“Con la fine del fascismo“, la Liberazione “pose le basi per il ritorno della democrazia“. Lo scrive sui social in occasione del 25 aprile la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (leader di un partito, Fratelli d’Italia, che si richiama alla tradizione della destra neofascista del Movimento sociale italiano), seppure sotto forma di inciso per ribadire l'”avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà”, conclude.

Lo scorso anno, al primo 25 aprile in carica, la premier aveva scritto una lunga lettera al Corriere della sera in cui, pur senza mai dichiararsi antifascista, aveva definito la destra italiana “incompatibile” con “qualsiasi nostalgia del fascismo. “Il frutto fondamentale del 25 aprile è stato, e rimane senza dubbio, l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana”, prodotto di un “paziente negoziato volto a definire princìpi e regole della nostra nascente democrazia liberale” e “che si dava l’obiettivo di unire e non di dividere”, aveva affermato.

A Milano anche il vicepremier Matteo Salvini ha partecipato alla commemorazione al Sacrario dei caduti di tutte le guerre in piazza sant’Ambrogio. Ai cronisti che gli chiedevano se fosse la prima volta ha risposto: “Ma che prima volta, ho sempre onorato il 25 Aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo. Non l’ho detto fino all’ultimo? L’ho fatto per evitare che ci siano quelli che, invece di ricordare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi”. L’altro vicepremier, il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, si esprime con un tweet: “Ai caduti per la libertà. Ai caduti per la patria. Militari e civili. A tutte le vittime innocenti del nazifascismo. Onoriamo sempre la loro memoria, contro ogni forma di odio e intolleranza. Buon 25 aprile”, scrive.

Il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, invece, ha onorato le storie femminili della Resistenza raccolte nella mostra “Donne R-esistenti”, curata dal servizio civile e dall’Anpi di Roma: “Anche dal sacrificio di queste donne abbiamo ereditato i diritti e i principi della nostra Costituzione: dai diritti fondamentali a quelli sociali, dal diritto alla salute al ripudio dell’intolleranza, dell’odio e della guerra”, scrive l’ex premier sui social. “Non possiamo permettere che questi valori vengano oggi scalfiti, uno a uno, tra corsa al riarmo, tagli alla sanità e scarso impegno per assicurare dignità, salari giusti e sicurezza alle persone. Buon 25 aprile, Italia. Buona Liberazione. Non abbassiamo la guardia”, conclude.

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