Dopo quattro giorni di fibrillazioni sta per arrivare a un punto di caduta la querelle interna alla maggioranza sulla retroattività dello spalma crediti edilizi e sulla sugar tax. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti tira dritto sul primo fronte, rispedendo al mittente la richiesta di Forza Italia di far partire l’obbligo di allungamento delle detrazioni a 10 anni dall’entrata in vigore del decreto Superbonus. In compenso apre al rinvio a gennaio 2025 dell’imposta sulle bevande zuccherate, invisa all’industria e al vicepremier forzista Antonio Tajani. Lo stesso segretario di Forza Italia tiene comunque a precisare che “l’emendamento presentato dal Mef” non è stato “concordato” con lui. Alla fine l’intesa per posticipare l’avvio della sugar tax al primo luglio 2025 è arrivata. Lo ha confermato il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, spiegando che “su questo è stato raggiunto un accordo”. “È una nostra vittoria”, ha commentato il capogruppo di Fi al Senato Maurizio Gasparri.

Un esito sudato, al prezzo di una forzatura in commissione dove FdI ha aumentato da 19 a 20 i componenti della commissione Finanze del Senato per evitare che la maggioranza andasse sotto, visto che anche le opposizioni hanno promesso battaglia sulla retroattività. Poco dopo però il presidente del Senato La Russa ha frenato, sottolineando che la modifica sarà operativa da mercoledì.

I lavori della commissione sono slittati più volte nel corso della giornata in attesa dei pareri del ministero dell’Economia sui subemendamenti che modificano quello del governo. I testi sono arrivati poco dopo le 16: quello sull’emendamento a prima firma Gasparri sull’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus in 10 anni è negativo. Sul tema della sugar tax, invece, si attende una riformulazione del Mef che individui la copertura per il rinvio a gennaio 2025, pari a circa 72 milioni. Giorgetti, intervenendo alla festa della Verità, ha confermato che il governo “sta facendo in queste ore uno sforzo per cercare, molto faticosamente, una copertura finanziaria per rinviare l’entrata in vigore della sugar tax al primo di gennaio del 2025”. L’entrata in vigore dall’1 luglio avrebbe generato quest’anno un gettito di 139 milioni, stando alle stime della Ragioneria generale dello Stato, che però nella prima versione della Relazione tecnica al provvedimento era partita dal presupposto che l’imposta fosse rinviata al 2026.

Le opposizioni sono sulle barricate sia sul metodo che sul merito. “Tutto si può fare tranne fare norme retroattive che danneggiano cittadini e imprese. Mai più retroattività”, ha detto il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia a un incontro con Confcommercio a Roma. Per il portavoce di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli “la norma sul superbonus di Giorgetti viola ogni principio di civiltà giuridica nel nostro Paese e con essa anche ogni credibilità che lo Stato ha nei confronti dei suoi cittadini e delle sue imprese. A prescindere da come la si pensi sul superbonus, questa è una norma assolutamente illiberale che, con la ragione di far pagare i conti dello Stato, non fa i conti con la nostra Costituzione e non affronta una questione essenziale, ovvero dove sono le risorse che potrebbero essere prese”.

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