Un bambino – insieme ai suoi genitori – viene allontanato dalla platea del Teatro alla Scala di Milano. Le ragioni? Il piccolo ha iniziato a piangere durante la Cavalleria Rusticana di Mascagni e i Pagliacci di Leoncavallo. Il regolamento di sala del prestigioso teatro milanese, infatti, prevede che accompagnatori e minori vengano allontanati dalla sala in caso il bambino disturbi.

Come riporta Repubblica, i pianti hanno interrotto la celebre aria “Voi lo sapete”, che ha provocato la richiesta di silenzio da parte di uno spettatore. Il personale di sala non è intervenuto e allora il sovrintendente Dominique Meyer, che era seduto in platea, ha lasciato la sala e ha chiesto alla coppia di genitori di nazionalità inglese e al bambino di rispettare il regolamento. “Sono dovuto intervenire io perché il personale non si era accorto”, ha confermato Meyer.

“Qualora il bambino dovesse arrecare disturbo agli altri spettatori, l’accompagnatore e il bambino saranno gentilmente invitati ad assistere al resto della rappresentazione nel foyer del Teatro ove sono collocati appositi schermi TV“, spiega il regolamento consultabile sul sito ufficiale del teatro. Il teatro offre quindi un’alternativa in questi casi, permettendo agli spettatori con figli di guardare lo spettacolo via schermo.

I genitori vengono inoltre invitati a scegliere posti in platea vicini alle uscite: “A tal proposito, si consiglia di scegliere posti in palco per i bambini in maniera da poter uscire dalla sala con maggior facilità e senza recare disturbo agli altri spettatori”. O a preferire spettacoli pensati apposta per le famiglie: “Il Teatro alla Scala consiglia al pubblico delle famiglie con bambini la partecipazione agli spettacoli d’Opera e Concerti pensati e messi in scena appositamente per i più piccoli (Grandi Spettacoli per i Piccoli)”.

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