Il carattere emergenziale attribuito all’immigrazione e il convincimento diffuso circa la politicità di tale fenomeno sociale hanno giustificato l’affidamento esclusivo della sua gestione agli organi esecutivi dello Stato e all’autorità di polizia. Questa ‘pertinenza’ al potere esecutivo ha spesso determinato l’utilizzo degli atti amministrativi come principale fonte normativa e, quindi, come dispositivo generale e ordinario nella gestione quotidiana dei movimenti migratori. È proprio l’uso abnorme degli atti amministrativi, in specie le circolari amministrative, nella gestione quotidiana dei movimenti migratori, infatti, ad aver dato vita in Italia ad un particolare fenomeno che possiamo anche definire fenomeno di governo per circolari. Dopo gli anni Novanta infatti le circolari amministrative sono diventate strumento privilegiato di integrazione e di interpretazione della disciplina giuridica dell’immigrazione. La continua creazione di ‘nuove’ regole e di ‘interpretazioni autentiche’ attraverso le circolari amministrative ha prodotto un forte condizionamento nelle modalità e nei tempi di applicazione dell’attuale legislazione in vigore. Questo libro passa al setaccio quell’interminabile sottobosco di ordini amministrativi dal dopoguerra ad oggi.
- 11:42 - Ascolti tv, 'Il Clandestino' Edoardo Leo si aggiudica la prima serata
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Il secondo episodio de 'Il Clandestino' con Edoardo Leo, trasmesso ieri da Rai1, ha vinto la prima serata televisiva italiana di lunedì 6 maggio 2024. La serie tv ha ottenuto un ascolto di 2.978.000 spettatori, pari al 16.8%. Secondo posto per Canale5, che ieri trasmetteva L’Isola dei Famosi: il reality ha riunito davanti allo schermo 2.040.000 spettatori totalizzando uno share del 15.8%. Il terzo posto sul podio della prima serata tv è di Rai2 con Stasera Tutto è Possibile, visto da 1.733.000 spettatori (share del 10.9%). Italia1, con The Trasporter Legacy, ha conquistato 1.119.000 spettatori ed ha fatto registrare uno share del 5.9%. Su Rai3 Salvo Sottile con il suo Far West ha convinto 910.000 spettatori, pari al 5.5% di share.
Nell'access prime time continua il grande successo di Affari Tuoi, che ieri ha incantato 5.561.000 spettatori per uno share del 26.3%. Segue a ruota su Rai1 Cinque Minuti di Bruno Vespa, che ha raccolto davanti al video 4.142.000 spettatori (share al 20.8%). Terzo posto per Canale5, che con Striscia la Notizia ha intrattenuto ieri 3.268.000 spettatori registrando il 15.4% di share. Su La7, Otto e Mezzo con Lilli Gruber, seppur iniziato leggermente in ritardo, è stato visto da 1.781.000 spettatori per uno share dell'8.4%.
Sul fronte dell'informazione, nella giornata segnata dallo sciopero dei giornalisti Rai, il Tg1 delle ore 20.00 registra un ascolto di 4.516.000 telespettatori per uno share del 24.3%. Il Tg5, sempre alle ore 20.00, ha raccolto davanti al video 3.941.000 telespettatori (per uno share del 20.8%).
- 11:35 - Italia-Libia: Meloni in missione, obiettivo stabilità, in campo per rafforzare dialogo con Ue
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Gli incontri con il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, saranno anche l’occasione per la premier Giorgia Meloni -atterrata poco fa a Tripoli- per ribadire l’impegno dell’Italia per la stabilità della Libia, anche sostenendo gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite che dovranno condurre a elezioni presidenziali e parlamentari. Un impegno, rimarcano fonti italiane, che si muove anche a livello internazionale, con i principali partner europei e atlantici, per promuovere un approccio unitario e non divisivo della comunità internazionale verso la Libia. In particolare, la presidente del Consiglio "si è impegnata personalmente per rafforzare il dialogo tra Unione Europea e Libia, anche nel quadro del più ampio sforzo del Governo per un nuovo paradigma nei rapporti tra Ue e Nord Africa".
