Elezioni, la diretta – Il governo presenta un nuovo emendamento alla Camera che sopprime la deroga al tetto degli stipendi dei superdirigenti. Sarà necessario un nuovo voto al Senato

La reazione delle parti sociali, nel day after del blitz in Commissione al Senato: nel dl Aiuti bis è stato inserito un emendamento che elimina il tetto di 240 mila euro agli stipendi per le figure di vertice della Pubblica amministrazione e delle Forze dell’ordine (leggi). Il leader M5s: "Norma votata da Pd, Forza Italia e Italia viva". Landini: "Atto indegno dei partiti contro i lavoratori" (leggi)

Aggiornato: 18:47

  • 18:47

    Tetto stipendi, Conte: “Bene marcia indietro del governo”

    “Bene la marcia indietro del governo. Non avremmo mai permesso che in una situazione così drammatica per il Paese, con il caro bollette, il caro dell’energia, con stipendi da fame a 2-3-4 euro lordi all’ora, i più alti dirigenti dello Stato potessero beneficiare di stipendi ancora più alti del tetto attuale. Ecco perché chiaramente voteremo il ritorno al tetto che è una misura doverosa”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Barletta, in Puglia, a margine di una iniziativa elettorale.

  • 18:44

    Letta: “Bene Ue su salario minimo”

    “Oggi è stata una giornata importante, un passo avanti e significativo, è stata definitivamente approvata” in Europa “la direttiva sul salario minimo. Dobbiamo riprenderci la relazione forte e intensa con il mondo del lavoro”. Lo ha affermato il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato ad Ancona dalla giornalista Daniela Preziosi.

  • 18:30

    La commissione della Camera approva emendamento governo

    Salta alla Camera la deroga al tetto di 240mila euro per gli stipendi per i dirigenti della Pubblica amministrazione. La commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato l’emendamento soppressivo della norma introdotta ieri nel dl aiuti bis dal Senato.

  • 17:33

    Deroga al tetto, per Mattarella norma “inopportuna”

    Il Capo dello Stato avrebbe giudicato inopportuna la norma contenuta nel decreto Aiuti bis che abroga il tetto agli stipendi, attualmente fissato a 240 mila euro, e che regola il “Trattamento economico delle cariche di vertice delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle pubbliche amministrazioni”. Il presidente Sergio Mattarella, si è appreso in ambienti parlamentari, avrebbe anche lui espresso – in una conversazione con il premier Mario Draghi – perplessità su una norma “inopportuna”, soprattutto in un momento in cui gli italiani stanno faticando per la crisi energetica.

  • 17:32

    L’emendamento del governo alla Camera. Sarà necessario un nuovo voto al Senato

    L’emendamento del governo che reintroduce il tetto agli stipendi dei manager pubblici sarà inserito nel dl aiuti bis, ora in seconda lettura alla Camera. Se l’emendamento sarà approvato, come sembra abbastanza scontato dalle dichiarazioni dei partiti, l’Aiuti bis tornerà in Aula al Senato martedì 20 settembre in terza lettura per il varo definitivo. Alle 14.30 è convocata la conferenza dei capigruppo a seguire alle 15 sono previsti i lavori dell’Assemblea.

  • 15:39

    Venerdì Gabrielli al Copasir

    Il Copasir sentirà venerdì prossimo l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, prefetto Franco Gabrielli. È quanto si legge nelle convocazioni ufficiali del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Al centro dell’audizione il rapporto dell’intelligence Usa che fa riferimento agli oltre 300 milioni di dollari con i quali la Russia avrebbe finanziato partiti politici di Paesi stranieri.

  • 15:27

    Il governo presenta emendamento che sopprime la deroga al tetto stipendi

    Il governo ha presentato un emendamento che sopprime l’articolo 41 bis inserito nel Dl Aiuti bis. Si tratta del tanto discusso testo che elimina il tetto agli stipendi dei superdirigenti dello Stato. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi. L’emendamento, pertanto, dovrebbe essere presentato alla Camera dove il dl sarà in discussione domani. In caso di approvazione sarebbe necessario un secondo passaggio al Senato. 

  • 13:44
  • 13:34

    Landini: “Flat tax è presa in giro, chiunque la proponga”

    “La Flat tax? La può proporre chiunque, sia chiaro, e di qualsiasi idea, resta che quello ci sta prendendo in giro”. Così il leader Cgil, Maurizio Landini boccia la proposta fiscale arrivata in campagna elettorale della coalizione di destra dal palco dell’assemblea dei delegati a Bologna. “Se fai una tassa unica, diciamo anche al 23% si possono fare due conti: entrerà il 50% in meno del gettito che entra oggi; dei 27 mld attuali si scenderà a 12 mld depauperando le risorse che attualmente vengono destinate alla sanità 7 mld, o alla scuola 5 mld.”, dice ancora. E aggiunge: “ma la cosa più estrema è che del 50% di gettito che entrerà andrà al quel 10% di chi ha il reddito più alto”. Nel mirino della Cgil anche gli autonomi e la proposta di flat tax fino a 100mila euro: “non ci deve essere competizione tra lavori ma un senso di giustizia sì: se due lavoratori guadagnano la stessa cifra perché tassarli in due modi diversi? Alzare la Flat Tax da 65 mila euro a 80mila euro per gli autonomi significa che i 5mila euro di tasse che pagano ora scenderanno a 1.300 euro mentre uno stipendio di lavoratore dipendente da 33mila ne lascerà al fisco 1.300”.

  • 13:24

    Landini: “I partiti hanno peggiorato le condizioni di vita e di lavoro delle persone”

    “In molti casi sia governi di destra e sia governi che si richiamavano alla sinistra hanno fatto politiche che hanno peggiorato le condizioni di vita e di lavoro delle persone. Si è creata una rottura tra mondo del lavoro e rappresentanza politica. Se la maggioranza dei cittadini pensa che quando c’è da andare a votare non va a votare, penso sia punto di rottura democratica che ci riguarda direttamente”. Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo all’Assemblea nazionale dei delegati del sindacato a Bologna intitolata Ascoltate il lavoro.