Fincantieri, gruppo di cantieristica navale controllato al 71% da Cassa Depositi e Prestiti (ossia il ministero dell’Economia), ha firmato un accordo per l’acquisizione da Leonardo, controllata al 30% dal Mef, della società di subacquea “Underwater Armament Systems”. Un’operazione da 300 milioni di euro. Insieme con la recente acquisizione di Remazel Engineering, consolida il posizionamento del gruppo nel settore della subacquea e della difesa navale. Il Consiglio di amministrazione di Fincantieri ha deciso anche un aumento di capitale di 400 milioni di euro che sarà utilizzato proprio per finanziare l’operazione. Al perfezionamento di questa, Fincantieri acquisirà oltre alle tecnologie produttive dei siluri, anche il controllo di tecnologie subacquee acustiche. Leonardo guadagna in borsa il 3,5%, Fincantieri un più modesto 0,6%. Leonardo vale in borsa 13,2 miliardi di euro mentre Fincantieri capitalizza un miliardo. In passato per Weiss si era prospettata anche la possibilità di una vendita alla franco tedesca Knds.

Per Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, l’operazione è una “pietra miliare cruciale” nella “strategia underwater di Fincantieri per il prossimo ciclo industriale. Autonomia tecnologica subacquea e capacità esecutive globali, in questo nuovo scenario geopolitico e industriale, saranno i fattori distintivi che consentiranno di valorizzare pienamente il potenziale di Fincantieri nell’interesse degli stakeholder industriali e finanziari del Gruppo”.

“Underwater Armament Systems” di Leonardo nasce come Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (Wass), specializzata nella progettazione e costruzione di sistemi di difesa sottomarini e in particolare siluri, contromisure e sonar. Nel 2016 è confluita in Leonardo, dove è stata ridenominata “Underwater Armament Systems” (“UAS”) e dedicata alla commercializzazione del siluro leggero MU90; è localizzata a Livorno e Pozzuoli (Napoli). Nel 2023, UAS ha generato ricavi per 160 milioni di euro e profitti prima di tasse e interessi di 34 milioni.

L’a.d. di Leonardo Roberto Cingolani ha “confermato la cessione dell’intero perimetro di Wass a Fincantieri. Continua infatti l’interlocuzione con Fincantieri ma questa operazione, che fa rimanere nell’ambito del controllo pubblico attività e lavoratori, deve garantire entrambi i siti produttivi e prospettive di crescita, oltre che una rinnovata collaborazione tra i due gruppi”.
Lo sottolinea la Fiom-Cgil.

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