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- 10:59 - Ucraina: Salvini, 'mai con quel guerrafondaio di Macron, follia ipotizzare invio nostri figli'
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - "Mai con Macron. Non sarò mai d'accordo con Macron quando ipotizza l'invio di soldati e di truppe di terra a combattere e morire in Ucraina. Mai nel nome mio, né della Lega. L'Ucraina la stiamo sostenendo con aiuti economici ed umanitari e di accoglienza, ma chi parla di mandare i nostri figli e soldati in Ucraina è pericoloso e va fermato. E' follia ipotizzare l'invio dei nostri figli a combattere e morire fuori dai confini europei. Ecco questa è una altra grande scelta dell'Europa che verrà". Così Matteo Salvini a L'Italia s'è desta su Radio Cusano campus.
"L'Europa è nata per garantire la pace, il benessere e il lavoro. Non per imporre auto elettriche, case green, carni sintetiche o dare retta a quel guerrafondaio di Macron che vorrebbe mandare i soldati di mezza Europa a combattere e morire fuori dai nostri confini. Dire questo - prosegue Salvini - mi comporta le accuse di certa sinistra che sono l'agente segreto di Putin. Non sono l'agente segreto di nessuno, penso che dobbiamo garantire ai nostri figli un futuro di pace e che torni, come chiede il Santo Padre, a parlare ed imporsi la diplomazia. E quindi che qualcuno fermi Macron. Le sue parole sono veramente inaccettabili".
Salvini conclude: "E' certa politica italiana ahimé anche di centrodestra che preferisce Macron a la Le Pen. Chi sceglie la Lega fa invece una scelta molto chiara: Tutta la vita la Le Pen".
- 10:52 - Mo: Rafah, la città meridionale di Gaza con 1,5 milioni di abitanti/Scheda
Gaza, 6 mag. (Adnkronos) - Rafah, che aveva una popolazione di circa 270.000 abitanti prima che la guerra a Gaza iniziasse il 7 ottobre, ora ospita la maggioranza dei 2,3 milioni di abitanti della Striscia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 1,2 milioni di persone si sono rifugiate nella città situata all’estremità meridionale di Gaza, al confine con l’Egitto. Quasi la metà della popolazione presente nella città è composta da minorenni.
Medici Senza Frontiere ritiene che in totale oltre 1,5 milioni di persone si trovino attualmente nella città, dopo essere fuggite dalle aree settentrionali e centrali dell’enclave a causa delle operazioni di terra e degli attacchi aerei israeliani. L’esercito israeliano ha chiesto alla popolazione di alcune zone orientali di Rafah di spostarsi gradualmente nella 'zona umanitaria' designata, situata nel sud-ovest dell’enclave. L'Idf afferma che l'esercito "ha ampliato la zona umanitaria ad al-Mawasi per accogliere i crescenti livelli di aiuti che affluiscono a Gaza".
- 10:32 - Mo: Idf, 'colpita area provenienza attacchi di Hezbollah su alture di Golan'
Tel Aviv, 6 mag. (Adnkronos) - L'Idf ha colpito la fonte dell'attacco contro un sito militare israeliano sulle alture di Golan, dove Hezbollah ha lanciato circa 30 razzi, rivendicando subito dopo l'attacco. Lo rende noto la radio dell'esercito israeliano.
- 10:32 - Migranti, raffica di sbarchi a Lampedusa: 700 in due giorni
Palermo, 6 mag. (Adnkronos) - Nuova ondata di sbarchi di migranti sull'isola di Lampedusa. Sono stati oltre 700 i migranti arrivati in poco meno di 48 ore. Durante la notte sono arrivate altre 93 persone a bordo di tre imbarcazioni. Ieri sono stati 17 gli sbarchi complessivi, per un totale di 627 persone. Sono provenienti soprattutto da Tunisia e Libia, Costa d'Avorio, Camerun, Ciad, Guinea Konakry, Sudan, Burkina Faso, Nigeria, Egitto, Siria e Senegal. Al momento sono 552 i migranti presenti all'hotspot dell'isola di Lampedusa. Per oggi la prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 252 migranti con il traghetto di linea Sansovino che arriverà stasera a Porto Empedocle (Agrigento).
- 10:21 - Mo: Unrwa, 'non abbandoneremo Rafah'
Gaza, 6 mag. (Adnkronos) - L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha esteso un rinnovato avvertimento contro le conseguenze di un'operazione israeliana a Rafah, aggiungendo che l'agenzia non lascerà la sovraffollata città meridionale di Gaza.
“Un’offensiva israeliana a Rafah significherebbe più sofferenze e morti tra i civili. Le conseguenze sarebbero devastanti per 1,4 milioni di persone”, scrive l'Unrwa su X. "L’Agenzia manterrà una presenza a Rafah il più a lungo possibile e continuerà a fornire aiuti salvavita alle persone”.
- 10:14 - Mo: Consiglio norvegese per i rifugiati, 'evacuazione Rafah inizio di un incubo'
Gaza, 6 mag. (Adnkronos) - L'ordine di evacuazione Rafah è “completamente problematico, disumano e pericoloso. E' uno scenario da incubo". Lo ha detto ad al Jazeera Samah Hadid, portavoce del Consiglio norvegese per i rifugiati, spiegando che “Al-Mawasi, dove alle persone è stato ordinato di evacuare, non è attrezzata per accogliere” più sfollati interni poiché ospita già centinaia di migliaia di palestinesi. Non dispone di assistenza e servizi umanitari sufficienti per sostenere ulteriore popolazione sfollata”.
L'evacuazione di Rafah, ha affermato, è “l'inizio di uno scenario da incubo per la popolazione, da mesi è terrorizzata da ciò che accadrà”. Anche le agenzie umanitarie “sono terrorizzate” perché un’offensiva di Rafah porterebbe al collasso della risposta umanitaria. "Dipendiamo davvero dall'hub di Rafah per distribuire gli aiuti e organizzarne la distribuzione in tutta quell'area".
- 10:00 - Mo: Unrwa, 'offensiva Rafah sarebbe semplicemente catastrofica'
Gaza, 6 mag. (Adnkronos) - “Siamo in una situazione in cui qualsiasi avanzata su larga scala da parte delle forze israeliane a Rafah significherà più sofferenza e morte. La conseguenza sarebbe devastante per la popolazione di Rafah, che è sei volte la popolazione prebellica: metà degli 1,4 milioni di abitanti sono bambini. La maggior parte di queste persone sono già state sfollate molte volte. La sfida in questa fase è insormontabile". Lo ha detto ad al Jazeera il portavoce dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Jonathan Fowler.
“Gli ordigni inesplosi devono essere rimossi prima che le persone ritornino nelle zone (che avevano abbandonato) e vivano in sicurezza. Altrimenti le persone sono spinte verso aree nelle quali la loro vita è a rischio - ha aggiunto Fowler - Nella Striscia di Gaza nessun posto è sicuro, le persone sono state costantemente sfollate, più e più volte. Anche i piani di emergenza offrono poco conforto. Le conseguenze di una simile offensiva sarebbero semplicemente catastrofiche”.