Dopo gli incontri a Tripoli, Meloni si recherà anche a Bengasi dove incontrerà il Generale dell’Esercito Nazionale Arabo di Libia, Khalifa Belqasim Haftar. L’Italia, rimarcano le stesse fonti, tiene infatti a essere presente in tutta la Libia, lavorare con tutti i diversi attori libici. Si tratta di un impegno non nuovo e che vede anche l’importante presenza del Consolato Generale a Bengasi, riaperto nel 2021 (il primo Consolato ad essere riaperto dopo il cessate il fuoco dell’ottobre 2020, ndr).
Anche al Generale Haftar, la presidente del Consiglio ribadirà l’importanza di far progredire il processo politico, preservando l’unità delle istituzioni libiche, e di lavorare per porre fine alla presenza di forze straniere sul suolo libico. Con Haftar, Meloni discuterà anche della ricostruzione di Derna, colpita nel settembre 2023 da una devastante alluvione, ricordando l’impegno immediato dell’Italia, attraverso le Forze Armate, la Protezione Civile e gli aiuti umanitari, e sottolineando come il mondo imprenditoriale italiano possa offrire competenze preziose per l’attività di ricostruzione.
- 11:28 - Incidente sul lavoro a Casteldaccia, indagini e ipotesi: cosa sappiamo su 5 operai morti
Palermo, 7 mag. (Adnkronos) - La Procura di Termini Imerese (Palermo), che ha aperto un'inchiesta sulla tragedia sul lavoro avvenuta ieri pomeriggio, lunedì 6 maggio, a Casteldaccia (Palermo) dove sono morti 5 operai per le esalazioni di gas in una vasca di liquami, è al lavoro per accertare eventuali responsabilità sull'incidente sul lavoro. Gli inquirenti sentiranno gli operai superstiti e altri testimoni dell'incidente sul lavoro.
La procura ha intanto posto i sigilli ai cancelli dell'impianto fognario in cui è avvenuto l'incidente. I lavoratori sono rimasti intrappolati nella vasca interrata dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) sulla Statale di Casteldaccia, mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nella struttura.
Ieri, la Squadra mobile di Palermo ha già ascoltato uno dei sopravvissuti, Giovanni D'Aleo, lavoratore Amap, che ha dato l'allarme, dopo avere sentito le grida dei colleghi intrappolati nella vasca. Sempre ieri sono stati sentiti il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza, indicati dall'Amap, la stazione appaltante delle opere fognarie a Casteldaccia. Il Procuratore Ambrogio Cartosio ha fatto un sopralluogo.
Oggi gli investigatori si sono invece recati in via Milano a Partinico (Palermo), dove ha sede la ditta Quadrifoglio Group srl, la società dove lavoravano quattro degli operai morti. Una delle vittime era anche il titolare della società. Come si apprende, sono stati acquisiti documenti.
Ha superato la notte ma restano ancora gravissime le condizioni di Domenico Viola, l'operaio 62enne superstite. L'uomo è ricoverato al Policlinico di Palermo, dove è intubato e ventilato, in distress respiratorio gravissimo. La prognosi è riservata sulla vita almeno per le prossime 24 ore. Vola ha una grave insufficienza polmonare per i gas tossici inalati.
In centinaia sono inoltre in piazza davanti la prefettura di Palermo. L'iniziativa è stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil che hanno indetto anche quattro ore di sciopero generale a cui si affianca quello di 8 ore proclamato dalle segreterie provinciali di Fillea, Filca, Feneal.
I sindacati continuano a chiedere sicurezza sul lavoro. "O cambiano le cose o proseguiremo a oltranza con le mobilitazioni, per rivendicare la sicurezza nei cantieri – affermano i segretari generali di Fillea, Filca e Feneal Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo - Con questa nuova tragedia, si certifica una situazione di emergenza e di stato di guerra. Qui i morti sul lavoro si stanno moltiplicando giorno dopo giorno".
