Un’occasione per celebrare il pianeta, ma soprattutto per sensibilizzare sull’emergenza climatica, che potrebbe arrivare a un punto di non ritorno se non si inverte radicalmente la rotta: ogni anno il 22 aprile ricorre la Giornata della Terra, o Earth day. Earthday.org, il movimento globale che organizza la Giornata della Terra e recluta i movimenti ambientalisti in tutto il mondo, punta ancora una volta a coinvolgere governi, istituzioni, imprese e oltre un miliardo di cittadini che ormai partecipano ogni anno a questa manifestazione affinché ciascuno faccia la propria parte perché “tutti siamo responsabili”. Un’emergenza urgente anche e soprattutto nel nostro continente se, come rivela il rapporto sullo ‘Stato europeo del clima 2023’ redatto da Copernicus e dall’Organizzazione meteorologica mondiale pubblicato proprio nell’Earth Day 2024, l’Europa è il continente che si sta riscaldando più rapidamente: un vero e proprio hotspot climatico con un aumento delle temperature pari a circa il doppio della media globale.

Il tema del 2024: la plastica – Quest’anno il tema è Planet vs. Plastics. Uno slogan che lancia una sfida globale: riuscire a ridurre del 60% la produzione di tutte le plastiche entro il 2040. Una sfida che l’Europa ha in parte accettato, confermando a marzo gli obiettivi ambiziosi proposti dalla Commissione di riduzione dei rifiuti al 2030, 2035 e 2040 e, dal 2030, i divieti di alcuni formati di imballaggi in plastica monouso, così come i target sul riuso, per cui si introducono però delle esenzioni (richieste soprattutto dall’Italia, unico Paese a votare contro il Consiglio Ue). Con un accordo tra i negoziatori che prevede un obiettivo specifico per il riuso degli imballaggi per bevande entro il 2030 di almeno il 10%. Eppure allo stato attuale delle cose solo il 9% del totale della plastica prodotta nel mondo ogni anno viene riciclata. “La campagna Planet vs Plastics è una chiamata alle armi, una richiesta di agire ora per porre fine alla piaga della plastica e salvaguardare la salute di ogni essere vivente sul nostro pianeta”, ha sottolineato Kathleen Rogers, presidente di Earthday.org.

Gli eventi in tutto il mondo – Sono migliaia gli eventi in programma in occasione della giornata della terra in tutto il mondo. La campagna globale “The Great Global Cleanup”, il più grande evento di volontariato coordinato al mondo, giunge quest’anno alla sua sesta edizione. I volontari collaborano per liberare l’ambiente dai rifiuti e dall’inquinamento da plastica, un obiettivo collettivo gestito da cittadini e organizzazioni, che possono registrare il proprio evento e invitare altri volontari a partecipare tramite The Great Global Cleanup Live Map. I cittadini possono cercare sulla mappa le iniziative vicine a loro o direttamente organizzare le proprie, individuali o di gruppo, vicino a dove vivono e lavorano. In Italia, anche quest’anno, sono in programma diverse centinaia di eventi tra talk show, laboratori didattici, concerti, attività sportive, street art e attività dedicate all’innovazione, all’ambiente e alla cultura. L’evento principale si è tenuto a Roma: una quattro giorni dal 18 al 21 aprile presso il Villaggio per la Terra a Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio a Roma, dove sono stati organizzati circa 600 eventi da centinaia di organizzazioni della società civile e delle istituzioni. A Milano, invece, lunedì 22 aprile al Piccolo Teatro Strehler si terrà un evento sul tema dell’inquinamento su iniziativa dei sindaci di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso dal titolo “Le città cambiano aria. Il patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri”. Un tema molto sentito nel capoluogo lombardo, dove quest’anno secondo i dati di Legambiente si sono registrate polveri sottili 24 volte superiori alla soglia Oms.

L’origine della ricorrenza – La Giornata della Terra nasce con la pubblicazione nel 1962 del libro manifesto ambientalista Primavera silenziosa della biologa statunitense Rachel Carson. Nel 1969, in una conferenza dell’UNESCO a San Francisco, l’attivista per la pace John McConnell propose una giornata per onorare la Terra e il concetto di pace. Questa giornata di equilibrio della natura è stata poi sancita in una proclamazione scritta da McConnell e firmata dal Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant. Nata il 4 ottobre 1969 come movimento universitario per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali).

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