Scontro totale sul Brennero. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini “formalizzerà la procedura di infrazione nei confronti dell’Austria“, annuncia lo stesso ministero dei Trasporti guidato dal leader della Lega. La sfida di Roma a Vienna riguarda i divieti austriaci che limitano la circolazione dei mezzi pesanti. Il Brennero è infatti la frontiera cruciale nello scambio di merci tra Italia e Germania: il continuo transito di tir che ingolfa le arterie autostradali del Tirolo ha portato Vienna a imporre sempre più paletti ai camion che vanno o provengono da Italia e Germania. In ballo ci sono la tutela dell’ambiente ed enormi interessi economici. Che ora Roma, ma anche Berlino, vuole tutelare. Per questo, dopo il Consiglio Trasporti Ue tenutosi in Lussemburgo, Salvini si dice pronto a far partire la procedura d’infrazione: “L’Italia ha esposto tutte le sue ragioni, sostenuta con forza dalla Germania e poi da altri Paesi come Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Olanda, Bulgaria”, viene sottolineato dal Mit.

“Ringrazio l’Italia e la Germania per l’approccio molto costruttivo” sulla situazione al Brennero, “sono delusa dal fatto che l’Austria continua a ritardare, vuole continuare le discussioni e non si sposta” dalla sua posizione “per accettare alcuna proposta. Questo non è costruttivo“, ha dichiarato anche la commissaria Ue per i Trasporti, Adina Valean, intervenendo in sessione pubblica al Consiglio. “Incoraggio uno spirito di cooperazione” e “invito tutti a rivedere la nostra proposta di compromesso“, ha sottolineato Valean, aggiungendo che il corridoio “riguarda tutta la rete europea“. “La situazione al Brennero è drammatica, abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e, senza una soluzione, saranno ancora più lunghe nelle aree confinanti. Dobbiamo evitarlo. E’ necessario trovare una soluzione comune per assicurare la fruibilità di questo collegamento tra il Nord e il Sud“, ha evidenziato il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, intervenendo a sua volta a Lussemburgo. “Dobbiamo tutelare ambiente e trasporti, è venuto il momento di fare qualcosa“, ha aggiunto.

“Il Consiglio prenda atto della insostenibilità economica e ambientale della situazione al Brennero e invitiamo la Commissione a intervenire come custode dei Trattati per ripristinare il diritto alla piena libertà di circolazione per tutti i cittadini europei”, è stato l’intervento di Salvini. “O la libera circolazione di uomini e merci vale per tutti oppure i Trattati per qualcuno valgono un pò di meno”, ha sottolineato il vicepremier, aggiungendo che “il corridoio del Brennero non appartiene solo all’Austria, all’Italia o alla Germania ma è essenziale per l’intera Europa“. “Abbiamo delle norme scelte unilateralmente dall’Austria che creano decine e decine di chilometri di code inquinanti, mi sembra evidente che la situazione del Brennero è insostenibile”, ha ribadito Salvini davanti agli omologhi europei. “Oltretutto – ha aggiunto il ministro – ci dicono che la qualità dell’aria nello stesso governo del Tirolo sono sotto i livelli di guardia grazie al ricambio del parco mezzi degli autotrasportatori. Tutti noi intorno al tavolo, a prescindere dalle idee politiche, abbiamo a cuore l’ambiente e crediamo nella lotta all’inquinamento. Crediamo anche però nel rispetto delle norme europee“.

“L’Austria è pronta a sedersi a un tavolo con Roma e Berlino per trovare una soluzione comune“, ha replicato la ministra dei Trasporti austriaca, Leonore Gewessler. “Le cifre del transito” nel corridoio “sono in aumento e la libertà di circolazione è garantita dai Trattati, ma non comporta l’obbligo di trasportare le merci su gomma: abbiamo delle capacità su rotaia, siete pregati di utilizzarle“, ha evidenziato la ministra. “Il transito nella regione del Tirolo è da molti anni in una situazione drammatica” e seppur “il Brennero è un importante corridoio, non significa che possiamo chiudere gli occhi davanti al problema”, ha sottolineato Gewessler. Nel 2022, ha proseguito, “c’è stato un transito di 2,5 milioni di camion che hanno attraversato la frontiera, il 90% del transito non ha origine nelle regioni interessate e i camion lo utilizzano anche se non è la strada migliore. Le popolazioni sono costrette a vivere con inquinamento dell’aria, costante rumore, l’infrastruttura è al limite. E proprio per far fronte a questo carico ha spinto il Tirolo ad adottare misure d’emergenza – ha concluso la ministra – per garantire sicurezza traffico e qualità ambientale, non ha niente a che fare con libertà circolazione“. Argomenti che però non hanno convinto Salvini.

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