì ma coi nostri obiettivi. Attentato a Putin è roba da stampa scandalistica”

Il Cremlino dopo la telefonata tra il presidente cinese e Zelensky è gelido: “Pronti ad accogliere tutto quello che può avvicinare la fine del conflitto e il raggiungimento da parte della Russia di tutti gli obiettivi prefissati”. Negato agli Usa il permesso di visitare in carcere il giornalista Gershkovic

Aggiornato: 12:55

  • 15:31

    Mosca svuota una base in Crimea in vista della controffensiva

    Recenti immagini satellitari, esaminate dalla Cnn, mostrano che le forze russe hanno svuotato una base chiave nel nord della Crimea in vista dell’annunciata controffensiva ucraina. La struttura, nei pressi del villaggio di Medvedivka e vicino al confine con la regione di Kherson, ospitava un numero significativo di carri armati e pezzi di artiglieria. Le immagini del satellite Sentinel 2 dell’Unione Europea del 21 gennaio 2023 mostrano una grande presenza di apparecchiature russe. Mentre quelle più recenti acquisite sempre dal satellite Sentinel 2 rivelano che la maggior parte di questi veicoli non è più presente alla base. Nelle foto di Maxar dall’11 al 16 febbraio si vede una grande concentrazione di strutture difensive vicino a Medvedivka, tra cui una rete di trincee e barriere di cemento anticarro a forma di cuneo note come denti di drago. Un’immagine di Maxar del 3 gennaio mostra che le fortificazioni erano molto più piccole all’inizio dell’anno. “Penso che la decisione di costruire strutture difensive in Crimea e sugli accessi alla penisola sia stata corretta e giustificata”, ha dichiarato il governatore russo della Crimea Sergei Aksyonov, come riporta la Cnn online. 

  • 14:39

    Mosca nega agli Usa visita al giornalista Gershkovich

    La Russia ha respinto la richiesta dell’ambasciata degli Stati Uniti per una visita al giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, in carcere a Mosca, per l’11 maggio “a causa della situazione relativa al rifiuto dei visti per i giornalisti russi a recarsi a New York“. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo, come riporta Ria Novosti. “È stato sottolineato in particolare che un atto di sabotaggio (il mancato rilascio dei visti ai giornalisti russi, ndr) volto a ostacolare il normale lavoro giornalistico non rimarrà senza ritorsioni”, afferma il ministero russo.  

  • 13:24

    Peskov: “Putin e Xi non hanno parlato di integrità territoriale dell’Ucraina”

    Il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo cinese Xi Jinping non hanno discusso del ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina secondo i confini del 1991 durante la visita del leader cinese a Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Lo riporta l’agenzia russa Tass. Rispondendo a una domanda specifica durante una conferenza stampa, Peskov ha affermato: “No, questo non è stato discusso”. Quella di un ritorno dell’Ucraina ai confini del ’91 è una delle condizioni poste da Kiev per sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca

  • 12:53

    Kiev: “Troppe aspettative sul nostro contrattacco”

    Sul contrattacco ucraino “le aspettative si sono decisamente surriscaldate”. Lo ha detto il ministro ucraino della Difesa, Oleksii Reznikov, parlando a Rbc-Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Sono d’accordo” ha affermato rispondendo a una domanda sull’argomento. “Tutti vogliono un’altra vittoria. Prima non credevamo nella vittoria. Volevamo solo che l’Ucraina sopravvivesse, almeno in minima parte, per preservare qualcosa del suo territorio“, ha spiegato. “Ma le nostre forze armate hanno avuto successo e tutti hanno iniziato a credere nella vittoria, dopo l’Isola dei serpenti, Kiev, Chernihiv e l’oblast di Sumy, quello di Kharkiv e Kherson. Vogliono un’altra vittoria. Va bene, sono emozioni, aspettative di un successo”, ha aggiunto. Tuttavia, ha aggiunto, “con lo stato maggiore e la viceministra della Difesa Hanna Maliar, siamo d’accordo su questo messaggio: ‘Ragazzi, non sopravvalutate le vostre stesse aspettative in modo da non restare delusi in seguito. Non è così semplice, è una guerrà”. 

