Foto Vincenzo Livieri – LaPresse
03-07-2014 Roma, Italia
cronaca
Agguato alla Camilluccia. Un morto ed un ferito
Photo Vincenzo Livieri – LaPresse
03-07-2014 Rome, Italy
News
Murder in Via della Camilluccia
3 Luglio 2014
Roma, uomo trovato morto in appartamento alla Camilluccia
- 07:07 - Rifiuti: sequestri e denunce sul territorio nazionale per illecito stoccaggio e smaltimento
Roma, 18 mag. (Adnkronos) - Vasta operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito stoccaggio e smaltimento di rifiuti. Le attività, coordinate a livello centrale dallo Sco, sono state condotte dagli agenti delle Squadre mobili e delle Sisco in 33 province, con il supporto specialistico delle Agenzie regionali per la protezione Ambientale e della Polizia Stradale. In alcune province, vista la specificità operativa in cui si è operato, sono state coinvolte anche le strutture periferiche del Corpo nazionale della Capitaneria di Porto. In 3 giorni di intense attività operative, dal 13 al 15 maggio, sono state sottoposte a controllo oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro. Più di 1763 i soggetti identificati, 103 persone sono state denunce in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 persone arrestate in flagranza di reato ed oltre 85 violazioni amministrative rilevate per un importo superiore ai 200 mila euro.
Più nel dettaglio, tra i sequestri effettuati: in provincia di Torino sono stati controllati diversi siti di stoccaggio dei rifiuti e di autodemolizione, con il sequestro di un’area di oltre 1500 mq. Durante le attività sono stati denunciati 8 soggetti e comminate sanzioni amministrative per 130 mila euro; in provincia di Reggio Calabria sono state sequestrate 6 aree dove sono emerse irregolarità connesse all’utilizzo di forni di verniciatura; in provincia di Roma è stata controllata e sequestrata un’area privata di oltre 6000 mq illecitamente utilizzata come deposito di rifiuti speciali e pericolosi. All’interno sono stati trovati diversi extracomunitari intenti a svolgere mansioni per lo stoccaggio dei rifiuti; in provincia di Siracusa sono stati controllati 14 siti adibiti allo smaltimento dei rifiuti, 7 dei quali sono stati sequestrati.
E ancora: in provincia di Caltanissetta sono state sequestrate 4 aree per la presenza di diversi rifiuti in stato di abbandono, nonché di materiale eternit e ferroso e denunciate 7 persone per deposito incontrollato; in provincia di Avellino sono state denunciate 4 persone per diverse violazioni del testo unico ambientale; in provincia di Benevento sono state sequestrate 3 aree adibite allo smaltimento di rifiuti e denunciati i rispettivi titolari per abbandono di rifiuti, gestione di rifiuti in mancanza delle prescritte autorizzazioni e inquinamento ambientale; in provincia di Latina è stata controllata una fabbrica dismessa, dove è stata accertata la presenza di ingenti quantità di rifiuti solidi urbani, lastre in fibrocemento contenente amianto e apparecchi elettronici di vario genere; in provincia di Caserta, sono state sequestrate 3 aree e denunciate 4 persone per attività di autoriparazione in assenza di autorizzazione, inquinamento ambientale, esercizio non autorizzato di attività ad elevato impatto ambientale e ricettazione.
- 06:48 - Papa: il programma della visita a Verona
Città del Vaticano, 18 mag. - (Adnkronos) - L’elicottero con a bordo il Papa atterrerà intorno alle 8 a Verona, nel piazzale adiacente lo stadio Bentegodi per poi spostarsi in auto a San Zeno. Qui alle 8.30 incontrerà circa un migliaio di sacerdoti e consacrati all’interno della basilica e si soffermerà davanti alle spoglie del patrono della Chiesa di Verona, che per l’occasione saranno traslate al piano superiore. All’uscita, papa Francesco incontrerà cinquemila bambini e ragazzi che si raduneranno per la festa in piazza San Zeno con i loro genitori e catechisti.
Alle 10.15 il Pontefice presiederà "Arena di Pace 2024" sul tema "Giustizia e pace si baceranno", tema che farà da cornice all’interna visita papale, ma che avrà nell’incontro con i movimenti popolari all’interno dell’anfiteatro scaligero un momento di riflessione e approfondimento. Francesco risponderà a domande emerse dai confronti effettuati in questi mesi nei cinque ambiti di lavoro: migrazioni, ecologia integrale e stili di vita, lavoro economia e finanza, diritti e democrazia, disarmo.
