Ucraina, la diretta – Usa: “La Russia non vuole conflitto con noi e Nato, ma è possibile che accada”. Wagner: “Preso villaggio a nord di Bakhmut”

Zelensky: "Se Mosca prende Bakhmut avrà strada spianata". E smentisce qualsiasi tipo di responsabilità di Kiev sul Nord Stream. Sky News: "Maxi carico di armi e munizioni dall'Iran alla Russia". Il commissario Ue Breton: "Serve un'economia di guerra per armare l'Ucraina"

Aggiornato: 09:46

  • 15:12

    Sky News: “Maxi carico di armi e munizioni dall’Iran alla Russia”

    L’Iran ha fornito segretamente 100 milioni di proiettili per lanciarazzi, mortai e mitragliatrici e circa 300.000 granate alla Russia trasportate da due navi cargo battenti bandiera russa partite dal porto iraniano di Amirabad, sul Mar Caspio, intorno al 10 gennaio e arrivate nel porto di Astrakhan a fine mese. Lo scrive in esclusiva Sky News citando una fonte della sicurezza, secondo le quali Mosca ha pagato in contanti il carico di munizioni. Le due navi che hanno effettuato il trasporto sono la Musa Jalil e la Begey. Secondo la fonte, le due navi avrebbero trasportato circa 200 container pieni di armi: “Duecento container su due navi sono in grado di trasportare questa quantità di munizioni”, ha spiegato. Stando ai dati di tracciamento del MarineTraffic, il 12 gennaio entrambe le navi si sono fermate al largo delle coste del Turkmenistan per un paio di giorni. La Musa Jalil e la Begey hanno poi attraversato il Mar Caspio, arrivando nel porto russo di Astrakhan il 27 gennaio. Secondo il tracciamento, sono rimaste nel porto per diversi giorni prima di ripartire il 3 febbraio. “La Russia continua a usare l’Iran come ‘base di retrovia'”, ha detto la fonte di Sky News descrivendo gli stretti legami militari tra i due Paesi.
    Una ricerca condotta dall’unità Data & Forensics di Sky News ha confermato l’informazione sul movimento delle navi, anche se le date differiscono leggermente.

  • 13:47

    Nato: “Non abbiamo ancora stabilito chi abbia attaccato il Nord Stream”

    “Ciò che sappiamo è che c’è stato un attacco contro i gasdotti del NordStream ma non siamo stati in grado di determinare chi fosse dietro” l’attacco. A dichiararlo è stato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a Stoccolma. “Vi sono in corso indagini nazionali e credo che sia giusto attendere che siano concluse prima di dire altro su chi ci sia dietro” l’attacco, ha aggiunto.

  • 13:24

    Mosca: “Intense operazioni militari nel Donetsk”

    Le forze russe hanno condotto intense operazioni nelle ultime 24 ore nel Donetsk con bombardamenti aerei e di artiglieria. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, aggiungendo che “oltre 180 soldati ucraini sono stati eliminati”.

  • 13:13

    Commissione Ue: “Pronti a prorogare la protezione per i migranti ucraini fino al 2025”

    La Commissione europea ha deciso di prorogare la protezione temporanea fino a marzo 2024 ed è pronta a prorogarla ulteriormente fino a marzo 2025. Lo annuncia la Commissione Ue, che oggi ha adottato una comunicazione in merito. L’Ue ha attivato il meccanismo previsto nella direttiva sulla protezione temporanea il 4 marzo dello scorso anno per offrire una protezione immediata ed efficace alle persone in fuga dalla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Finora circa 4 milioni di persone hanno ottenuto protezione immediata nell’Ue, di cui oltre 3 milioni nella prima metà del 2022. La protezione temporanea è un meccanismo di emergenza applicabile in casi di afflussi massicci di persone e teso a fornire protezione immediata e collettiva agli sfollati che non possono ritornare nel proprio paese di origine. L’obiettivo è alleviare la pressione sui sistemi nazionali di asilo e consentire agli sfollati di godere di diritti armonizzati in tutta l’Ue. Tra questi diritti rientrano il soggiorno, l’accesso al mercato del lavoro e agli alloggi, l’assistenza medica e l’accesso all’istruzione per i minori. Attualmente quasi un quinto dei bambini ucraini si rifugia in Ue. Particolare attenzione è stata data ai minori non accompagnati che, registrati immediatamente all’arrivo, hanno ricevuto un sostegno completo e sicuro e un rappresentante della protezione dei minori. Gli Stati membri dell’Ue, sottolinea palazzo Berlaymont, hanno compiuto notevoli sforzi per includere rapidamente i bambini sfollati dall’Ucraina nei loro sistemi educativi. Per quanto riguarda l’accesso al mercato del lavoro, circa un milione di sfollati ha un’occupazione in tutta Europa, anche grazie al progetto pilota Talent Pool, istituito dall’Ue, per sostenere l’integrazione nel mercato del lavoro. L’attivazione della protezione temporanea ha consentito, inoltre, di evacuare quasi 2mila pazienti ucraini in 20 paesi dell’Ue e del Spazio economico europeo. La maggior parte degli Stati membri ha offerto anche sostegno psicosociale a quanti sono fuggiti dalla guerra. La Commissione ha assegnato infine 5,5 milioni di euro al progetto gestito dalla Croce Rossa a sostegno dell’attuazione dell’iniziativa “Case sicure” per accogliere e sostenere le iniziative adottate a livello locale, regionale e nazionale e in collaborazione con il settore privato.

