Dalla contrarietà a parole all’atto concreto: Forza Italia ufficializza lo strappo con la maggioranza sul decreto Superbonus. Il partito guidato da Antonio Tajani infatti ha presentato due proposte per correggere l’emendamento del governo: uno sulla retroattività dello spalma-detrazioni del Superbonus e un altro sull’introduzione della sugar tax da luglio. Secondo le agenzie di stampa, si è tenuta in Senato una riunione per fare il punto tre le forze di maggioranza. All’incontro hanno partecipato per il governo il sottosegretario all’economia Federico Freni, il presidente della commissione Massimo Garavaglia (Lega) e il relatore del provvedimento Giorgio Salvitti (Fdi). L’esame del decreto superbonus riprenderà domani mattina alle 9.30 in Commissione Finanze al Senato.

Alle 18 è scaduto il termine per presentare i sub emendamenti all’emendamento del governo, arrivato nella notte tra venerdì e sabato. Forza Italia però ora formalizza la rottura: la prima proposta presentata chiede di far scattare l’allungamento a 10 anni delle detrazioni del Superbonus dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Ma Fi ha presentato in totale 4 o 5 subemendamenti al decreto: altri due riguardano la sugar tax. Uno chiede l’esonero per tutto il 2024, l’altro è più ambizioso e prevede di far scattare la nuova tassa solo a luglio 2026.

Sono due dei punti principali del provvedimento. L’emendamento del governo ha previsto infatti detrazioni spalmate su 10 anni, anziché 4, per le spese del Superbonus sostenute nel 2024 e 2025. Stesso allungamento anche per le detrazioni relative al Sismabonus e agli interventi per eliminare le barriere architettoniche. L’allungamento della detraibilità porta ad allineare il Superbonus, il Sismabonus e il bonus barriere agli altri incentivi edilizi, che prevedono già una ripartizione delle detrazioni su 10 anni. Forza Italia però chiede che le detrazioni spalmate su 10 anni valgano solo dall’entrata in vigore della legge. L’introduzione della sugar tax invece è oggetto di una lunga trattativa. L’emendamento del governo farebbe scattare l’avvio della tassa a luglio 2024, in forma ridotta, rinviando invece l’ingresso della plastic tax a luglio 2026. Una delle ipotesi su cui si lavora nella maggioranza è posticipare l’entrata in vigore a luglio 2025.

Il subemendamento che fa scattare l’allungamento a 10 anni delle detrazioni del Superbonus dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Superbonus, a prima firma Gasparri, “intende superare la retroattività che connota l’emendamento proposto dal Mef“, si spiega nella motivazione. Nella proposta di modifica si indicano oneri stimati in 390 milioni per ciascuno degli anni 2025, 2026, 2027 e 2028, con copertura per 300 milioni dal Fondo per interventi strutturali di politica economica (FISPE) e per i restanti 90 milioni dal Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili in corso di gestione.

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