E' successo tutto in pochi attimi. All'improvviso, a Casteldaccia, i tre operai che si trovano in una vasca interrata dell'impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) di Palermo non riuscivano più a respirare. Erano intossicati e sono rimasti intrappolati dalle esalazioni di idrogeno di solforato mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione. Danno l'allarme. Altri due colleghi a quel punto entrano nella vasca di acque reflue, ma restano intrappolati anche loro. Un sesto scende nella vasca per dare una mano, ma perde i sensi anche lui. Il bilancio è tragico: cinque morti e il sesto operaio in coma profondo. E' accaduto sulla Strada Statale, a poca distanza dalla casa vitivincola Corvo di Salaparuta, che però è estranea a quanto accaduto. Le vittime erano Epifanio Assazia, 71 anni, il contitolare della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico, che stava eseguendo i lavori in appalto, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, di 50 anni, Ignazio Giordano, di 59 anni e Giuseppe La Barbera.
- 11:26 - **Migranti: Meloni in Libia da Dabaiba, risultati significativi, avanti su strada avviata**
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Tema chiave della missione in Libia della premier Giorgia Meloni, atterrata poco fa a Tripoli, rimane la gestione dei fenomeni migratori. Si tratta di una cooperazione bilaterale ormai consolidata che ha prodotto "significativi risultati", rimarcano fonti italiane. Meloni, nell'incontro con il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Mohammed Dabaiba e il presidente del Consiglio Presidenziale libico, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, sottolineerà quindi l’esigenza di "continuare sulla strada avviata, ampliando ulteriormente la cooperazione, anche in un’ottica regionale". Per questo, lo scorso 2 maggio il ministro dell'Interno Piantedosi ha tenuto una riunione con ministri degli Interni di Libia, Tunisia e Algeria per discutere il sostegno italiano a quelle Nazioni per il contrasto al traffico di esseri umani, anche attraverso un approccio condiviso regionale.
La conversazione con i partner libici andrà però oltre il contrasto dei movimenti illegali: Meloni, rimarcano le stesse fonti, ritiene la Libia un partner cruciale nel quadro del Processo di Roma che mira ad affrontare le cause profonde dei movimenti migratori. Solleciterà quindi un impegno libico all’interno dei gruppi di lavoro avviati nel quadro del Processo di Roma all’interno dei quali nelle prossime settimane verranno individuati i primi progetti concreti da attuare in Africa.
- 11:22 - Corruzione: indagine Genova nata da inchiesta collegata La Spezia
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - L’inchiesta che ha portato oggi ai domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti, nasce da una trasmissione di atti per competenza proveniente dalla Procura della Repubblica della Spezia che ha svolto indagini in un procedimento collegato, nell’ambito del quale oggi ‘’è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip della Spezia’’. Lo spiega la procura di Genova in una nota.
Gli indizi a carico degli indagati sono stati raccolti attraverso intercettazioni, pedinamenti e osservazione, adottate successivamente alla trasmissione degli atti.
L’indagine, inizialmente concentrata su ipotesi di corruzione elettorale, si è successivamente sviluppata su specifiche vicende riguardanti finanziamenti, ritenuti illeciti, per la compagine politica facente capo al presidente della Regione Liguria, erogazioni di varie utilità in favore dell’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’individuazione delle determinazioni sollecitate, promesse e adottate dagli indagati pubblici ufficiali a fronte di finanziamenti e utilità ricevuti. Sono in corso perquisizioni disposte dalla Procura di Genova.
- 11:20 - **Italia-Libia: Meloni a Tripoli con 3 ministri, da ospedali a università, avanti con Piano Mattei**
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Dagli ospedali alle università, muovendo anche il mondo dello sport. La premier Giorgia Meloni è atterrata a Tripoli con tre ministri al seguito - Anna Maria Bernini (Università), Orazio Schillaci (Salute) e Andrea Abodi (Sport)- anche per spingere l'acceleratore sul Piano Mattei. L’Italia, rimarcano fonti italiane, è il secondo fornitore della Libia, con il 14.5% di quota di mercato, e il quinto mercato di destinazione dell’export libico. L’interscambio commerciale nel 2023 si è assestato sopra i 9 miliardi di euro. Eni è storicamente presente in Libia e continua a investire nella Nazione. A questo si aggiunge un forte interesse delle imprese italiane, in particolare per quanto riguarda le grandi opere e le infrastrutture. È un settore molto promettente, date le esigenze della Libia e l’esperienza del mondo imprenditoriale italiano. Un consorzio italiano sta ricostruendo l’Aeroporto internazionale di Tripoli e diverse imprese italiane iniziano a essere presenti nelle diverse regioni libiche. Tuttavia, per far fruttare pienamente questo potenziale che già esiste sono necessarie condizioni di sicurezza e di certezza legale su cui si dovrà lavorare insieme.
