ROVIGO – Fleximan? Non un solo indagato, ma probabilmente due. È solo questione di ore e gli investigatori sono convinti di poter identificare la persona che in una registrazione video appariva assieme a Enrico Mantoan, 42 anni (nella foto), polesano residente in un B&B ad Ariano nel Polesine, sospettato di essere l’uomo che, in un impeto di rivolta, dava l’assalto agli autovelox. Quando il 3 gennaio Fleximan, armato di un flessibile, ha colpito a Rosolina, erano infatti due le persone che si muovevano nella zona prima del sabotaggio.

Per questo si sta analizzando il traffico telefonico dell’operaio, saranno incrociati i dati e le comunicazioni per verificare con chi si sia tenuto in contatto nelle notti in cui sono avvenuti i cinque episodi che gli vengono contestati. Secondo la Procura di Rovigo, diretta da Manuela Fasolato, avrebbe colpito per la prima volta il 19 maggio dell’anno scorso e poi il 19 luglio a Bosaro. La sera del 24 dicembre si sarebbe ripetuto a Corbola e Taglio di Po. L’ultimo episodio, a cui si riferisce la ripresa video, risale al 3 gennaio.

Le ricerche del complice guardano verso gli ambienti di estrema destra, frequentati da Mantoan che è stato segretario provinciale di Forza Nuova a Rovigo, poi ha partecipato alle attività di Soccorso nazionale, un’associazione di volontariato in aree colpite da calamità. Appartiene però anche alla galassia no vax e ha fatto parte del corpo dei vigili del fuoco. Frequentatore dei social, ha lasciato dichiarazioni soddisfatte dopo qualche impresa di Fleximan e di favore nei confronti di Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova.

Lo scorso gennaio, legando Fleximan e idee no vax, postava: “La domanda che spopola in questi giorni è perché Fleximan è definito eroe. Perchè forse meglio un Eroe che abbatte 8 pali di ferro che eroi che hanno abbattuto 79mila anime”. Il riferimento era ai decessi per Covid. Qualche giorno prima: “Se son rose fioriranno, se son velox… Taglieranno”. Esprimere idee non è un reato, né una prova di colpevolezza, ma in una occasione era sembrato provocare il capo dell’ufficio giudiziario di Rovigo: “Procuratore, non essere in-flessibile”. Due giorni fa, proprio la procuratrice Manuela Fasolato ha dato l’annuncio con un comunicato: “Si procede in fase di indagini preliminari a carico di un soggetto per i reati di danneggiamento aggravato a beni esposti per necessità o consuetudine alla pubblica fede e interruzione di pubblico servizio”.

L’interessato era indicato solo con le iniziali. A favore di Mantoan si sono subito schierati Fiore, segretario nazionale e fondatore di Forza Nuova, il vice segretario nazionale Luca Castellini e tutto l’ufficio politico del partito. “Non sappiamo se Enrico, dirigente di Forza Nuova a Rovigo e responsabile dell’Associazione Soccorso Nazionale, sia veramente Fleximan, ma sappiamo che se fosse colpevole, lo sarà solo per questo Stato, al contrario colpevole di vessare gli Italiani anche attraverso strumenti volutamente acquistati per svuotare le nostre tasche; strumenti, di fatto non omologati, che troppo spesso non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale”. Segue un elogio di “un’Italia profonda e ribelle che non subisce né mascherine, né logiche di guerra, né sostituzioni socio culturali, né imposizioni globaliste e nemmeno dittature stradali”. In una parola, solidarietà all’indagato. Intanto è partita una petizione per assicurargli sostegno per le spese legali. Mantoan ha nominato difensore l’avvocato Giorgia Furlanetto di Rovigo, ex assessore di Fratelli d’Italia ad Adria.

foto da Facebook

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