Cambi di squadra e cambi di allenatore no, cambi di stagione sì: primavera inoltrata, tempo di cambiamenti anche nelle domeniche bestiali, of course. E quindi se da un lato ci si attrezza per l’odiato cambio stagione, per evitare che il caldo produca effetti nefasti (senza successo) dall’altro si cambia pure atteggiamento nei confronti di arbitri e assistenti, visto l’avvicinarsi dei verdetti finali. Poi certo, ci sono pure cambiamenti più drastici: qualcuno si trova infatti a dover trovare un nuovo lavoro viste le proprie scelte, altri addirittura provano a cambiare habitat.

CAMBIO CAMBIO CAMBIO DI MENTALITA’ (E DATEMI UN’ALTRA IDENTITA’)
Eh sì, come nella canzone dei Negrita andava cercando una nuova identità Simone Bovio del Valduggia Calcio, I Categoria Piemonte, squalificato per quattro giornate perché “espulso dalla panchina, su segnalazione dell’assistente arbitrale n. 1, per condotta ingiuriosa nei confronti dei componenti della terna e per ingresso non autorizzato sul terreno di gioco. Il giocatore, accorto di aver esagerato, tentava di non farsi identificare nascondendosi tra i compagni di squadra”.

CAMBIA MESTIERE
Suvvia, chi non l’ha mai sognato almeno una volta e in maniera scherzosa di essere arbitro in una gara della squadra del cuore e favorirla spudoratamente? Ha deciso di coronare il suo sogno Jan Smit, olandese, che ha arbitrato la gara tra il St.George e Sv De Valken di quarta divisione. Serviva a un pareggio per essere promosso al St.George, che però si avviava a concludere la gara perdendo 2 a 1, ma ecco che arrivano tre espulsioni per gli avversari e 15 minuti di recupero che valgono il 2 a 2 e la promozione finale. Promozione ovviamente festeggiata sul palco, alzando pure il trofeo. E’ stato radiato, e si è anche piccato: “Non stavo affatto festeggiando: ho solo intonato i loro cori e alzato il trofeo”. Ineccepibile.

CAMBIATE SPORT (E HABITAT)
A zona, a uomo, diagonale, spazi “vediamo un po’ a che punto è la fase difensiva in Mls” avrà pensato il procione che è entrato in campo al Subaru Park di Philadelphia mentre si giocava la gara tra Union e New York City. L’animale ha dribblato un po’ tutti quelli che cercavano di catturarlo, facendosi beffe sia della difesa a tre che della difesa a quattro, percorrendo il campo da parte a parte e diventando in un attimo beniamino del pubblico, entusiasta delle gesta di “Raquinho” (Raccoon = procione) , che poi si è lasciato catturare quando ormai sfinito è stato intrappolato con un bidone.

CAMBIO E PURE DOCCIA
Scuotere la testa è un gesto di disapprovazione, arbitri particolarmente suscettibili possono considerarlo offensivo, se sono schifiltosi poi possono chiedere pure lunghe squalifiche, come quella comminata a Niccolò Scordino del Marciana Marina, Seconda Categoria Toscana, fermato fino al prossimo 16 settembre perché “espulso per condotta violenta verso un calciatore avversario, dopo la notifica si avvicinava al commissario di campo e mentre lo offendeva, scuoteva la testa tanto che con il sudore raggiungeva al corpo il dirigente federale”. La squalifica se l’è sudata, non c’è che dire.

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