- 15:20 - Mo: Gaza, 'almeno 274 morti in operazione a Nuseirat'
Gaza, 9 giu. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas ha aumentato le sue stime sulle vittime dell'operazione israeliana di ieri di salvataggio degli ostaggi a Nuseirat. Almeno 274 persone sono state uccise e 698 ferite durante l'attacco.
La parte palestinese ha parlato di un “massacro” di civili a Nuseirat, con immagini orribili di feriti e morti insanguinati, compresi bambini, che circolano sui social media. Al momento dell’operazione molte persone si stavano recando in un mercato vicino.
Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari ha detto che le forze speciali sono state sotto tiro durante l'intera operazione, che era stata pianificata per molto tempo. I palestinesi avrebbero usato bazooka contro le truppe nel corso dell'operazione, nella quale un ufficiale israeliano ha perso la vita.
- 15:12 - Europee: Scholz ha votato a Postdam nel primo pomeriggio
Berlino, 9 giu. (Adnkronos) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha votato nel primo pomeriggio a Potsdam. Ieri sera, al termine della campagna elettorale della Spd, manifestanti filo-palestinesi hanno manifestato a Duisburg.
I seggi elettorali in Germania sono aperti fino alle 18, sono chiamati al voto 65 milioni di cittadini tedeschi.
- 15:06 - Lavoro, italiani insoddisfatti per salario e non solo: il report
Roma, 9 giu. (Adnkronos/Labitalia) - Italiani insoddisfatti del proprio stipendio e non solo. Per il nono anno consecutivo, l'osservatorio JobPricing, anche per quest’anno in collaborazione con InfoJobs, indaga sul panorama della soddisfazione salariale in Italia. Quest'anno, oltre 4.400 lavoratori hanno condiviso le loro percezioni attraverso una survey online declinata su sei dimensioni principali: 1) equità (sono pagato il giusto rispetto al mio ruolo e rispetto agli altri); 2) competitività (sono pagato in linea col mio valore di mercato); 3) performance e retribuzione (sono pagato in proporzione al mio contributo individuale); 4) trasparenza (capisco e ho chiari i criteri di politica retributiva del mio datore di lavoro); 5) fiducia e comprensione (condivido i criteri di gestione delle retribuzioni della mia azienda); 6) meritocrazia (le ricompense vanno davvero a chi se le merita).
Nonostante un leggero incremento nella soddisfazione complessiva, registrato a 4 su 10, prevale una marcata e persistente insoddisfazione, particolarmente accentuata tra coloro che ricevono esclusivamente una retribuzione fissa. Questo fenomeno evidenzia l'urgente necessità per le aziende di adottare un approccio più ampio alla retribuzione, che integri benefit, incentivi variabili e gli altri elementi tipici dei modelli di Total Reward.
In un contesto dove l’inflazione continua a erodere il potere di acquisto, nonostante un aumento medio delle retribuzioni dell'1,8%, più della metà dei rispondenti indica che la propria azienda non è intervenuta a sostegno dei salari. Questa discrepanza tra le aspettative dei lavoratori e le politiche retributive applicate dalle aziende aumenta la sensazione di insicurezza e di insoddisfazione ed evidenzia una crescente richiesta di trasparenza, equità e riconoscimento del merito.
Il report rivela infatti un ampio dissenso riguardo alla mancanza di meritocrazia nelle pratiche aziendali. L'indice di soddisfazione relativo alla percezione di meritocrazia, che si attesta a soli 3,4 su 10, denota una diffusa insoddisfazione verso i criteri di riconoscimento e promozione interni. Questa situazione compromette anche la comprensione e l'accettazione delle politiche retributive da parte dei dipendenti, aggravando la percezione di ingiustizia. A livello di genere, in media le donne sono più insoddisfatte rispetto agli uomini in tutte le dimensioni esaminate, sollevando questioni di equità e meritocrazia che richiedono urgenti attenzioni e interventi mirati da parte delle aziende per garantire un ambiente di lavoro inclusivo e paritario.
