La finasteride, un comune farmaco per il trattamento della caduta dei capelli negli uomini, nota come alopecia androgenetica, usato anche dall’ex presidente Donald Trump, sembra possa incidere sulla funzione sessuale e la salute mentale di chi ne fa uso. Il farmaco è ora sotto esame da parte delle Agenzie di regolamentazione dei medicinali per valutare l’incidenza di questi possibili effetti collaterali, che possono avere un importante impatto sulla vita sociale e personale. Autorizzato per il trattamento dell’alopecia androgenetica, nel dosaggio da 1 mg, e per il trattamento dell’ingrossamento benigno della prostata, nel dosaggio da 5 mg, secondo l’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari, MHRA, del Regno Unito, il farmaco finasteride può causare depressione, pensieri suicidi e disfunzioni sessuali, inclusa la diminuzione del desiderio e difficoltà nel raggiungimento dell’erezione.

Anche in Italia, la finasteride è stata oggetto di una comunicazione di sicurezza da parte dell’Agenzia italiana del farmaco, AIFA, che aveva richiamato l’attenzione sul medicinale. L’MHRA ritiene che vi sia “una mancanza di consapevolezza” in merito ai rischi, motivo per cui l’Agenzia britannica ha emesso un avviso di sicurezza, chiedendo agli uomini che assumono finasteride di “rimanere vigili” sui potenziali effetti collaterali del farmaco. La finasteride, nello specifico, appartiene alla categoria degli inibitori della 5α-reduttasi e agisce bloccando l’enzima 5α-reduttasi di tipo 2, presente nei follicoli piliferi, che converte il testosterone in diidrotestosterone, o DHT. Il farmaco viene maggiormente prescritto per la cura dell’alopecia androgenetica, comunemente nota come calvizie; questa è la malattia dei capelli più comune, dovuta a principalmente a un eccesso di produzione di androgeni, in particolare di DHT, che rallenta la crescita dei capelli e favorisce l’assottigliamento dei capelli. Questa forma di alopecia può manifestarsi nelle donne, ma soprattutto negli uomini, nei quali le aree del cuoio capelluto colpite dalla calvizie presentano follicoli piliferi più piccoli, miniaturizzati.

La perdita dei capelli può avvenire a velocità variabile negli uomini, anche in età giovanile, e si verifica con un progressivo arretramento dell’attaccatura frontale, sebbene la caduta dei capelli possa verificarsi anche in specifiche aree del cuoio capelluto, in particolare nella parte superiore della testa. La finasteride arresta il processo responsabile della miniaturizzazione dei follicoli piliferi del cuoio capelluto, il che può rendere reversibile il processo della calvizie: per questo motivo, il farmaco è indicato negli stati precoci di alopecia androgenetica negli uomini di età compresa tra i 18 e 41 anni. L’efficacia del farmaco è stata provata in tre studi, nei quali il trattamento ha mostrato di poter fermare la perdita dei capelli nel 90% degli uomini con alopecia androgenetica in 5 anni e favorire la ricrescita in almeno la metà dei casi. A finire sotto la lente delle Agenzie di regolamentazione dei medicinali sono però i possibili effetti collaterali del farmaco, già segnalati dall’AIFA e ora oggetto anche di una revisione di sicurezza da parte dell’MHRA del Regno Unito. “È stato segnalato – evidenzia l’Agenzia britannica – che la finasteride, un medicinale usato dagli uomini per trattare la caduta dei capelli e l’ingrossamento benigno non canceroso della prostata causa depressione, pensieri suicidi e disfunzione sessuale, inclusa una diminuzione del desiderio sessuale e difficoltà a raggiungere l’erezione”. “In alcuni casi – ha precisato l’Agenzia – la disfunzione sessuale è persistita anche dopo l’interruzione del trattamento”.

Anche l’AIFA aveva evidenziato che gli effetti avversi possono persistere anche dopo la sospensione del trattamento e, in alcuni casi, secondo l’Agenzia italiana, per un periodo indefinito. Secondo il database dell’MHRA, dal 2020 ci sono state cinque segnalazioni di “comportamento suicidario e autolesionistico” con esito fatale e 41 segnalazioni con esito non fatale associate al trattamento con finasteride, che hanno indotto l’Agenzia a rivedere il profilo di sicurezza del farmaco e a introdurre una scheda di allerta per i pazienti, al fine di aumentare la consapevolezza su questi rischi. “È fondamentale che i pazienti siano a conoscenza delle informazioni vitali sui farmaci che stanno assumendo”, ha affermato Alison Cave, responsabile della sicurezza dell’MHRA. “Le nuove schede di allerta per i pazienti mirano ad aumentare la consapevolezza tra gli uomini che assumono finasteride sui potenziali effetti collaterali psichiatrici e sessuali, in modo che possano prendere una decisione informata sul loro trattamento e sapere cosa fare se manifestano questi effetti collaterali”, ha concluso Cave.

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