Alessia Pontenani, l’avvocata di Alessia Pifferi, che ieri è stata condannata all’ergastolo in primo grado per aver fatto morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi, ha denunciato insulti e minacce. Come da lei raccontato, durante la trasmissione “Detto da voi” su Telelombardia, ha ricevuto centinaia di chiamate e offese sui social in cui veniva definita “tossicodipendente” e prostituta” per aver garantito la difesa a Pifferi.

“Non mi era mai accaduta una cosa del genere. Ho ricevuto anche centinaia di messaggi sui social di minacce, insulti e intimidazioni. Hanno insultato me e Alessia Pifferi dandoci delle meretrici, delle prostitute, delle pazze. Io sono stata definita una ‘fattona‘ e una tossicodipendente perché quando metto le lenti a contatto sgrano gli occhi”, ha raccontato Pontenani. La legale ha poi reclamato rispetto per il suo lavoro: ” Questo è un caso tragico e serve solo rispetto. Da donna trovo inconcepibile quello che è accaduto, ma io sono un avvocato e garantisco il diritto ad avere una difesa“.

L’avvocata si è collegata con l’emittente televisiva mentre si dirigeva nel carcere di San Vittore, a causa del malore accusato nella scorsa notte da Pifferi. Le cause e le condizioni di salute della donna non sono state rese note al momento. Sulla sentenza del 13 maggio Pontenani, precedentemente indagata per falso ideologico, ha dichiarato che l’ergastolo non è definitivo e che “l’appello è dovuto”.

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Alessia Pifferi, la condanna all’ergastolo conferma che l’unica vittima è la piccola Diana

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