  • 12:29

    Ue: “Piano per le munizioni in arrivo nei prossimi giorni”

    La proposta Ue per aumentare le capacità di produzione di munizioni dovrebbe arrivare “nei prossimi giorni, probabilmente la prossima settimana”. Lo ha detto il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, in conferenza stampa. “Stiamo lavorando a un piano per aumentare le nostre capacità ed essere certi di poter consegnare ciò che abbiamo promesso” all’Ucraina, ha evidenziato Breton, sottolineando che “rispettare gli impegni presi è essenziale, visto che la guerra purtroppo continua”. “Sono fiducioso – ha aggiunto -, abbiamo basi solide e forti, a est come a ovest dell’Europa, incluse Italia, Spagna e Grecia“.  

  • 12:27

    Peskov: “Le relazioni con l’Europa sono al livello più basso possibile”

    Le relazioni con i Paesi europei sono al “livello più basso possibile”: lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov dopo che alcuni di essi tra cui Moldavia, Svezia e Norvegia hanno espulso i diplomatici russi negli ultimi giorni. “La valutazione è ovvia: tutto si è deteriorato al minimo possibile”, ha detto Peskov aggiungendo che “ogni passo come un’altra espulsione di diplomatici restringe la base per continuare le relazioni diplomatiche de facto e certamente non può rimanere senza una certa reciprocità”. “È un altro passo che provoca un ulteriore degrado delle nostre relazioni”, ha sottolineato Peskov.  

  • 12:14

    Cremlino: “Attentato a Putin? Invenzioni da stampa scandalistica”

    “Invenzioni da stampa scandalistica”: così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha liquidato le affermazioni di un giornalista ucraino circolate sui media di Kiev, e riprese dalla tedesca Bild, secondo le quali i servizi segreti ucraini avrebbero cercato di uccidere il presidente russo Vladimir Putin con un drone. “Non siamo a conoscenza di queste pubblicazioni – ha detto Peskov, citato dalla Tass -. Ora ci sono tante invenzioni da stampa scandalistica come questa. Non c’è ragione di andare a leggere tutte queste cose”. 

  • 11:45

    Rimosso da vice della Difesa il “macellaio di Mariupol” Mizintsev

    Il vice ministro della Difesa russo Mikhail Mizintsev, conosciuto anche come ‘il macellaio di Mariupol‘, sarebbe stato rimosso dal suo incarico: lo riporta un tweet della testata indipendente Meduza, che cita il canale filorusso Tvg Rybar e il cosiddetto ‘corrispondente militare’ Alexander Sladkov. Secondo Tvg Rybar non si conoscono ancora le ragioni esatte del licenziamento di Mizintsev e Meduza precisa che l’informazione non è stata confermata ufficialmente. Mizintsev, 60 anni, era stato nominato vice ministro della Difesa nel settembre 2022 ed era responsabile della logistica delle forze armate russe. In passato aveva guidato l’operazione in Siria ed i media lo definivano “il preferito di Putin”. Fu lui a guidare l’assedio di Mariupol e a dare l’ordine di bombardare l’ospedale di maternità e il teatro drammatico della città, dove si nascondevano i residenti locali. 

  • 11:40

    Russia: “Sì alle iniziative di pace ma col raggiungimento dei nostri obiettivi”

    “Siamo pronti ad accogliere tutto quello che può avvicinare la fine del conflitto in Ucraina e il raggiungimento da parte della Russia di tutti gli obiettivi prefissati”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a proposito della telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping e quello ucraino Volodymyr Zelensky.  

  • 11:25

    Pechino: “La telefonata tra Xi e Zelensky è un passo importante per risolvere la crisi”

    La telefonata di ieri tra il presidente Xi Jinping e l’omologo Volodymyr Zelensky, “su richiesta” di quest’ultimo, “è un passo importante che la Cina ha compiuto per promuovere una soluzione politica alla crisi in Ucraina e dimostra ancora una volta la posizione coerente della Cina nel promuovere la pace e i colloqui”. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang in un incontro avuto a Xìan con le controparti dei Paesi dell’Asia centrale. “Non importa quanto sia complicata, una crisi deve essere risolta attraverso i negoziati”, ha affermato Qin, secondo una nota diffusa dalla diplomazia di Pechino