Governo, la diretta – Meloni e i 24 ministri hanno giurato al Colle. E Gentiloni avverte: “Sui ritardi del Pnrr non saremo benevoli”

Il nuovo esecutivo è in carica, domenica mattina il rito della campanella con Draghi e a seguire la prima riunione del Cdm. La presidente del Consiglio deve affrontare il dossier gas e quello internazionale. E il commissario Ue le ricorda subito la necessità di correre sul Recovery. Tajani telefona a Kuleba: "Confermato il sostegno dell'Italia a Kiev"

Aggiornato: 10:17

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    20:42

    LA GIORNATA – Il governo Meloni ha giurato: è in carica

    “Orgoglio” e “responsabilità”. Giorgia Meloni giura nelle mani del presidente della Repubblica e garantisce che il governo si metterà “subito al lavoro” per “servire il Paese”. Messaggio che ripeterà ai ministri nel primo Cdm, dopo il passaggio della campanella con Mario Draghi. Perché adesso tutti gli occhi sono puntati sulla premier, che dedica la prima giornata da presidente del Consiglio in carica ai contatti internazionali.

    Le telefonate con Ursula Von der Leyen e i vertici delle istituzioni europee con cui, assicura, il nuovo governo di centrodestra è “pronto a collaborare. Meloni ringrazia via social anche tutti i leader stranieri che le hanno fatto gli auguri per l’incarico, compresi Viktor Orban e il polacco Mateusz Morawiecki. Al presidente Volodymyr Zelensky ribadisce che l’Italia sarà “sempre” dalla parte dell’Ucraina, e al presidente presidente Usa Joe Biden, cui assicura di non vedere l’ora di rafforzare “amicizia e partnership transatlantica, fondata su valori comuni”.

    Dopo il giuramento – che, sottolinea, cade nel giorno in cui si festeggia San Giovanni Paolo II – Meloni sa che dovrà buttarsi a capofitto sui dossier internazionali, a partire dalla trattativa sul gas e dalle emergenze economiche interne. A ricordarle quanto sia cruciale “correre” ci ha pensato anche il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni: “L’invito che posso rivolgere al governo, ma il governo ne è perfettamente consapevole, è che su queste sfide bisogna andare a tavoletta, a testa bassa, perché altrimenti c’è il rischio di ritardi, e non saremo benevoli sui ritardi perché non è nell’interesse comune”.

    L’agenda dei primi giorni sarà serrata: il primo Consiglio dei ministri formalizzerà le cariche di vicepremier per Matteo Salvini e Antonio Tajani, e nominerà Alfredo Mantovano sottosegretario alla presidenza. Ma l’obiettivo sarebbe quello di chiudere anche sui sottosegretari in settimana, subito dopo avere incassato la fiducia alle Camere. Nella partita potrebbe rientrare il suo braccio destro, Giovanbattista Fazzolari, che in molti danno come sottosegretario sempre a Palazzo Chigi. Ma ci saranno da accontentare gli alleati che già scalpitano. Essenziale, comunque, è che l’intera macchina sia subito operativa. Perché l’idea è quella di procedere il prima possibile con un nuovo decreto contro i rincari dell’energia, utilizzando quel ‘tesoretto’ da 10 miliardi lasciato in eredità da Draghi per prorogare fino a fine anno le misure in scadenza a novembre. Prima di dedicarsi alla definizione, parecchio complicata, della prima manovra targata Meloni.

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  • 20:42

    LA GIORNATA – Il governo Meloni ha giurato: è in carica

    “Orgoglio” e “responsabilità”. Giorgia Meloni giura nelle mani del presidente della Repubblica e garantisce che il governo si metterà “subito al lavoro” per “servire il Paese”. Messaggio che ripeterà ai ministri nel primo Cdm, dopo il passaggio della campanella con Mario Draghi. Perché adesso tutti gli occhi sono puntati sulla premier, che dedica la prima giornata da presidente del Consiglio in carica ai contatti internazionali.

    Le telefonate con Ursula Von der Leyen e i vertici delle istituzioni europee con cui, assicura, il nuovo governo di centrodestra è “pronto a collaborare. Meloni ringrazia via social anche tutti i leader stranieri che le hanno fatto gli auguri per l’incarico, compresi Viktor Orban e il polacco Mateusz Morawiecki. Al presidente Volodymyr Zelensky ribadisce che l’Italia sarà “sempre” dalla parte dell’Ucraina, e al presidente presidente Usa Joe Biden, cui assicura di non vedere l’ora di rafforzare “amicizia e partnership transatlantica, fondata su valori comuni”.

