Ucraina, la diretta – Attacco russo alle infrastrutture energetiche. A Kiev mancano acqua e corrente. Grano, 12 navi lasciano i porti

Lunedì mattina è stato sferrato un "attacco massiccio" alle strutture ucraine. Il sindaco della Capitale: "Il 40% dei consumatori ancora senz'acqua, 270mila appartamenti senza luce". Intanto il ministero della Difesa di Mosca conferma la fine della mobilitazione parziale voluta da Putin. Nonostante lo stop all'intesa sul grano, un accordo Onu-Turchia consente la partenza di alcuni carichi

Aggiornato: 11:27

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    20:11

    IL PUNTO – I raid russi e il fronte del grano

    Un attacco russo su tutta l’Ucraina ha aperto l’ennesima settimana di guerra, con decine di missili lanciati sulle infrastrutture energetiche, già gravemente danneggiate. Il bersaglio principale è stato Kiev, con il risultato di lasciare interi quartieri senza luce e acqua, ma la pioggia di raid è stata talmente intensa che i pezzi di un missile intercettato dalla contraerea sono caduti anche in Moldavia. In questo scenario di escalation quasi permanente, si moltiplicano gli sforzi di mediazione di Onu e Turchia per far rientrare Mosca nell’accordo sul grano. Ed evitare di riaprire un altro fronte di crisi.

    I raid russi – Tra gli obiettivi colpiti a Kiev anche una centrale elettrica, ha riferito il sindaco Vitali Klitschko, denunciando che “l’80% dei cittadini è rimasto senz’acqua e 350mila famiglie senza corrente” per diverse ore, prima che si riuscisse a riattivare la rete idrica. Ancora il 40% dei residenti però è senza acqua. L’attacco russo è stato “massiccio” perché si è abbattuto su “10 regioni con missili e droni”, ha spiegato il premier Denys Shmyhal, aggiungendo che “centinaia di insediamenti” sono rimasti al buio. Nei raid precedenti, soltanto nel mese di ottobre, era già stato distrutto circa un terzo delle centrali elettriche ucraine e in tutto il Paese da settimane si convive con i blackout di 4-6 ore al giorno. La portata di questo attacco fa pensare anche a una rappresaglia contro gli ucraini all’indomani dei raid sulla flotta russa nel Mar Nero.

    Il fronte del grano – Oggi 12 navi cariche di cereali sono partite dai porti ucraini, nonostante Mosca si sia tirata fuori dall’intesa di luglio, ma il suo strappo ha già provocato contraccolpi con l’impennata dei prezzi. Mentre il Cremlino ha sottolineato che senza di loro la ripresa dell’export sarebbe “molto più pericolosa e non garantita”. La mediazione ancora una volta è affidata a Recep Tayyp Erdogan. Il leader turco si è impegnato “proseguire i suoi sforzi” per difendere gli accordi, mentre il suo ministro della Difesa ha avuto un colloquio telefonico con il collega russo Serghiei Shoigu. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sta lavorando affinché Mosca ci ripensi. La posizione di Mosca, riassunta dal ministero della Difesa, resta la stessa: se Kiev non smetterà di utilizzare i corridoi “per scopi militari“, sarà impossibile consentire il traffico in sicurezza dei mercantili.

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  • 21:57

    Grano, Putin: “Kiev garantisca sicurezza del traffico marittimo”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto a Kiev di garantire la sicurezza del traffico marittimo dopo che Mosca ha sospeso la sua adesione all’accordo sulla distribuzione del grano, sostenendo che l’Ucraina ha abusato del corridoio per la spedizione sicura dei cereali.
    “L’Ucraina deve garantire che non ci saranno minacce alla sicurezza delle navi civili“, ha detto Putin in conferenza stampa, accusando Kiev di aver utilizzato il corridoio del grano per un attacco alla flotta russa della Crimea, azione che ha spinto Mosca a sospendere l’accordo sulle esportazioni alimentari ucraine.

  • 20:11

    IL PUNTO – I raid russi e il fronte del grano

    Un attacco russo su tutta l’Ucraina ha aperto l’ennesima settimana di guerra, con decine di missili lanciati sulle infrastrutture energetiche, già gravemente danneggiate. Il bersaglio principale è stato Kiev, con il risultato di lasciare interi quartieri senza luce e acqua, ma la pioggia di raid è stata talmente intensa che i pezzi di un missile intercettato dalla contraerea sono caduti anche in Moldavia. In questo scenario di escalation quasi permanente, si moltiplicano gli sforzi di mediazione di Onu e Turchia per far rientrare Mosca nell’accordo sul grano. Ed evitare di riaprire un altro fronte di crisi.

