Urne aperte in Basilicata dove oggi, domenica 21 aprile, e domani, lunedì 22 aprile, si vota per le elezioni regionali. Oggi i cittadini – poco meno di 568mila elettori, col timore che l’astensionismo diventi protagonista – possono recarsi ai seggi fino alle 23, mentre lunedì saranno aperti dalle 7 alle 15. I candidati alla presidenza della Regione Basilicata sono tre: il governatore uscente Vito Bardi per il centrodestra, Piero Marrese per il centrosinistra (compreso il M5s) ed Eustachio Follia, candidato di Volt. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi.

Le regole – Le circoscrizioni sono quelle di Matera (a cui corrispondono sette consiglieri) e Potenza (tredici). In Basilicata è previsto un turno unico (cioè senza ballottaggi), con voto di lista, ovvero con la possibilità di esprimere una preferenza all’interno della lista prescelta e di votare anche per il candidato presidente, su un’unica scheda. Non sarà possibile, invece, il cosiddetto voto disgiunto: votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro. Votando per un membro di una lista, la preferenza verrà assegnata automaticamente anche al candidato governatore sostenuto dalla stessa lista. È inoltre consentita la doppia preferenza di genere, cioè che i due nomi riportati siano di un uomo e di una donna. In ogni caso, ciascun sesso non può superare la quota massima rappresentativa per ogni lista, fissata al 60%.

I tre candidati: Bardi favorito – Si decide chi guiderà una Regione che ha alcuni grossi problemi da affrontare: lo spopolamento che pare inarrestabile, infrastrutture inadeguate, una sanità con molti limiti e un “clima” non proprio idilliaco a circondare il settore dell’automotive, basti pensare allo stabilimento Stellantis a Melfi. Il “campo larghissimo” che Vito Bardi – presidente uscente e ricandidato del centrodestra – ha rivendicato in un’intervista, comprende sette liste (Forza Italia, FdI, Lega, Udc-Dc con Rotondi-Popolari uniti, Azione, Orgoglio Lucano, che accoglie esponenti di Italia Viva, La Vera Basilicata). Bardi si è detto “ottimista” spingendosi fino a dire di voler superare il 50 per cento: se accadrà, per lui si aprirà una partita politica interessante quando dovrà “tenere insieme” le richieste di un’alleanza che ha unito il centrodestra con Calenda e Renzi.

Tormentato il cammino del centrosinistra: da mesi annunciato candidato alla presidenza – sostenuto dal Pd – l’imprenditore Angelo Chiorazzo ha fatto un passo di lato al momento decisivo (per la contrarietà verso di lui del M5s e di altri), lasciando il posto al chirurgo Domenico Lacerenza che però, circa 72 ore dopo essere stato designato alla guida dello schieramento, ha rinunciato. Chiorazzo, che in un primo tempo aveva detto di voler correre comunque per la presidenza, sostenuto dal movimento “Basilicata Casa Comune”, ha accettato di guidare soltanto la sua lista. E il candidato alla presidenza della Regione è diventato Piero Marrese (Pd), presidente della Provincia di Matera e sindaco di Montalbano Jonico (Matera), sostenuto da cinque liste (Pd, M5s, Avs-Si-Psi-Basilicata Possibile, Basilicata Casa Comune, Basilicata Unita). Il terzo concorrente è Eustachio Follia, alfiere del movimento politico europeo Volt, che vuole conquistare prima di tutto una parte dell’elettorato di centrosinistra.

Cinque anni fa – in un contesto diverso da quello attuale – Bardi vinse con il 42,2 per cento, lasciando al 33,1 per cento il candidato del centrosinistra, mentre il M5s raggiunse il 20,3 per cento.

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