Una giornata intensa per Bergoglio che successivamente raggiungerà in auto la Casa Circondariale di Montorio dove terrà un discorso agli agenti di Polizia penitenziaria, ai detenuti, e ai volontari. Seguirà il pranzo con i detenuti. “Credo che le numerose visite in carcere siano per questo Papa uno spazio d’espressione di quell’umanità che troppo spesso diamo per perduta definitivamente e che invece, Francesco ci ricorda, deve avere ancora possibilità”, ha spiegato il vescovo di Verona, Domenico Pompili. Ultimo atto della visita, la concelebrazione eucaristica prefestiva di Pentecoste allo stadio Bentegodi, che inizierà alle 15 e sarà preceduta dalla festa con adolescenti e giovani. Alle 16.45 papa Francesco ripartirà in elicottero alla volta del Vaticano.
- 06:41 - Papa: in volo in elicottero verso Verona
Roma, 18 mag. - (Adnkronos) - Città del Vaticano, 18 mag..(Adnkronos) Il Papa ha lasciato l’eliporto del Vaticano alle 6.30 per compiere la visita pastorale a Verona.
- 20:52 - **Russia: Unicredit, 'provvedimento riguarda solo alcuni beni, non tocca Uc Ao Bank nella sua totalità'**
Milano, 17 mag. (Adnkronos) - "Unicredit è stata informata dei recenti sviluppi del contenzioso pendente presso il tribunale russo fra RusKhimAlyans contro Uc GmbH ed Ao Uc Bank, chiamata in causa dalla parte attrice. Il provvedimento cautelare ha ad oggetto solo alcuni beni sufficienti a soddisfare le pretese della parte attrice in caso di vittoria, e non toccano quindi Uc Ao Bank nella sua totalità". Lo scrive Unicredit in una nota, dopo che il tribunale arbitrale di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e beni immobili russi di Unicredit Bank Jsc e Unicredit Bank Ag (Monaco di Baviera) per 463 milioni di euro su un'istanza della RusKhimAlliance.
"La vicenda -aggiunge Unicredit- sarà oggetto di ulteriori analisi e monitorata con attenzione".
- 20:00 - Milano: telefonata Salvini-Sala per norma su grattacieli
Milano, 17 mag. (Adnkronos) - Telefonata tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il sindaco di Milano Giuseppe Sala: sul tavolo, la norma per chiarire il destino di alcuni grattacieli al centro di un intervento della procura. Lo fanno sapere i rispettivi staff, precisando che l’idea del ministro è quella di lavorare a una norma bipartisan da inserire in fase di conversione del decreto salva-casa che auspicabilmente andrà nel prossimo Consiglio dei ministri.
- 19:55 - Meteo: in Lombardia persiste instabilità, in parziale attenuazione da mercoledì
Milano, 17 mag. (Adnkronos) - La depressione che ha causato le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi si è significativamente indebolita, ma resta stazionaria sul vicino Atlantico tra oggi e domenica, determinando sulla Lombardia un flusso sudoccidentale debolmente instabile con intermittente accentuazione dell'instabilità associata al ciclo diurno e ad effetti orografici.
Il bollettino meteo di Arpa Lombardia indica, da lunedì, il minimo in avvicinamento al Nord Italia, con condizioni progressivamente più perturbate in presenza di flusso relativamente caldo meridionale. Le precipitazioni si presenteranno dapprima irregolari sparse, poi diffuse dalla sera; da moderate a localmente forti martedì, in parziale attenuazione mercoledì.
- 18:54 - E' morto Franco Di Mare, aveva 68 anni
(Adnkronos) - E' morto a Roma il giornalista e inviato della Rai Franco Di Mare, colpito da un mesotelioma. Aveva 68 anni. A dare l'annuncio è stato il fratello Gino Di Mare che su Facebook ha scritto: "Ciao Frà, con te va via un pezzo di me".
Lo scorso 28 aprile, il giornalista era stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Di Mare Aveva spiegato di essere ammalato di un tumore molto cattivo legato "alla presenza di amianto nell'aria che si prende tramite la respirazione di particelle di amianto, senza rendersene conto". "Ho un mesotelioma" aveva detto il giornalista. A lungo inviato di guerra nei Balcani, tra i proiettili all'uranio impoverito e le polveri, sollevate dalle esplosioni e dagli edifici che crollavano, aveva respirato anche particelle d'amianto. Un nemico invisibile che presenta il conto a distanza di decenni.