    I raid russi – Tra gli obiettivi colpiti a Kiev anche una centrale elettrica, ha riferito il sindaco Vitali Klitschko, denunciando che “l’80% dei cittadini è rimasto senz’acqua e 350mila famiglie senza corrente” per diverse ore, prima che si riuscisse a riattivare la rete idrica. Ancora il 40% dei residenti però è senza acqua. L’attacco russo è stato “massiccio” perché si è abbattuto su “10 regioni con missili e droni”, ha spiegato il premier Denys Shmyhal, aggiungendo che “centinaia di insediamenti” sono rimasti al buio. Nei raid precedenti, soltanto nel mese di ottobre, era già stato distrutto circa un terzo delle centrali elettriche ucraine e in tutto il Paese da settimane si convive con i blackout di 4-6 ore al giorno. La portata di questo attacco fa pensare anche a una rappresaglia contro gli ucraini all’indomani dei raid sulla flotta russa nel Mar Nero.

    Il fronte del grano – Oggi 12 navi cariche di cereali sono partite dai porti ucraini, nonostante Mosca si sia tirata fuori dall’intesa di luglio, ma il suo strappo ha già provocato contraccolpi con l’impennata dei prezzi. Mentre il Cremlino ha sottolineato che senza di loro la ripresa dell’export sarebbe “molto più pericolosa e non garantita”. La mediazione ancora una volta è affidata a Recep Tayyp Erdogan. Il leader turco si è impegnato “proseguire i suoi sforzi” per difendere gli accordi, mentre il suo ministro della Difesa ha avuto un colloquio telefonico con il collega russo Serghiei Shoigu. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sta lavorando affinché Mosca ci ripensi. La posizione di Mosca, riassunta dal ministero della Difesa, resta la stessa: se Kiev non smetterà di utilizzare i corridoi “per scopi militari“, sarà impossibile consentire il traffico in sicurezza dei mercantili.

  • 19:48

    Grano, Usa: stop russo ad accordo è “ricatto collettivo”

    La sospensione da parte della Russia dell’accordo sul grano è un “ricatto collettivo” a tutto il mondo. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano in un briefing con la stampa sottolineando che la decisione di Mosca “non punisce solo l’Ucraina ma è una punizione collettiva a tutti quei Paesi che hanno bisogno del grano”.

  • 18:58

    Russia: “Kiev deve smilitarizzare corridoi grano”

    La Russia chiede “l’impegno” dell’Ucraina alla demilitarizzazione dei corridoi per il grano nel Mar Nero. Lo ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca, secondo quanto riporta la Tass, aggiungendo che non si può consentire il traffico di navi mercantili se Kiev utilizza questi corridoi per azioni “ostili” nei confronti della Russia. E quindi “non si può discutere di garantire la sicurezza di qualsiasi cosa in quest’area fino a quando l’Ucraina non assumerà ulteriori impegni a non utilizzare questa via per scopi militari“.

  • 18:08

    Sindaco Kiev: “Ancora 40% degli abitanti senz’acqua”

    Il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha reso noto che parte della rete idrica della capitale ucraina è stata ripristinata, in particolare nei quartieri sulla riva sinistra del Dnepr: i residenti senz’acqua sono così passati dall’80 al 40%. I tecnici “stanno lavorando per stabilizzare il funzionamento delle stazioni idriche il prima possibile. Stamattina, a causa dei danni a un impianto energetico vicino a Kiev, l’80% dei consumatori della capitale era senza approvvigionamento idrico e 350mila appartamenti senza elettricità. Adesso, il 40% dei consumatori è ancora senz’acqua” mentre sono “270mila gli appartamenti senza elettricità”.

  • 17:09

    Adesione Nato, Stoltenberg sente presidente Finlandia

    “Ottima telefonata con il Presidente Sauli Niinisto. Abbiamo affrontato il tema della guerra della Russia contro l’Ucraina e il percorso della Finlandia nella Nato. La Finlandia è già più sicura e la vostra adesione ci renderà tutti più sicuri e più forti. Non vediamo l’ora di avervi presto come membri a pieno titolo della nostra Alleanza”. Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo il colloquio telefonico con il presidente della Repubblica finlandese.

  • 16:11

    Russia, “stop alla mobilitazione parziale”

    “Tutte le attività relative alla coscrizione per il servizio militare da parte dei commissariati militari insieme alle autorità esecutive delle entità costituenti della Federazione Russa dei cittadini che sono in riserva sono state interrotte. La preparazione e la consegna delle citazioni sono sospese“. Lo ha affermato in una nota il ministero della Difesa russo, decretando la cessazione delle attività legate alla mobilitazione parziale voluta dal presidente russo Vladimir Putin nell’ambito della guerra in Ucraina. Lo riporta Tass, aggiungendo che l’ulteriore lavoro dei commissariati militari sul reclutamento delle forze armate della Federazione Russa sarà organizzato solo accettando volontari e personale già candidato al servizio militare.

  • 14:59
  • 14:27

    Kiev: “Danneggiate 18 infrastrutture”

    Durante il massiccio bombardamento dell’Ucraina “gli invasori russi hanno danneggiato 18 strutture, la maggior parte delle quali sono impianti energetici“. Lo ha annunciato il primo ministro di Kiev, Denys Shmyhal, tramite il suo canale Telegram. “Missili e droni hanno colpito 10 regioni – ha spiegato – le conseguenze avrebbero potuto essere molto peggiori ma grazie al lavoro eroico e professionale delle forze di Difesa aerea, su più di 50 missili lanciati 44 sono stati intercettati“.