Gli studenti della Federico II di Napoli della Rete per la Palestina, hanno incontrato il rettore Lorito durante un confronto con docenti e istituzioni accademiche durato circa tre ore. La richiesta avanzata dagli attivisti è quella di interrompere ogni tipo di accordo con le università israeliane ritenendola “l’unica strada da intraprendere per lanciare un messaggio forte che dica stop al genocidio”.

Al termine dell’incontro il rettore Lorito ha parlato con la stampa: “L’obiettivo di oggi era analizzare cosa può fare l’università per fermare la guerra. Seguirà un documento scritto da portare in senato accademico”.

“Risponderò con i fatti”, ha risposto il rettore agli studenti che gli hanno chiesto di dimettersi dalla fondazione MedOr della Leonardo, esprimendo poi la sua intenzione di “dimettermi dal comitato scientifico della MedOr a cui ho aderito alcuni anni fa come specialista in agricoltura sostenibile”. “MedOr – ha spiegato a margine Davide Dioguardi, uno dei coordinatori del movimento Rete Studentesca per la Palestina – è una fondazione guidata dalla Leonardo, la prima azienda italiana produttrice di armi, che vende armi a Israele ma anche alla Turchia di Erdogan, al Qatar paesi tutt’altro che democratici che vengono foraggiati militarmente con i nostri soldi, visto che Leonardo è a partecipazione statale, finanziata dalle nostre tasse come l’Eni. Accogliamo con piacere le dimissioni di Lorito dal comitato scientifico della MedOr, ci sembra un passo importante verso una presa di posizione sul genocidio che Israele sta ponendo in essere nella striscia di Gaza. Ci aspettiamo che oltre a questo piccolo passo ne seguano altri, come la dichiarazione chiara e netta con un appello allo stop del genocidio da parte del Rettore e del senato della Federico II e anche la rescissione in seno al senato della Federico II nella seduta del 24 aprile degli accordi con le università di Israele”.

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