Il mesotelioma, come spiega l'Airc sul proprio sito, è un tumore che nasce dalle cellule del mesotelio, le membrane che rivestono, come una sottile pellicola, gli organi interni. Oltre al mesotelioma maligno, dal mesotelio possono svilupparsi anche tumori benigni che in genere vengono rimossi chirurgicamente e non richiedono ulteriori trattamenti.
Il mesotelioma maligno è una patologia rara che colpisce prevalentemente gli uomini. In Italia rappresenta lo 0,8% di tutti i tumori diagnosticati nell'uomo e lo 0,3% di quelli diagnosticati nelle donne. Il 90% dei mesoteliomi è dovuto all'esposizione ad amianto. Altri fattori di rischio meno comuni per il mesotelioma sono l'esposizione alle radiazioni ionizzanti o al diossido di torio (utilizzato in passato come mezzo di contrasto per le immagini radiografiche).
I primi sintomi con cui si presenta il mesotelioma pleurico, spesso legati all'accumulo di liquido nella cavità pleurica (versamento pleurico), sono respiratori: fiato corto (dispnea) e tosse. Possono essere presenti anche dolore nella parte bassa della schiena o a un lato del torace e sintomi più aspecifici, come debolezza muscolare e perdita di peso. Dolore addominale, perdita di peso, nausea e vomito sono invece i sintomi più comuni in caso di mesotelioma peritoneale. Il volume dell'addome può aumentare a causa dell'accumulo di liquido nel peritoneo (ascite).
Determinare lo stadio del tumore, ovvero quanto la malattia sia estesa, è essenziale per decidere il tipo di terapia. Per il mesotelioma vengono individuati 4 stadi (I-IV) sulla base dei criteri Tnm che tengono conto dell'estensione del tumore (T), dell'eventuale coinvolgimento dei linfonodi (N) e delle metastasi (M). Come per la maggior parte dei tumori, anche per il mesotelioma più basso è lo stadio e migliori sono le probabilità di successo del trattamento. Spesso però la diagnosi di questo tumore arriva quando la malattia ha già superato gli stadi iniziali ed è ormai difficile da trattare, perciò è uno dei tumori con prognosi raramente positiva. A distanza di 5 anni dalla diagnosi sono ancora vivi solo l'8% degli uomini e il 10% delle donne, colpiti dal mesotelioma.
Di Mare era un nome e un volto notissimo per i telespettatori italiani. Di Mare nasce a Napoli il 28 luglio 1955 ed è stato uno storico inviato della Rai nelle di aree di crisi. Nel servizio pubblico arriva nel 1991: nella redazione esteri del Tg2 ha seguito la crisi dei Balcani come inviato di guerra, visitando luoghi come Bosnia, Croazia e Kosovo. Ha anche coperto eventi in Mozambico, Somalia, Rwanda, Burundi e nella regione dei Grandi Laghi in Africa.
Di Mare ha realizzato inchieste giornalistiche sulla mafia dell’Europa dell’Est, la guerra in Kosovo, in Bosnia e in Rwanda, oltre a seguire le elezioni presidenziali e politiche in vari Paesi del mondo. Ha anche indagato sul terrorismo in Giappone, Russia, Medio Oriente e Africa Orientale. La sua esperienza include la copertura delle guerre in Afghanistan e Iraq (prima e seconda), nonché dei conflitti tra Eritrea ed Etiopia e a Timor Est.
Nel 2003, ha iniziato la sua carriera di conduttore televisivo soprattutto nel programma 'Unomattina', che ha lasciato nella stagione 2013-14 per la trasmissione pomeridiana 'La Vita in diretta'. Nel 2019 viene nominato vicedirettore di Rai Uno e nel 2020 direttore generale del day time della Rai. Dallo stesso anno fino al 2022 è stato direttore di Rai Tre.
