Ucraina, la diretta – Esplosioni nella regione russa di Belgorod. Borrell: “Sistema elettrico ucraino al collasso”. Scholz: “Prepariamoci a un’escalation”

Continuano i raid russi in Ucraina: almeno 10 attacchi registrati a Kherson, con una vittima. Kiev evacua i civili dalla città per l'inverno. E il governo Zelensky fa sapere: "I blackout nel Paese potrebbero continuare fino a fine marzo"

Aggiornato: 09:25

  • 15:16

    Peskov: “Nessun progresso sulla zona di sicurezza a Zaporizhzhia”

    Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che “non ci sono progressi significativi” nella discussione sulla creazione di una zona di sicurezza attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina meridionale. Lo riporta la Tass. L’area della centrale è stata recentemente colpita da bombardamenti la cui pericolosità è stata denunciata dall’Aiea e per i quali Russia e Ucraina si accusano a vicenda. “La minaccia alla centrale è rappresentata da coloro che le sparano contro e l’artiglieria delle forze armate ucraine spara contro di essa”, ha dichiarato Peskov. Kiev punta a sua volta il dito contro Mosca per i bombardamenti.

  • 15:14

    Von der Leyen: “Altri 2,5 miliardi di euro per l’Ucraina”

    “La Commissione Ue sta erogando altri 2,5 miliardi di euro per l’Ucraina. Abbiamo in programma 18 miliardi di euro per il 2023, con finanziamenti erogati regolarmente. Per le riparazioni urgenti e per una ripresa rapido che porti a una ricostruzione di successo. Continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

  • 15:13

    Zelensky: “L’inverno sarà duro, ma vinceremo”

    “Non sarà un gioco da ragazzi, ma sicuramente persevereremo e la vittoria sarà nostra”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su telegram dopo aver tenuto una riunione del Comando supremo. Nella riunione si è fatto un punto sulla situazione al fronte. “Abbiamo preso in considerazione – ha detto Zelensky – tre questioni chiave. Il primo è fornire al nostro esercito equipaggiamento e armi. Il secondo è la protezione delle infrastrutture energetiche. Il terzo è garantire il funzionamento di alta qualità delle strutture infrastrutturali durante l’inverno”.

  • 15:13

    Attacco russo a una fila per il pane vicino Zaporizhzhia: un morto

    Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite in seguito a un attacco russo contro gente in fila per il pane in una scuola di Orikhiv, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, come riportano i media ucraini. “Un colpo diretto su un punto di distribuzione di aiuti umanitari ha ucciso un’assistente sociale e ferito altre due donne”, ha scritto Starukh. 

  • 15:12

    Cremlino: “Perquisizioni nel monastero ortodosso di Kiev è atto di guerra”

    Il Cremlino denuncia come “un’azione militare contro la Chiesa ortodossa russa” perquisizioni in corso nello storico Monastero delle Grotte a Kiev da parte dei servizi d’intelligence e di sicurezza ucraini. Lo sottolinea il portavoce Dmitry Peskov citato dall’agenzia Interfax. Stamattina, riporta Ukrinform, il servizio di sicurezza dell’Ucraina ha condotto un’azione di controspionaggio nel monastero insieme alla polizia nazionale e alla guardia nazionale “nel quadro del lavoro della Sbu per contrastare le attività sovversive dei servizi speciali russi in Ucraina”.

  • 15:11

    Putin ufficializza il ritiro della Russia dal Consiglio d’Europa

    Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un documento che ufficializza il ritiro del suo Paese dal Consiglio d’Europa, già deciso nel marzo scorso. Putin ha infatti firmato un decreto per la rimozione di Ivan Soltanovsky dalla carica di rappresentante permanente di Mosca presso l’organizzazione con sede a Strasburgo. Ne dà notizia l’agenzia Tass.

  • 15:10

    Uk: “Flotta russa nel Mar nero sempre più in difficoltà”