Guardando al futuro, la fiducia espressa da circa la metà dei partecipanti verso un miglioramento delle prospettive lavorative nel 2024 rappresenta un segnale positivo, anche se le aspettative sul fronte salariale rimangono moderate. Questo dualismo riflette la complessità del panorama lavorativo attuale, dove il desiderio di un ambiente lavorativo migliore convive con la consapevolezza delle sfide economiche persistenti.
Il 'Salary satisfaction report 2024' chiama le aziende all'azione, sottolineando l'urgenza di adottare politiche retributive che tengano conto della realtà economica e delle aspettative dei lavoratori. L’importanza di un approccio al 'Total Reward' che valorizzi gli elementi tangibili e intangibili, come benefit, opportunità di crescita professionale e un ambiente lavorativo stimolante, si rivela cruciale per aumentare la soddisfazione dei dipendenti e affrontare le problematiche di equità e meritocrazia. L'obiettivo è di promuovere non solo la soddisfazione retributiva ma anche il benessere generale e l'engagement dei dipendenti, fondamentali per la competitività aziendale in un mercato in costante evoluzione. In conclusione, il report invita a un ripensamento delle strategie retributive, ponendo le basi per un dialogo costruttivo tra lavoratori e datori di lavoro volto a promuovere un ambiente lavorativo equo, inclusivo e motivante.
Secondo Nicole Boccardini, senior consultant in JobPricing, "anche quest'anno, emerge con chiarezza che la soddisfazione sul lavoro non è unicamente determinata dal denaro, confermando un trend osservato sin dall'edizione del 2015. Sebbene la retribuzione fissa rivesta un ruolo significativo, il 'Salary satisfaction report' dimostra inequivocabilmente che sono gli elementi intangibili a fare la differenza: rapporto con colleghe/i e superiori, equilibrio tra lavoro e vita personale, e opportunità di sviluppo e formazione sono fattori cruciali che influenzano positivamente il livello di soddisfazione di lavoratrici e lavoratori".
"Quanto emerso -continua- non fa altro che sottolineare l'importanza di un approccio completo alla remunerazione, abbracciando il concetto di total reward, che considera sia gli aspetti monetari che quelli non monetari per favorire il benessere complessivo di lavoratrici e lavoratori. Promuovere un equilibrio tra vita lavorativa e personale è cruciale non solo per il benessere individuale, ma anche per il successo globale delle organizzazioni. Non da ultimo, è evidente che le differenze di genere continuano a influenzare la soddisfazione salariale, con le lavoratrici generalmente più insoddisfatte degli uomini. Questo sottolinea l'importanza di implementare politiche retributive equilibrate e trasparenti per promuovere l'equità di genere nei luoghi di lavoro", sottolinea.
Gli studi sulle retribuzioni dell’osservatorio JobPricing sono resi possibili dagli utenti di StipendioGiusto.it, che ogni giorno confrontano le proprie retribuzioni con il mercato. StipendioGiusto.it è la piattaforma dell’osservatorio JobPricing che orienta i lavoratori nel complesso mondo delle retribuzioni. Quest’anno, e per la seconda volta, ha collaborato alla distribuzione della survey anche InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online. Gli utenti della job board hanno partecipato attivamente all’indagine lasciando il loro contributo.
- 14:42 - Europee: Macron ha votato, partecipazione in leggero aumento
Parigi, 9 giu. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Il presidente francese Emmanuel Macron ha votato questo pomeriggio alle elezioni europee al seggio elettorale di Le Touquet, poco dopo che i primi dati provvisori sulla partecipazione indicavano un leggero aumento rispetto al 2019. Il 19,81% registrato alle 12 è leggermente superiore al 19,2 del 2019, ma si distingue di più rispetto al risultato provvisorio del 2014 in questo periodo, quando aveva già votato il 15,7%.