    Dopo il giuramento – che, sottolinea, cade nel giorno in cui si festeggia San Giovanni Paolo II – Meloni sa che dovrà buttarsi a capofitto sui dossier internazionali, a partire dalla trattativa sul gas e dalle emergenze economiche interne. A ricordarle quanto sia cruciale “correre” ci ha pensato anche il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni: “L’invito che posso rivolgere al governo, ma il governo ne è perfettamente consapevole, è che su queste sfide bisogna andare a tavoletta, a testa bassa, perché altrimenti c’è il rischio di ritardi, e non saremo benevoli sui ritardi perché non è nell’interesse comune”.

    L’agenda dei primi giorni sarà serrata: il primo Consiglio dei ministri formalizzerà le cariche di vicepremier per Matteo Salvini e Antonio Tajani, e nominerà Alfredo Mantovano sottosegretario alla presidenza. Ma l’obiettivo sarebbe quello di chiudere anche sui sottosegretari in settimana, subito dopo avere incassato la fiducia alle Camere. Nella partita potrebbe rientrare il suo braccio destro, Giovanbattista Fazzolari, che in molti danno come sottosegretario sempre a Palazzo Chigi. Ma ci saranno da accontentare gli alleati che già scalpitano. Essenziale, comunque, è che l’intera macchina sia subito operativa. Perché l’idea è quella di procedere il prima possibile con un nuovo decreto contro i rincari dell’energia, utilizzando quel ‘tesoretto’ da 10 miliardi lasciato in eredità da Draghi per prorogare fino a fine anno le misure in scadenza a novembre. Prima di dedicarsi alla definizione, parecchio complicata, della prima manovra targata Meloni.

  • 19:10

    Meloni chiama i vertici Ue

    “Colloqui telefonici tra il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e i vertici delle Istituzioni europee. Nel pomeriggio il presidente Meloni ha sentito il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola“. Lo comunica l’ufficio stampa della neo-premier.

  • 19:00

    Tajani telefona a Kuleba: “Confermato sostegno a Kiev”

    “La mia prima telefonata entrando alla Farnesina è stata al ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Ho confermato il sostegno dell’Italia all’Ucraina in difesa della libertà e contro l’invasione russa. Non c’è pace senza giustizia. E giustizia significa l’indipendenza dell’Ucraina”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Kuleba ha espresso “apprezzamento” per il fatto che il neo ministro abbia avuto “con me la sua prima telefonata”. Si tratta, ha scritto il ministro ucraino su Twitter, di “un chiaro segnale delle priorità del nuovo governo. Gli ho augurato tutto il successo nei suoi sforzi e ho sottolineato che la massima priorità dell’Ucraina ora è quella di ricevere rapidamente i sistemi di difesa aerea”. 

  • 18:30

    Consiglio dei ministri domenica alle 12

    Nel consiglio dei ministri di domani (domenica), il primo del nuovo governo a guida Giorgia Meloni in programma alle ore 12, è attesa la formalizzazione delle nomine a vicepremier di Matteo Salvini e Antonio Tajani. Inoltre il cdm darà il via libera ad Alfredo Mantovano come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il consiglio dei ministri potrebbe inoltre dare disco verde al decreto per il cambio nomi dei ministeri, con le diciture annunciate dalla stessa Meloni nel tardo pomeriggio di venerdì.

  • 17:55
  • 17:19

    Ucraina, Crosetto: “Gli impegni presi saranno rispettati”

    “Gli impegni che il nostro Paese ha preso e prende da decenni saranno rispettati. L’impegno che l’Italia si è presa anni fa è decidere insieme ai suoi alleati: a volte sono posizioni che ci sono costate molto, abbiamo anche sacrificato vite umane. La stessa cosa varrà adesso: la famiglia si riunirà, deciderà, e il nostro Paese onorerà la decisione presa”. Così il neo ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha parlato degli impegni che il governo di Giorgia Meloni intende onorare sull’Ucraina.

  • 17:12

    Premier Polonia: “Abbiamo alleata coraggiosa a Roma”

    “Ci congratuliamo con Giorgia Meloni per essere diventata premier! E’ un giorno importante per l’Italia, l’Ue e la Nato. Sfide senza precedenti ci attendono, ecco perché abbiamo bisogno di una leadership determinata e coraggiosa che supporti valori duraturi. Oggi l’Europa e la Polonia hanno un’alleata così a Roma”. Lo scrive in un tweet il premier polacco Mateusz Morawiecki.

  • 16:56
  • 16:54

    Tajani: “Non c’è pace senza libertà per l’Ucraina”

    Al governo Meloni “voglio portare tutta la mia esperienza per far sì che l’Italia possa affrontare e superare tutti gli ostacoli che ha di fronte, sia economici, sia ai confini dell’Unione” dove si combatte “una guerra sanguinosa che vorremmo finisca il prima possibile“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1, dopo il giuramento al Quirinale aggiungendo che “non c’è pace senza giustizia, e giustizia significa la libertà per l’Ucraina”.