    Media russi e ucraini parlano di un attacco venerdì scorso a un terminale petrolifero nel porto della città di Novorossiysk, nella Russia meridionale, vicino a una grande base della Flotta del Mar Nero russa: non si conoscono ancora i dettagli dell’attacco, ma la dimostrazione della capacità di Kiev di minacciare Novorossiysk rappresenterebbe molto probabilmente un’ulteriore sfida strategica per la Flotta. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano dell’intelligence sulla situazione nel Paese. Il rapporto pubblicato su Twitter ricorda che la Flotta ha spostato molte delle sue operazioni con sottomarini a Novorossiysk dopo l’attacco delle forze ucraine contro la sua base di Sebastopoli nella Crimea occupata questa estate. Probabilmente, i comandanti russi saranno adesso preoccupati per la flotta di navi da sbarco anfibie basata nel porto di Novorossiysk. Queste imbarcazioni, commenta l’intelligence, sono relativamente vulnerabili senza scorta ed hanno assunto un ruolo più importante nell’approvvigionamento delle forze russe in Ucraina dopo l’attentato al ponte di Crema il mese scorso. Se la capacità di Kiev di minacciare il porto di Novorossiysk fosse provata, quindi, l’influenza della Russia nel Mar Nero sarebbe ancora più indebolita.

  • 15:08

    Kiev: “Scoperta stanza di tortura a Kherson”

    Le forze russe avevano allestito una stanza di tortura in un centro ricreativo nel villaggio di Strilkove, nella regione di Kherson: lo ha reso noto oggi lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, come riporta il Kyiv Independent. Negli ultimi mesi sono state scoperte stanze di tortura in diversi insediamenti ucraini occupati dai russi dopo la loro liberazione da parte delle forze di Kiev.

  • 15:07

    Inviato speciale Usa: “Crimini di guerra russi sistemici”

    I russi hanno ucciso, torturato e rapito cittadini ucraini con una sistematicità che potrebbe veder coinvolti in crimini di guerra gli alti responsabili. A dichiararlo è stato l’ambasciatore del Dipartimento di Stato americano per la giustizia penale globale Beth Van Schaack. Ci sono prove crescenti, ha sottolineato, del fatto che l’invasione russa dell’Ucraina “sia stata accompagnata da crimini di guerra sistemici commessi in ogni regione in cui sono state dispiegate le forze russe”. Le prove emerse nelle aree liberate rivelano attacchi “deliberati, indiscriminati e sproporzionati” contro la popolazione civile, abusi verso civili e prigionieri di guerra sotto custodia, allontanamento forzato o filtraggio di cittadini ucraini – compresi i bambini – quindi trasferimento verso la Russia, omicidi simili a esecuzioni e violenze sessuali. “Quando assistiamo a tali atti sistemici, inclusa la creazione di una vasta rete di filtraggio, è molto difficile immaginare come questi crimini possano essere commessi senza responsabilità fino alla catena di comando”, ha dichiarato Van Schaack, citata dal Guardian. Van Schaack rappresenta gli Stati Uniti presso gli organismi globali che indagano sui crimini di guerra e altre atrocità. Parlando con i giornalisti, Van Schaack non ha detto esplicitamente se il presidente Vladimir Putin, potrebbe essere perseguito per crimini di guerra in Ucraina, ma ha assicurato che i pubblici ministeri “seguiranno le prove dove esse portano”. Secondo il diritto internazionale, la dottrina della responsabilità gerarchica consente ai procedimenti giudiziari di “risalire fino in fondo la catena di comando”, ha affermato. Van Schaak ha quindi annunciato che i funzionari responsabili di indagare sulle violazioni dei diritti umani stanno valutando con attenzione un video emerso nei giorni scorsi che suggerisce che le truppe ucraine potrebbero aver ucciso prigionieri di guerra russi.

  • 15:06

    Rischio blackout in Ucraina fino a fine marzo

    È molto probabile che gli ucraini debbano convivere con i blackout almeno fino alla fine di marzo. Ad annunciarlo è stato Sergey Kovalenko, a capo del principale fornitore di energia privato nel paese, Yasno, precisando che ci si sta affrettando a completare le riparazioni prima che arrivi il freddo invernale. “Vorrei che tutti capissero: molto probabilmente gli ucraini vivranno con i blackout almeno fino alla fine di marzo”, ha scritto Kovalenko in un post sulla sua pagina Facebook. “Lo scenario di base è che se non ci sono nuovi attacchi alla rete elettrica, nelle attuali condizioni di generazione di elettricità, il deficit di potenza potrebbe essere distribuito uniformemente in tutto il paese. Ciò significa che le interruzioni saranno ovunque ma meno durature. Ci sono anche diverse previsioni sullo sviluppo di questa situazione ma dipendono completamente dagli attacchi della Russia”. Metà dell’infrastruttura energetica dell’Ucraina è stata danneggiata dagli attacchi russi, aveva annunciato il presidente Volodymyr Zelenskiy, sottolineando che milioni di persone sono senza elettricità e acqua con l’arrivo dell’inverno e con temperature che scendono sotto lo zero.