L’approccio alla Libia, come alle altre Nazioni del Nord Africa, è un approccio a 360° che impegna l’intero governo, rimarcano le stesse fonti. È il principio del Piano Mattei che "mira a creare partenariati egualitari attorno a progetti concreti individuati di comune intesa". I ministri coinvolti nella visita andranno quindi a Tripoli con proposte concrete per approfondire la cooperazione già esistente. Molto si sta già facendo insieme nel quadro della salute: bambini libici gravemente malati sono stati e saranno curati in Italia per malattie molto gravi; un’iniziativa per 3,2 milioni di euro ha permesso di sostenere tre ospedali pediatrici in Libia; 3 milioni di euro sono stati stanziati per attività di formazione rivolte al personale libico nell’ottica di creare sostenibilità a medio termine. La dichiarazione di intenti che sarà adottata dai due ministri della Salute mira a far progredire la cooperazione, favorendo un maggiore accesso alle cure indifferibili in Italia, soprattutto per i malati in età pediatrica, organizzando missioni di medici in Libia e aumentando ulteriormente le offerte di formazione, in Italia come in Libia, rivolte al personale libico della salute.
Sempre nel quadro del Piano Mattei, la cooperazione bilaterale nella formazione superiore e nella ricerca scientifica sono elementi strategici nella creazione di sviluppo sostenibile nelle Nazioni partner. La dichiarazione di intenti che il ministro Bernini adotterà con la controparte libica definirà quindi con maggior precisione gli ambiti di cooperazione prioritaria in vista di future più dettagliate intese. Tra le attività individuate vi sono l’aumento della mobilità internazionale di studenti, ricercatori e docenti, anche sfruttando programmi come Erasmus+, e attività di ricerca congiunta in settori chiave per le due Nazioni quali le energie rinnovabili, l’agri-food, la blue economy, la valorizzazione del patrimonio culturale, settore quest’ultimo in cui l’Italia ha tradizionalmente svolto un ruolo di primo piano in Libia.
Sul versante dello sport e delle politiche giovanili, il ministro Abodi e i suoi omologhi hanno individuato come priorità la realizzazione e riqualificazione delle infrastrutture sportive di base nelle comunità libiche e lo sviluppo di programmi di volontariato e servizio per promuovere l’inclusione sociale giovanile. Attorno a queste priorità potranno quindi essere sviluppati dei progetti comuni, sfruttando anche le risorse del Piano Mattei, rimarcano le stesse fonti.
- 11:15 - **Tv: Mentana vs Gruber, 'prendo le distanze da maleducati e ignavi'**
Roma, 7 mag. (Adnkronos) - Prende fuoco la polemica a distanza tra Enrico Mentana, direttore del tg di La7, e Lilli Gruber, conduttrice di 'Otto e Mezzo'. Dopo il piccato rimprovero della Gruber in apertura di puntata di ieri, in cui la conduttrice si è risentita per aver iniziato in ritardo dopo 'l'allungamento' del tg di Mentana ("L'incontinenza è una brutta cosa", ha detto Gruber cominciando il programma), arriva la secca replica del giornalista che - su Facebook - non la manda a dire. "Dall'uno al nove per cento in mezz'ora. Questa è la curva degli ascolti, del tutto simile a quelle dei giorni precedenti, del tgla7 di ieri sera -ha scritto Mentana pubblicando il grafico degli ascolti - segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio grevemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente".
Un giudizio, prosegue il direttore del tg di La7, "da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi".