Thousands of women were in Tahrir Square calling for Mohamed Mursi, Egypt’s first democratically elected president to step down. On July 3, 2013, the Egyptian military, under the leadership of General Abdel Fattah al-Sisi, said they would respond to the demand of at least 33 million Egyptians who took to the streets on june 30 demanding Mursi’s removal. Mursi was removed from his post in a military statement on July 3, 2013 and officially removed on July 4, 2013 after the head of the country’s Supreme Court was sworn in as a temporary president.
- 14:36 - Milano: pm arresti Beccaria chiede atti a polizia su incendio in carcere
Milano, 6 mag. (Adnkronos) - La procura di Milano, che indaga sulle presunte torture nel carcere minorile Beccaria, ha delegato la squadra Mobile ad acquisire gli atti relativi all'incendio (senza feriti) scoppiato la scorsa notte nella struttura. La segnalazione dell'accaduto, le fiamme sarebbero state appiccate a un materasso, è arrivata al pm del turno urgenze Giulia Floris, la quale è in contatto con le colleghe che si occupano del fascicolo che ha portato all'arresto di 13 agenti della polizia penitenziaria e alla sospensione di altri otto.
L'incendio potrebbe non aver riflessi sulla procura ordinaria, ma potrebbe interessare invece la procura per i minorenni, se nell'atto vandalico fossero coinvolti soltanto giovanissimi.
Domani, intanto, sono in calendario le udienze al Riesame per discutere le richieste di scarcerazione presentate dalle difese di due agenti arrestati. E sempre domani la titolare dell'indagine Rosaria Stagnaro, insieme alla collega Cecilia Vassena e alla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, sentirà i primi ragazzi che si ritiene siano state vittime di episodi di violenza. Due le nuove segnalazioni arrivate via mail da avvocati per nuove presunte violenze, ma s'indaga anche su altre sospette aggressioni.
- 14:16 - Presentata prima ricerca nazionale sulle società benefit in Italia
Roma, 6 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Dinamicità, crescita e creazione di valore condiviso sono le caratteristiche che descrivono l’evoluzione in Italia delle Società Benefit che, tra il 2019 e il 2022, hanno registrato un aumento del fatturato del +37% in termini mediani, più del doppio rispetto alle imprese non-benefit (+18%). Le migliori performance rispetto alle non-benefit sono evidenziate anche da una più alta produttività (nel 2022 valore aggiunto per addetto pari a 62.000 euro vs 57.000 euro) e da livelli e crescita più elevati dell’Ebitda margin: il rapporto tra margine operativo lordo e ricavi è passato da 8,5% nel 2019 a 9% nel 2022 per le Società Benefit e da 8,1% a 8,3% per le non-benefit. A fine 2023 le Società Benefit in Italia hanno raggiunto il numero di 3.619, in crescita del 37,8% rispetto all'anno precedente. Rappresentano ancora una nicchia rispetto al totale delle imprese italiane (1,23 per mille), ma il trend di crescita è in continua accelerazione dal 2016, anno di introduzione della legge in Italia.
Questo è lo scenario fotografato dalla Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2024 – che per la prima volta analizza l’evoluzione del fenomeno anche da un punto di vista economico-patrimoniale, confrontando l’andamento delle Benefit con quello di un insieme di aziende tradizionali appartenenti agli stessi settori e classi dimensionali. Lo studio è realizzato da un gruppo di lavoro eterogeneo di esperti sul tema, composto da Nativa, Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit.
La ricerca evidenzia, inoltre, come le Società Benefit riconoscano maggiormente il valore del capitale umano (costo del lavoro mediano per addetto di 41.000 euro vs 38.000 euro), ridistribuendo dunque di più la ricchezza tra i lavoratori.
Si rileva anche un maggiore grado di investimento in leve strategiche per il futuro: ad esempio, tra le aziende manifatturiere la quota di imprese internazionalizzate è pari al 41% tra le Società benefit, sette punti percentuali in più rispetto alle altre imprese; lo stesso vale per la richiesta di brevetti (24% vs 13%), i marchi registrati a livello internazionale (35% vs 19%) e l’ottenimento di certificazioni ambientali (35% vs 18%), a conferma di come una delle caratteristiche principali delle Benefit sia quella di operare con una visione di lungo termine.
“Questa ricerca, frutto del lavoro congiunto di un insieme di partner qualificati, evidenzia per le Società Benefit una miglior dinamica del fatturato e una più alta produttività associata a salari più generosi – hanno sottolineato Giovanni Foresti e Sara Giusti, economisti del Research Department di Intesa Sanpaolo - In queste imprese l’attenzione alla sostenibilità è spesso accompagnata da un impegno deciso in innovazione e internazionalizzazione, con riflessi positivi sull’evoluzione economico-reddituale. Una maggiore diffusione di queste strategie può favorire un’accelerazione della crescita del PIL italiano e, al contempo, garantire la distribuzione di ricchezza a tutti gli stakeholder del territorio, a partire dal capitale umano. In prospettiva una crescita superiore può dunque essere anche più sostenibile e inclusiva”.
“La continua evoluzione del panorama imprenditoriale - ha detto il Direttore Generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi - richiede sempre più l’utilizzo di strumenti evoluti e affidabili, capaci di cogliere i fenomeni che lo attraversano. I numeri del Registro delle imprese delle Camere di commercio sono il punto di partenza indispensabile per analizzare contesti produttivi, territori, strategie organizzative e profili di chi fa impresa in chiave benefit, per supportare al meglio l’analisi del loro impatto sull’economia e la società da parte di stakeholder e istituzioni. La partnership avviata per realizzare la Ricerca Nazionale riflette questa consapevolezza e vuole rappresentare un punto di riferimento per uno sviluppo diffuso di questo istituto giuridico”.
L’accelerazione del fenomeno evidenzia una crescente sensibilizzazione sui temi dell’impatto sociale e ambientale che, anche per effetto della pandemia, ha portato molte imprese a riflettere sulle proprie priorità e strategie di business in ottica di sostenibilità: infatti nel 2020-2021 le Società Benefit sono più che raddoppiate (da 805 nel 2020 a 1.697 nel 2021) e i loro addetti sono passati da 18.000 nel 2020 a ben 98.000 nel 2021 (+433%). Una tendenza che è poi proseguita negli anni, tanto che a fine 2023 le persone impiegate in Società Benefit hanno toccato quota 188.000, con un’incidenza di 10,4 addetti su mille sul totale Italia.
La distribuzione territoriale delle Società Benefit restituisce un profilo del fenomeno a più forte diffusione nei quadranti settentrionali della Penisola. In particolare, le Società Benefit sono presenti principalmente nel nord ovest del paese (42,4%). Seguono il nord est (23,5%), il centro (20,9%) e il sud e isole (13,2%). Il dato regionale evidenzia la spiccata trazione lombarda del fenomeno (1.218 le società), cui segue il contributo di Lazio (394 unità, seconda), Veneto (359) ed Emilia Romagna (340).
Guardando all’incidenza delle Società Benefit sul totale delle imprese, il primato della Lombardia si conferma anche in termini relativi (2,22 imprese ogni mille il valore dell’indicatore), ma in questo caso a emergere con forza alle spalle della regione leader è il Nord-Est con (nell’ordine) Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Veneto tutte con valori al di sopra dell’1,5 per mille imprese.
Spostando l’ottica nel campo del valore generato, è ancora la Lombardia a risultare prima per valore della produzione (7,2 miliardi di euro nel 2022), seguita da Emilia Romagna (a quota 4,8 miliardi) e Veneto (3.4 miliardi). Il Friuli Venezia Giulia è invece la regione in cui le Società Benefit contribuiscono maggiormente al totale del valore generato dal territorio (16,9 euro ogni mille prodotti), seguita dall’Emilia Romagna (16,8) e dalla Sardegna (12,8).
La Ricerca nazionale sulle società benefit 2024 conferma il ruolo significativo delle società benefit come un'evoluzione promettente nel panorama imprenditoriale. Queste società integrano gli obiettivi di lucro con l'impegno a promuovere benefici comuni per la società e l'ambiente, rappresentando così una concreta espressione di innovazione. Questa integrazione mira a creare un valore aggiunto che potrebbe avere un impatto positivo su diversi settori economici e, in ultima analisi, sull’intero Sistema Paese.
- 13:53 - Mo: Gaza, '34.735 palestinesi uccisi da inizio guerra'
Gaza, 6 mag. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno ucciso 34.735 palestinesi nei sette mesi di guerra contro Gaza. Lo rende noto il ministero della sanità della Striscia, aggiungendo che almeno 78.108 persone sono rimaste ferite negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre.
- 13:47 - Milano: gip, 'funzionari Comune hanno violato l'abc dei principi di legalità'
Milano, 6 mag. (Adnkronos) - L'intervento nel cantiere di via Leopontina che avrebbe portato a "insediamenti abitativi spropositati" è stato realizzato in violazione del Pgt del Comune (che vieta nuove costruzioni nei cortili più alte delle preesistenti), qualificando l'intervento come ristrutturazione edilizia, utilizzando la Scia e monetizzando le aree da cedere al Comune. E' quanto emerge nel decreto di sequestro preventivo, firmato dal gip di Milano Mattia Fiorentini, che vede nove indagati fra cui quattro funzionari (o ex) di Palazzo Marino. In particolare si tratta del dirigente e due responsabili dello Sportello unico per l'edilizia e dell'allora presidente della Commissione comunale per il Paesaggio Marco Prusicki che avrebbe omesso di rilevare la difformità del progetto.
Per il giudice, i dirigenti e funzionari coinvolti hanno "violato l'abc dei principi costituzionali di legalità, di tipicità dell'atto amministrativo, di gerarchia delle fonti, su cui si fonda lo stato di diritto, dei principi di cui all'art. 117 della Costituzione, che sorreggono la legislazione concorrente delle Regioni in materia di Governo del Territorio (ovvero l'urbanistica), mediante determine e procedure abnormi". Si evidenzia la formazione di "un sistema che - attraverso una lettura elastica del Regolamento edilizio, fondata su determine dirigenziali - finisce per attribuire alla suddetta commissione comunale per il paesaggio poteri in realtà decisori discrezionali sulla fattibilità del progetto edilizio, addirittura anche in fase di esame del titolo edilizio, in materie che quindi esulando del tutto dal campo suo proprio della compatibilità paesaggistica, per sconfinare in quello edilizio e soprattutto urbanistico".
Un sistema che avrebbe consegnato all'organismo "valutativo" del Comune "poteri discrezionali in ordine alla formazione dei titoli edilizi, non ammissibili e in contrasto col sistema nella materia previsto e disciplinato dalla legge dello Stato e della Regione Lombardia". Per il gip la Commissione per il Paesaggio, alla quale il Regolamento edilizio comunale e il Pgt del Comune di Milano hanno attribuito ampi poteri valutativi in fase istruttoria delle pratiche edilizie, è un organismo che non garantisce indipendenza e trasparenza, in quanto composto da professionisti architetti, nominati personalmente dal sindaco, che esercitano la libera professione a Milano (per cui ricevono parcelle dagli operatori), i cui progetti vengono sottoposti alla valutazione della stessa commissione del paesaggio, in osmosi con l'ufficio dello Sportello unico dell'edilizia, che per legge valuta gli stessi progetti".
- 13:45 - Mo: Macron, 'ferma opposizione a offensiva israeliana a Rafah'
Tel Aviv, 6 mag. (Adnkronos) - La massima priorità della Francia è il rilascio di tutti i prigionieri e un cessate il fuoco. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, scrive l'ambasciata francese in Israele su X. Macron ha inoltre ribadito "la sua ferma opposizione alla prevista offensiva israeliana su Rafah e all’urgente necessità di garantire un massiccio ingresso di aiuti umanitari attraverso tutti i punti di accesso alla Striscia di Gaza".
- 13:43 - Colloquio virtuale? Ecco come farlo nel miglior modo possibile
Roma, 6 mag. (Adnkronos/Labitalia) - L’assunzione a distanza è ormai prassi comune tra i selezionatori, anche nei casi in cui sarebbe facile per un candidato partecipare di persona. I colloqui virtuali sono convenienti per tutti: non si devono calcolare né spese di viaggio, né tempi di spostamento, né tantomeno si deve considerare una logistica particolare. Tuttavia, le interazioni virtuali comportano le proprie difficoltà; questo è particolarmente vero se si sta cercando di fare una prima impressione positiva su un potenziale datore di lavoro e, di conseguenza, di ottenere il posto.
Oltre agli ovvi problemi associati alla comunicazione virtuale (ad esempio, gli inconvenienti tecnici), ve ne sono altri più complessi. È difficile 'leggere' le persone attraverso uno schermo e non è possibile farsi un’idea dell’atmosfera e della cultura dell’azienda senza visitare la sede e interagire con i dipendenti. Inoltre, eliminando la barriera di accesso, il reclutamento virtuale ha aumentato notevolmente la concorrenza. Ma cosa si può fare per garantire un colloquio virtuale fluido e di successo? Ecco alcuni consigli utili dell'Autorità europea del lavoro | Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, riportati dal sito dell'Eures.
"Anche se partecipi a un colloquio virtuale, il modo in cui ti prepari preventivamente deve essere lo stesso di un colloquio in presenza. Fa’ una ricerca sull’azienda e sulla posizione per la quale ti stai candidando e prendi un po’ di tempo per preparare le tue risposte alle domande standard dei colloqui. Inoltre, prendi in considerazione un elenco di domande da porre al selezionatore, per dimostrare che sei sinceramente interessato al ruolo", spiegano gli esperti.
"Non vi è niente di peggio -si legge ancora nei consigli- che essere preparati in modo eccellente e poi dover affrontare un fallimento tecnico imprevisto. Per evitare questo problema, controlla la velocità e la connessione a internet e assicurati che la fotocamera e il microfono funzionino. Inoltre, assicurati di conoscere bene la piattaforma che userai per il colloquio. Fa’ una chiamata di prova a un amico o a un membro della famiglia per fare una verifica".
Come spiegano gli esperti "anche se il tuo interlocutore non avrà una visione completa della stanza ove ti trovi, mantenere uno spazio ordinato è sempre una buona idea, in quanto riduce al minimo le distrazioni e aiuta a concentrarsi nella conversazione. Utilizza uno sfondo semplice, reale o virtuale, e regola l’illuminazione: posizionalo davanti a te, non dietro, in modo da essere chiaramente visibile. Va da sé che le interruzioni devono essere ridotte al minimo. Scegli una stanza tranquilla, metti il telefono in silenzio e comunica alle persone vicine di non disturbarti".
"Potresti essere tentato di indossare qualcosa di presentabile e non pensarci più, ma la ricerca dimostra che le scelte relative all’abbigliamento influenzano la nostra fiducia, il nostro comportamento e persino le nostre prestazioni cognitive. Di conseguenza, possono avere un forte impatto sul modo in cui ci presentiamo agli altri. Quindi, prendi il tempo di vestirti come se dovessi andare in quell’ufficio per una giornata di lavoro. Entra nel ruolo che stai cercando selezionando attentamente il tuo abbigliamento e sarai già un passo più vicino al tuo obiettivo", si legge ancora sul portale dell'Eures.
- 13:37 - Arte, tripudio di colori nel nuovo volume della collezione Menarini dedicato a Veronese
Torino, 6 mag. - (Adnkronos) - Nella grande civiltà pittorica veneziana del XVI secolo, Paolo Veronese (Verona 1528 - Venezia 1588) si distinse per la peculiare armonia delle sue tinte limpide, brillanti, gioiose e per la trasparenza delle sue atmosfere: mezzi espressivi e libertà di atteggiamenti che ne faranno un punto di riferimento per la pittura veneziana del Settecento, la cui influenza in Europa si farà sentire ben oltre il periodo del Romanticismo.
L'ultimo volume della prestigiosa collana Volumi d'Arte del Gruppo Menarini è un invito alla riscoperta del Veronese, lo straordinario pittore ammirato dai contemporanei e imitato da una schiera eccelsa di artisti di epoche successive. L'autore della monografia è Giovanni Carlo Federico Villa, studioso di pittura veneta del Rinascimento e museologo, direttore di Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica di Torino. E proprio lo storico palazzo torinese ha ospitato, domenica 5 maggio, la presentazione del volume sull'opera di un maestro che riporta ai fasti della Serenissima Repubblica, nello splendore dei colori che solo la pittura veneziana può regalare.