Macron non ha rilasciato alcuna dichiarazione dopo aver espresso il suo voto, così come non lo hanno fatto gli altri candidati, con il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, il favorito per la vittoria. I sondaggi delle ultime settimane stimavano che l'estrema destra Bardella avrebbe ottenuto circa il 33% dei voti, il doppio del punteggio previsto per il principale candidato di Macron, Valérie Hayer, pari a circa il 16%. La leader di estrema destra del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha guidato il voto nelle ultime due elezioni europee, nel 2014 e nel 2019, ma con un margine molto più ridotto.
- 14:38 - Iran: presentata lista candidati presidenziali, esclusi Ahmadinejad e Lariyani
Teheran, 9 giu. (Adnkronos/Dpa) - L'ex presidente dell'Iran Mahmoud Ahmadinejad e l'ex negoziatore nucleare ed ex presidente del parlamento Ali Lariyani non sono stati inclusi nella lista finale dei candidati per le elezioni presidenziali del 28 giugno nella repubblica islamica, pubblicata oggi. Il Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione, l'organismo rappresentativo dell'autorità religiosa iraniana incaricata di selezionare i candidati, ha ammesso le candidature di nomi di spicco come l'ex negoziatore del programma nucleare iraniano, Said Jalili, anch'egli rappresentante del potere supremo leader del paese davanti al Consiglio di sicurezza nazionale.
Sono state ammesse anche le candidature dell'attuale Presidente del Parlamento; Mohammad Bagher Ghalibaf; il deputato riformista Masud Pezesjian, l’ex ministro della Giustizia Mostafa Purmohamadi. Un altro nome di spicco, l'ex vicepresidente Eshaq Yahangiri, è stato squalificato dalle autorità religiose iraniane, secondo la lista pubblicata dall'agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim, in vista delle elezioni anticipate a causa della morte in un incidente di elicottero dell'ex presidente, Ebrahim Raisi, il 19 maggio.
- 14:28 - Ucraina: Peskov, 'Occidente nell’estasi prebellica'
Mosca, 9 giu. (Adnkronos) - I Paesi occidentali sono entrati in una “estasi prebellica” e, con questo pretesto, hanno iniziato a censurare i loro media, anche quelli più autorevoli. I materiali scritti sotto dettatura sono visibili ad occhio nudo, ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov a Vgtrk.
Peskov ha osservato che anche le più grandi agenzie internazionali sono “sotto pressione da parte del Paese in cui si trovano le loro sedi”. “Loro si stanno preparando per la guerra con noi. Entrando in questa estasi prebellica, iniziano a violare gli interessi dei media, censurandoli", ha sottolineato il rappresentante del Cremlino.
- 14:07 - Ucraina: Orban, 'pace dipende da elezioni europee e americane'
Budapest, 9 giu. (Adnkronos) - Ci si può aspettare una soluzione del conflitto ucraino se le forze amanti della pace vinceranno le elezioni per il Parlamento europeo e negli Stati Uniti. Lo ha detto ai giornalisti il primo ministro ungherese Viktor Orban dopo aver votato per le elezioni del Parlamento Europeo.
"La pace - ha detto Orban alla Tass - può essere raggiunta in due passi": alle elezioni del Parlamento europeo in corso in tutti i paesi dell'Unione Europea, dove al centro c'è la questione della guerra e della pace. E alle elezioni presidenziali di novembre negli Usa: "Questo è il secondo passo", se le elezioni in Europa e negli Stati Uniti "vengono vinte da persone amanti della pace", allora la pace potrà essere stabilita in Ucraina.
"Ora, il nostro primo compito è vincere le elezioni per il Parlamento europeo", ha detto il capo del governo ungherese, aggiungendo di aver seguito da vicino le campagne elettorali in Francia, Germania, Italia e altri paesi dell'Unione Europea e di aver visto che ovunque la questione della guerra e della pace è venuta alla ribalta. "Questa è ormai una questione paneuropea", ha sottolineato Orban. "Pertanto è possibile interpretare la campagna elettorale nei paesi europei come una campagna sul tema della guerra e della pace".