Durante l'intervista da Fabio Fazio, Di Mare aveva lamentato l'atteggiamento, tenuto dalla Rai di fronte alla sua malattia: si sono dileguati "tutti i gruppi dirigenti, non quello attuale, ma quello precedente, quello precedente ancora - aveva affermato - . Posso capire che esistano delle ragioni di ordine legale, sindacale, ma io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto, i posti in cui sono stato, così potevo provare a chiedere alle associazioni di categoria cosa fare… sono spariti tutti. Se io posso arrivare a capire, e non è che lo debba fare per forza, che possono esistere ragioni legali o sindacali, quello che capisco meno è l'assenza sul piano umano. Persone a cui parlavo dando del tu, perché ero un dirigente Rai, sono sparite, si sono negate al telefono, a me. Come se fossi un questuante. Io davanti a un atteggiamento del genere trovo un solo aggettivo: ripugnante”.
All'indomani dell'intervista, l'ad Rai Roberto Sergio si era impegnato a inviare al giornalista tutta la documentazione richiesta all'azienda negli anni precedenti. Durante l'audizione in Vigilanza della scorsa settimana, Sergio ha annunciato che a Di Mare "è stata inviata, via Pec, la documentazione che aveva richiesto".
"Sono commosso e conservo nel mio cuore il dolce, faticoso colloquio telefonico avvenuto il giorno successivo alla sua denuncia" dichiara l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. "Purtroppo non potrò incontrarlo, come ci eravamo ripromessi, ma sarò vicino alla famiglia e in questo doloroso momento prego con loro".
"È con profondo dolore e grande tristezza che apprendiamo la notizia della scomparsa di Franco Di Mare" ha detto la presidente della commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia. "La sua morte lascia un vuoto enorme. Penso all'importante e prezioso contribuito che ha dato al servizio pubblico. Ciò che resterà indelebile per tutti è la sua capacità di raccontare le notizie con passione, integrità e un inconfondibile stile personale, affrontando con professionalità e umanità temi complessi e spesso difficili. In questo momento di lutto, il pensiero è rivolto alla sua famiglia e a chi lo ha conosciuto da vicino. A loro vanno le più sentite condoglianze e il cordoglio più sincero".
"La scomparsa di Franco Di Mare è per la Rai, per la quale si è sempre speso con passione e professionalità, motivo di profondo dolore, al quale si unisce la riconoscenza per quanto fatto nel corso della sua lunga carriera che lo ha spesso visto in prima linea per raccontare coraggiosamente i conflitti nel mondo" si legge in una nota di Viale Mazzini subito dopo la scomparsa del giornalista in cui si esprime il cordoglio di tutta l'azienda. "Una passione che lo ha accompagnato anche nei programmi, condotti successivamente, nei ruoli dirigenziali ricoperti e nell’esperienza del programma d'inchiesta 'Frontiere'" che lo ha visto al timone fino al 2023.
"E' una notizia che mi addolora profondamente. Proprio meno di una settimana fa avevo ricevuto un suo messaggio che mi spiegava i motivi per cui non mi rispondeva". A parlare all'Adnkronos è il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, appena appreso della notizia della morte del giornalista Franco Di Mare. "Evocava quando eravamo stati insieme a Sarajevo durante la guerra della ex Jugoslavia perché gli avevo mandato su WhatsApp una vecchia fotografia che gli avevo scattato in cui lo ritraevo lui insieme a Fabio Chiucconi", conclude il ministro.
"Ci ha lasciato Franco Di Mare. Sapevo come tutti che sarebbe dovuto succedere a breve ma, poi, ogni volta che una cosa così accade ci si sorprende e non si è mai pronti". Inizia così il ricordo commosso di Fabio Fazio che, in un video postato sui suoi profili social, commenta la notizia della scomparsa del giornalista. Franco di Mare, aggiunge Fazio, "ci ha lasciato una grande lezione in quella intervista a 'Che tempo che fa' per presentare il suo libro. E' stato molto importante quello che ha detto e, per quel che mi riguarda, è stato molto importante quello che ci siamo detti soprattutto io e lui prima, le settimane precedenti, nei giorni precedenti e anche quello che ci siamo scritti nei giorni successivi", dice il conduttore che, visibilmente commosso, aggiunge: "Sono cose che rimarranno dentro di me a lungo. E' un grande dolore".
"L’Italia perde una delle figure più autorevoli del giornalismo e della cultura. Siamo vicini alla moglie, alla figlia, e a tutti i familiari". Così Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto sulla scomparsa del giornalista. "Come osservatorio porteremo avanti la sua battaglia contro il killer silenzioso che continua a seminare migliaia e migliaia di vittime nel nostro Paese".