Paolo Caliari, più noto semplicemente come il Veronese, è colui che insieme a Tiziano e Tintoretto ha composto la triade capace di dominare la pittura europea del Cinquecento e divenire modello di riferimento per la modernità in pittura, l'esempio da cui prende avvio la stagione impressionista. "Veronese è l'artista che ha interpretato, narrato e inaugurato il Cinquecento come pittore di figure e architetture, disegnatore e colorista senza eguali - ha spiegato Villa - La sua lezione ha attraversato i secoli, apprezzata e compresa da tutti coloro che hanno cercato di colorare l'emozione del mondo, narrando l'agire umano sul palcoscenico del Teatro della vita. Fu il meno veneziano, il più 'italiano' fra i pittori che hanno lasciato il segno in laguna. Perché 'foresto', nato, cresciuto e formato in una città che si appoggia ai colli e guarda la pianura, riceve umori e messaggi d'arte dalle terre lombarde ed emiliane, coltiva la classicità e sperimenta l'invenzione".
Carlo Ridolfi (1594-1658), pittore e scrittore veneto, sintetizzò in poche righe tutto quello che era il senso della pittura del Veronese: "Secondò la gioia, rese pomposa la bellezza, rese più festevole il riso".
"Assieme a Tiziano e Tintoretto, Veronese è stato tra i protagonisti assoluti della pittura veneziana: è questa la triade del secolo d'oro, che utilizzò la luce, il colore, l'atmosfera per creare quella modernità che ha poi influenzato tutti gli artisti fino agli impressionisti. Veronese è il protagonista dell'ultima delle monografie Menarini, la cui collana da quasi 70 anni racconta la storia dell'arte italiana attraverso i più grandi protagonisti, quelli a volte dimenticati, a volte meno conosciuti, ma che hanno rappresentato lo straordinario ruolo dell'Italia per la storia dell'arte occidentale".
"Con Veronese prosegue il viaggio che Menarini ha cominciato nel 1956, quando è andato in stampa il primo dei suoi Volumi d'Arte - sottolineano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini - La ricerca di bellezza e la diffusione di cultura sono fondamenti di civiltà e di crescita collettiva e siamo convinti che arte e scienza siano un sodalizio inscindibile per il progresso e il futuro delle giovani generazioni".
Nel corso degli anni, la vocazione artistica del Gruppo Menarini si è evoluta con il progetto multimediale Menarini Pills of Art, brevi video con 30 milioni di visualizzazioni in cui esperti del settore raccontano aneddoti e curiosità delle opere protagoniste dei Volumi d'Arte Menarini. Oggi sono disponibili oltre 700 contenuti sul canale YouTube di Menarini in otto lingue, come ricorda Valeria Speroni Cardi, direttore della Comunicazione di Menarini Group.
"La missione artistica di Menarini è quella di valorizzare i grandi pittori italiani facendoli riscoprire in maniera divulgativa - ha dichiarato Valeria Speroni Cardi - Con i volumi monografici facciamo conoscere le opere d'arte che impreziosiscono i nostri musei anche a chi non ha l'opportunità di visitarli. Realizziamo non solo i Volumi d'Arte, ma anche le cosiddette 'Pills of Art', che hanno raggiunto 30 milioni di visualizzazioni in ben otto lingue: si tratta di brevi videopillole, reperibili su YouTube, che raccontano aneddoti e piccole storie di questi meravigliosi pittori, in particolare del Rinascimento".
Il Gruppo farmaceutico Menarini, con sede a Firenze, è presente oggi in 140 paesi del mondo; con 4,375 miliardi di euro di fatturato, conta più di 17.000 dipendenti. Con 9 centri di Ricerca e Sviluppo i suoi prodotti sono presenti nelle più importanti aree terapeutiche tra cui cardiologia, oncologia, gastroenterologia, pneumologia, malattie infettive, diabetologia, infiammazione e analgesia. La produzione farmaceutica, invece, è realizzata nei 18 stabilimenti produttivi del Gruppo, in Italia e all’estero, dove sono prodotte e distribuite nei cinque continenti 609 milioni di confezioni all’anno. Con la sua produzione farmaceutica Menarini contribuisce, in modo continuo e con standard di qualità elevatissimi, alla salute dei pazienti di tutto il mondo.