  • 12:40

    Stoltenberg: “Non possiamo escludere che Bakhmut cada nei prossimi giorni”

    “Non possiamo escludere che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni, questo non sarà necessariamente una svolta nella guerra ma evidenzia solo che non dobbiamo sottovalutare la Russia e dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg arrivando al consiglio informale difesa a Stoccolma.

  • 12:03

    Germania: “Leopard nostri e portoghesi a Kiev entro fine mese”

    L’Ucraina potrebbe ricevere i primi carri armati Leopard 2 già a fine marzo. Lo ha reso noto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. “Ho appena saputo che 18 carri armati tedeschi Leopard 2 A6 e i tre Leopard portoghesi possono arrivare tutti insieme in Ucraina a fine mese”, ha detto Pistorius a margine della riunione informale dei ministri della Difesa Ue in Svezia, come riferiscono i media tedeschi. Secondo Pistorius i carri armati arriveranno in Ucraina con equipaggi già addestrati e saranno subito operativi.

  • 12:02

    Corte Ue annulla le sanzioni europee contro la madre del capo della Wagner

    La Corte Ue, in una sentenza pronunciata dalla Corte Generale, ha annullato le misure restrittive europee nei confronti alla signora Violetta Prigozhina, madre di Yevgeniy Prigozhin a capo della Wagner. “Anche se quest’ultima è responsabile di azioni che minano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, il legame tra la signora Prigozhina e suo figlio, stabilito al momento dell’adozione degli atti impugnati, si basa esclusivamente sul loro rapporto familiare e non è pertanto sufficiente a giustificare la sua inclusione” nella lista, si legge nella sentenza.

  • 10:28

    Onu: “Il video del soldato giustiziato dai russi sembra autentico”

    Il video di un soldato ucraino disarmato, prigioniero di guerra dei russi, fucilato dopo aver gridato ‘Gloria all’Ucraina’, “sembra essere autentico”: lo ha reso noto oggi l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. “Siamo a conoscenza di questo video postato sui social network che mostra un soldato ucraino fuori combattimento apparentemente giustiziato dalle forze armate russe. Sulla base di un esame preliminare, riteniamo che il video sia autentico”, ha dichiarato una portavoce dell’ufficio.

  • 10:24

    Kiev: “Non abbiamo niente a che fare col sabotaggio del Nord Stream”

    L’Ucraina non ha “nulla a che fare” con il sabotaggio del gasdotto Nord Stream. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oelskii Reznikov al suo arrivo a Stoccolma per il consiglio informale dei ministri della Difesa. “Questa storia è strana, e non ha nulla a che fare con noi”, ha affermato Reznikov. “Penso che le indagini delle autorità ufficiali descriveranno tutti i dettagli. Potrebbe sembrare quasi un complimento per le nostre forze speciali… ma non è opera nostra”, ha aggiunto.

  • 10:16

    Breton: “In Ue serve un’economia di guerra per fornire armi a Kiev”

    “Siamo arrivati a un momento cruciale del nostro sostegno per l’Ucraina, è assolutamente obbligatorio che ci si muova in una sorta di economia di guerra per l’industria della difesa, dobbiamo fare ‘whatever it takes’ per fornire l’Ucraina di munizioni. Ecco perché oggi presentiamo il nostro piano in tre fasi”. Lo ha detto Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato Interno, arrivando al consiglio informale Difesa a Stoccolma.