“Da questa parte e dall’altra dei cancelli del salone siamo una nutrita rete di persone che lavorano al salone e che non potevano ignorare questa protesta che stava succedendo fuori”. Parla così Zerocalcare, uno dei più noti fumettisti italiani, uscito dal Salone del Libro di Torino (dov’era impegnato per la presentazione del suo libro) per unirsi alla manifestazione pro Palestina organizzata davanti ai cancelli dell’ingresso del Lingotto Fiera. “Le persone che hanno a cuore la questione palestinese non possono non essere qui – continua Michele Rech – Uno spazio che parla di cultura e attualità non può chiudere gli occhi sulla Storia con la S maiuscola, perché noi dovremo rispondere per tanto tempo al massacro che è in corso in Palestina. È la cosa più normale del mondo che questi temi vengano discussi in uno spazio come il Salone”.

Il fumettista ha parlato dopo che era tornata la calma tra manifestanti e polizia: una decina di attivisti degli oltre duecento in presidio aveva cercato di entrare, respinta dalla polizia con manganelli e scudi. E anche su questo Zerocalcare ha dedicato un passaggio: “E’ successo quello che è successo tante volte in questi giorni, cioè le persone che tentano di portare all’attenzione il massacro che sta avvenendo in Palestina vengono respinte con i manganelli, per cui penso che tutte le persone che hanno a cuore questa questione là dentro non possono non stare qui”.

di E. e G. Marchina

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Salone del Libro, Zerocalcare esce e si unisce alla manifestazione pro Palestina. Delegazione di attivisti autorizzata a entrare

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