Ucraina, la diretta – Attacchi massicci di Mosca nel Donbass. Attivisti: “I russi hanno giustiziato dei civili nel Luhansk”

Notte di bombardamenti a tappeto in diverse aree del Donbass. A Zaporizhzhia i militari ucraini respingono un'offensiva russa: "Uccisi 300 soldati del Cremlino". A Kiev è di nuovo emergenza blackout

Aggiornato: 13:00

  • 12:29

    Media: “I russi volevano mandare in guerra il figlio di Litvinenko”

    L’esercito russo ha cercato di reclutare, nell’ambito della campagna di mobilitazione, il figlio di Alexander Litvinenko, l’ex 007 del servizio di intelligence dissidente ucciso con il polonio-210 a Londra nel 2006. Lo riporta l’Observer. Anatoly Litvinenko, 28 anni, ha rivelato di essere stato chiamato per il servizio militare poche settimane fa da soldati russi che sembravano ignari della sua tragica storia con il regime di Vladimir Putin. “Intorno a metà ottobre, quasi un mese dopo che Putin aveva chiesto la mobilitazione parziale in Russia, hanno bussato alla porta dell’appartamento di Mosca registrato come mia residenza ufficiale”, ha raccontato. Gli amici di famiglia che attualmente risiedono lì hanno aperto la porta a due ufficiali dell’amministrazione militare russa, che hanno chiesto se ero in casa: li hanno informati che non tornavo da oltre 20 anni”, ha detto Litvinenko.

  • 12:28

    Kiev: “Massicci attacchi russi nel Donbass”

    L’esercito russo ha lanciato decine di attacchi nelle ultime 24 nel Donbass: lo rende noto lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel report della mattina, come riporta Unian. “Oltre 30 attacchi con sistemi missilistici, 16 attacchi aerei sono stati lanciati sulle posizioni delle truppe e degli insediamenti ucraini lungo la linea di contatto. Colpite infrastrutture civili nelle regioni di Kharkiv, Kramatorsk e Donetsk”, riferiscono le Forze armate di Kiev, aggiungendo di aver “respinto gli assalti delle unità militari della Federazione in 17 località”.

  • 12:25

    Nato: “L’adesione dell’Ucraina legata alla minaccia nucleare russa”

    Il motivo principale dell’aspirazione della Finlandia ad aderire alla Nato è stata la minaccia nucleare dalla Russia dopo l’inizio della guerra in Ucraina, ha dichiarato il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto all’agenzia di stampa Kyodo in un’intervista pubblicata oggi e ripresa dai media russi. “Il tentativo di aderire alla Nato è partito principalmente dalle minacce nucleari della Russia”, ha detto Haavisto. Secondo il ministro finlandese, con l’inizio della guerra in Ucraina “la reale situazione della sicurezza in Europa è cambiata” e la Finlandia ha dovuto pensare a “come reagire” e “dove ottenere supporto” in caso di minaccia di armi nucleari e chimiche. Finlandia e Svezia hanno presentato domanda di adesione alla Nato il 18 maggio. La Turchia si è opposta, chiedendo ai due paesi nordici di dichiarare le organizzazioni curde come terroristiche e di estradare le persone accusate da Ankara di favoreggiamento del tentativo di colpo di Stato del 2016. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto colloqui col presidente finlandese Sauli Niinisto e il primo ministro svedese Magdalena Andresson il 28 giugno. Tali colloqui hanno prodotto un memorandum sull’adesione di Helsinki e Stoccolma all’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. Al momento solo due dei 30 paesi membri della Nato non hanno ratificato il protocollo: Turchia e Ungheria.